Francesco Macrì rinuncia alla sospensiva e attende il 14 giugno per la decisione del Tar del Lazio, sulla sua decadenza dalla presidenza di Estra.
Immediata la reazione delle opposizioni per bocca di Matteo Bracciali.
Estra è una delle più importanti imprese italiane dell’energia.
Purtroppo è anche il palcoscenico del teatrino politico del centro
destra aretino. Macrì ha rinunciato alla valutazione della sospensiva da parte del Tar sulla delibera di Anac. Tutto viene rimandato a giugno se non a luglio. Nel frattempo Arezzo rimane senza rappresentanza in Estra: non parliamo di una figura marginale ma del Presidente.
Il centro destra aretino e in particolare il Sindaco Ghinelli non sono nelle condizioni politiche di fare quella che oggi è l’unica soluzione possibile: sostituire Macrì al vertice di Estra. Il centro destra preferisce il mantenimento degli equilibri interni agli interessi della città e della provincia di Arezzo.
Arezzo è rimasta e rimarrà anche per molti mesi senza il rappresentante che le spetta in Estra e cioè il Presidente. Anche di questo deve ringraziare Ghinelli e i partiti del centro destra.