Tovaglia a quadri torna in teatro: ad Anghiari va in scena il Liceo Contadino.
Le allegre vicende del Liceo Contadino, spazzate via anzitempo da tamponi e temporali estivi, tornano a grande richiesta al chiuso, nel Teatro di Anghiari. Con interessanti novitò, perché al Liceo Contadino, non si finisce mai di imparare!
Il tema della serata
Ci vorrebbe una stalla: il fiato delle vacche tornerebbe a scaldarci senza le angosce di una bolletta assassina. E poi l’orto, un campo, un bosco e un forno per il pane. Proteine all’aria aperta che ci sfamano e muoiono sotto le stelle senza conoscere il tetrapack. Semplice. Come la vita dei vecchi contadini. Quelli veri, quelli estinti. Il primo Liceo Contadino, è l’incubatore per formare i nuovi contadini toscani. Gli estinti avevano attraversato guerre, pestilenze e siccità. Umiliazioni e lotte sindacali. E sapevano tutto: bestemmie e preghiere senza aver mai aperto un libro. Poi c’è stato il tempo della chimica, della meccanica e dello sfruttamento intensivo. Un oblio lento. Oggi, chi sa usare la zappa e traccia solchi in Italia, viene da zolle lontane e aride. Si potrà “imparare di nuovo la terra”? Il Liceo Contadino non darà alcun bonus: pochi libri di testo e tante buone zappe.
Tovaglia a Quadri è terreno di incontro, dialogo, costruzione di relazioni e di nuove comunità. Narrazioni innovative e condivise del processo di produzione, così come eventi speciali che in alcune delle serate arricchiscono l’esperienza dei commensali, coinvolgendo nel post-spettacolo le nuove generazioni in nuove forme d’intrattenimento. La due giorni in programma nel week end sposa in pieno lo spirito di coinvolgimento del pubblico, di arricchimento di usi e tradizioni, in un ritorno al passato che non potrà che divertire ed emozionare.