Giovedì nuova riunione del tavolo tecnico che concluderà il proprio lavoro a ottobre poi la palla passerà ufficialmente alla politica.
Ieri a Roma è andata in scena un’altra riunione del tavolo tecnico istituito per capire qual è il luogo piu’ idoneo in cui poter realizzare la nuova stazione dell’Alta velocità MedioEtruria.
Ieri a Roma è andata in scena un’altra riunione del tavolo tecnico istituito per capire qual è il luogo piu’ idoneo in cui poter realizzare la nuova stazione dell’Alta velocità MedioEtruria.
Al tavolo siedono i rappresentanti di Umbria e Toscana, Rete ferroviaria italiana e ministero delle Infrastrutture.
Sono 18 i parametri dei quali si parla da alcune settimane, con Toscana e Umbria che giovedì hanno ottenuto l’inserimento di due nuovi criteri. La prima vuole far pesare quello dell’accessibilità via ferro, mentre l’Umbria quello attraverso le strade. Palazzo Donini nel documento preliminare al nuovo Piano dei trasporti ha indicato Creti-Farneta (a breve distanza dallo svincolo di Foiano della Chiana del Perugia-Bettolle) come l’opzione migliore. Una volta assegnato un punteggio a tutti i parametri toccherà alla politica scegliere dove realizzare la nuova stazione.
Le opzioni sono due: Rigutino (Arezzo) e Creti-Farneta e per ognuna di queste si è cominciato a parlare di costi. Sulle cifre bocche cucite ma da quanto trapela la seconda opzione sarebbe quella meno onerosa. I lavori a Rigutino, secondo quanto spiegato giovedì, costerebbero di più data la necessità di intervenire sulle infrastrutture già esistenti, mentre a Creti-Farneta la stazione sarebbe costruita su un’area libera da vincoli. Alla fine di settembre è previsto un nuovo incontro, al quale stavolta dovrebbero partecipare anche Trenitalia e Italo, mentre a metà ottobre il dossier dovrebbe arrivare sulla scrivania della politica.
Quel che è certo è che il fronte è molto diviso. I territori si stanno muovendo per difendere i rispettivi interessi. In Toscana il presidente Eugenio Giani, la Provincia di Arezzo e tutti i sindaci dell’Aretino (a parte Cortona) sono schierati con Rigutino, a favore della quale giorni fa si sono espressi anche i sindaci dell’Alto Tevere umbro e toscano.
Creti-Farneta invece giorni fa ha raccolto il sostegno della sindaca di Siena, mentre al Trasimeno, e in particolare a Tavernelle, in poche ore sono state raccolte oltre 300 firme per l’ipotesi Chiusi, che a oggi pare la meno probabile.
Creti-Farneta invece giorni fa ha raccolto il sostegno della sindaca di Siena, mentre al Trasimeno, e in particolare a Tavernelle, in poche ore sono state raccolte oltre 300 firme per l’ipotesi Chiusi, che a oggi pare la meno probabile.