Te deum a gogo. Sacro e profano (e cazzotti).

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Leggo che alla cerimonia di ringraziamento, il cosiddetto Te Deum, tenutasi nella cappella della Madonna del conforto per la vittoria da parte del quartiere di Porta crucifera della giostra del Saracino del settembre 2021 sono volate bestemmie in diretta televisiva; la ripresa già metteva in evidenza la non opportunità di creare tale occasione di assembramento dentro e fuori la chiesa. Assembramenti che erano stati favoriti anche in piazza, con l’apertura del cancello di Borgunto, dopo che ci avevano pensato i figuranti a dare dimostrazione di totale immaturità sia sanitaria che giostresca.

Oltre a una violenza criminale, vi invito a leggere gli articoli sui media aretini circa quanto accaduto in culcitrone a una famigliola in rientro a casa.

Una superficialita da cui traspare l’interesse a far fare cassetta ai quartieri, perché è evidente -per chi ha visto le immagini della piazza- che la manifestazione folcloristica in regime di attenzione sanitaria soffre della mancanza di calore del pubblico in ogni suo risvolto. E a far comprendere come la scelta di Siena, che non ha fatto alcun Palio quest’anno, fosse la più corretta. Perché sono entrambe manifestazioni nelle quali il pubblico è protagonista.

Manifestazioni profane, del resto quella aretina è incentrata sulla battaglia con le armi contro il saraceno, il volto del buratto è nero non per caso.

Perché non si può definire sacra una occasione nella quale si gioisce della morte. Anche se è una rievocazione nata nel 1931, giusto un paio d’anni dopo il concordato, e forte è il sospetto che allora si volesse recuperare il prestigio della Chiesa cattolica nella lotta contro l’Islam e i suoi adoratori.

Ma tanto quelli che vanno a fare gli esagerati in piazza e fuori sanno ben poco della storia della giostra.

Sanno ben poco anche di come ci si deve comportare in chiesa, ma se la Chiesa stessa è disposta a accettare bestemmiatori alle sue cerimonie pur di mettere il cappello sopra queste manifestazioni non è affar mio, ma sino ad un certo punto. Quindi sono piuttosto perplesso nel fatto che si tengano tali Te Deum, anche guardando sulla rete ho trovato conferme che tali ringraziamenti dovrebbero essere piuttosto rari al fine di non sminuirne significato ed importanza.

Mi è venuto in mente un paragone, quello del 23 luglio 1944 alle ore 16, presso il duomo. Cito dal libro “fuochi sui monti…”.

Te Deum di ringraziamento per la liberazione avvenuta la domenica precedente. Parteciparono mons. vescovo, i canonici del duomo, le autorità civili (prefetto, sindaco, membri del C.P.L.N.), i rappresentanti dei cinque partiti politici del C.L.N., il provincial commissioner con tutti gli ufficiali dell’A.M.G., il governatore comunale e numeroso popolo. I rappresentanti dei partiti politici erano tutti muniti di bandiera.

Quando Bruno (nome di battaglia del Curina poi pro sindaco) vide spuntare, nella piazza dei Martiri Antifascisti, le tre bandiere rosse rispettivamente del partito d’azione, del partito comunista e del partito socialista, pensò che ciò avrebbe potuto dar luogo a qualche incidente, perchè qualora fosse stato proibito l’ingresso, nel duomo, alle bandiere rosse, ci sarebbero state proteste che, francamente, in quel momento, potevano essere pericolose e comunque fuori luogo. Però mons. Tanganelli lo tranquillizzò subito, dicendogli che la misericordia di Dio è tanto grande, per cui, nel duomo, c’era posto per tutti, anche per le tre bandiere rosse.

Il confronto è disarmante, per lo spessore delle persone coinvolte (ivi compreso quel democristiano pusillanime del pro sindaco che però fu uomo di grande coraggio durante i mesi bui della Repubblica di Salò) e per l’occasione.

Altro che festeggiare una vittoria al saracino. A conferma della enormità della misericordia di Dio che deve sopportare queste cose.

10 COMMENTS

  1. Ruzzi se lei e’ vaccinato di cosa si preoccupa e cosa glie ne frega se dopo gli assembramenti alla Giostra ci sarà un’impennata si contagi?
    Lasci che siano i non vaccinati a preoccuparsi.

    • se vivessimo in ambiti separati sarebbe così, in passato gli ospedali si sono riempiti e congestionati anche per patologie preoccupanti.

      • in Italia gli ospedali si sono parzialmente congestionati all’inizio dell’epidemia quando nessuno era vaccinato, ora con quasi l’80% della popolazione vaccinata e’ impossibile un congestionamento degli ospedali.
        Creare assembramenti e’ il modo più efficace per fare capire ai no vax che e’ il caso di vaccinarsi.

  2. ma che c’entra ALITALUA? Ruzzi parlava di covid 19 mica di aviaria ….
    i filosavonaristi e gli antibaccinisti…e perché allora non gli antimperialisti ( nel senso di Imperia vicino a Savona) e gli antiguccinisti? E lei perché se la piglia sempre coi no vax e mai coi no tax? Che poi se devo spendere un mld per fare una stazione TAV in mezzo ai girasoli a 40 km da Rezzo, Siena e Perugia allora preferisco darlo a Ryanair se quando passa di qui sopra ci sgancia col paracadute. Un Te Deum per il Generalissimo Figliolo!

    • Mi perdonerà Colonnello per la solita invadenza. Tuttavia, l’invito a prodigazzi con scienza e verità, l’annessa citazione del Grande Bolscevico, innalzano di prepotenza il livello dell’ “incursione”, “;….da 30 anni non si riesce a vendere neanche una hostess” è virilmente e politicamente scorretto finalmente, non si sognino le solite femministe lagnanze su sessismo e simili mollezze.
      Più seriamente: nell’articolo la parte di carattere, per così dire, “epidemiologico” era posta, secondo me, in rilievo minore rispetto a quel che seguiva, perlomeno mi sembravano più interessanti le altre considerazioni.

  3. Gli indici di infettati in questa settimana ad Arezzo non fanno prevedere impennate grazie alla gramde percentuale di vaccinati che è stata raggiunta.
    Mi sorprende Dott. Ruzzi che davanti alla tragedia ALITALUA che colpirà all’infinito le nostre comunità Lei continuo con questi editoriali filosavonaristi, anche se eticamente comprensibili ed edificanti, fatti per impedire la scomparsa naturale darwiniana della etnia antibaccinisti.
    SAREBBE PIÙ UTILE che Lei che ha studiato in materia si prodigazze, con scienza e verità, per consegnare alla discarica della storia, come ebbe a dire un grande Bolscevico, l’Italica aviazione che è venduta ogni lustro per poi rientrare allo stato.
    Ma io dico con 1 MLD di euro all’anno che ci costa per volare non si sa nemmeno dove, che ci tocca sembra risarcire anche i biglietti di chi non ha volato, io dico da sovranista chianino, ma lo sapete Voi Aretini quante stazioni TAV o E45 ci si faceva in Chiana con 1 miliardo di euro all’anno.

    https://uploads.disquscdn.com/images/2d7ce2739009235610b034ea6be927416f5a60561449ff52f6fff67c875bfb6f.jpg

    • Dirò di più, si sarebbero emancipate prontamente le pesche dalla dittatura della cimice asiatica.
      Ma il Te Deum sarebbe stato officiato al termine di questa liberazione?

    • e i due che costerebbe tenere in cig i “lavoratori” sino al 2025 come da idea di un qualche sindacato? meglio parlare di te deum

      • Per non parlare poi dei super manager che si sono succeduti nello scrocco e gli azionisti vari rimpolpati con soldi pubblici: ci sarà un calcolo di quei costi ormai sostenuti? I sindacati chiedono il massimo ma poi si presentano con il cappello in mano dal PdC come per la storia dei licenziamenti, potrebbe andar bene un anno di cig, la “formazione” ecc.
        Questo non toglie che l’uso clientelare che si è fatto della Compagnia sia stato esasperato a tutti i livelli e che la cig comporti costi troppo grandi, non solo e non tanto sul piano dell’esborso delle mensilità.
        Non trovo però il collegamento tra l’indice di infettati e le considerazioni dell’articolo, ma l’avrà trovato l’Ingegnere.

      • Te Deum proprio no Alessandro.
        Semmai la messa in requiem.
        Io non sono un che ha studiato come te ecomomia e quindi ti chiedevo
        se
        visto che da 30 anni non si riesce a vendere neanche una hostess
        non sarebbe meglio economicamente donare tutta Roma al Vaticano con l’aviazione, ed eventualmente trasferire la statua equestre di Garibaldi a Castiglion Fiorentino che nel 1848 lo ha accolto ?

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