Negli ultimi lustri tantissimi Aretini hanno (ri)scoperto il Salento, definirlo lembo di terra paradisiaco non è esagerato. Noto per l’arte barocca, per le sue coste mozza fiato, per i suoi tramonti ed albe lussureggianti sia nel versante ionico sia in quello adriatico. Conosciuto anche per la piu’ grande manifestazione di musica popolare europea: “ La Notte della Taranta”…per le luminarie anti covid, abbondavano negli addobbi delle feste patronali, per la sua tradizione dolciaria composta essenzialmente di pasta di mandorla e pasticciotti…per l’accoglienza nelle sue strutture ricettive particolari: “ Le Masserie”….per la sua squadra di calcio satanassa e corsara che milita fra la serie A e B.
Noto anche “ soprattutto” per la sua arte culinaria, incliti sapori della sua tradizione. Per i tanti Aretini, Toscani che fossero in vacanza nel Salento, mi permetto di suggerire in punta di piedi un (stra)ordinario ristorante a conduzione familiare con atmosfere singolari, seducenti ed ammalianti. Tra terra e mare propone una serie di piatti indigeni richiamanti i sapori della cultura contadina e dei pescatori del Salento. E’ possibile sorseggiare ( anche pasteggiandoli ) ottimi vini locali come il Negroamaro e il Primitivo autentiche perle del territorio.
Il Vinhà – trattoria vineria, è ubicato all’interno di un palazzo storico nel centro di Matino, dove a suo tempo, si svolgeva l’attività di Palmento…conserva lo spirito nobile del fabbricato, caratterizzato da vasche, piloni antichi e dalle suggestive volte a stella autentiche perle dell’arte muratoria.
Lasciatevi sedurre dagli antichi sapori culinari ed enogastronomici luculliani del Vinhà…io l’ho fatto!