Si alza il sipario su Arezzo Città del Natale: la città si tuffa nei “giorni della meraviglia” e riapre la Fortezza Medicea

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Al via il calendario di eventi voluto dalla Fondazione Arezzo Intour e realizzato con il Comune di Arezzo che, fino al 9 gennaio 2022, veste a festa la città toscana
Tutto pronto per accendere il periodo più magico dell’anno: con uno spettacolo dedicato alla magia della luna, sabato 20 novembre alle ore 16.30 al Prato, taglio del nastro per Arezzo Città del Natale il calendario di eventi voluto dalla Fondazione Arezzo Intour e realizzato con il Comune di Arezzo che, fino al 9 gennaio 2022, vestirà di meraviglia il centro storico della città toscana.
Tantissime le attrazioni che scandiranno l’attesa del Natale e accompagneranno l’inizio del nuovo anno, e che interesseranno l’intera città a partire dall’originale percorso di istallazioni luminose che offrirà una lettura insolita di architetture e palazzi storici accompagnando il visitatore in un itinerario spettacolare e magico.
Al Prato torna la ruota panoramica e viene allestito il Mercato delle Meraviglie ricco di prodotti gastronomici tipici e tantissime curiosità. Qui trova spazio anche il Christmas Brick Arezzo il villaggio natalizio realizzato con i mattoncini più famosi del mondo mentre dopo il 26 dicembre in questa area arriveranno due simulatori di corse da rally e formula 1 per la gioia degli appassionati dei motori.
In Piazza Grande, fino al 26 dicembre, si rinnova l’appuntamento con i mercatini di Natale organizzati da Confcommercio Arezzo e si respirano le atmosfere uniche del Villaggio Tirolese mentre all’interno del palazzo della Fraternita dei Laici (fino al 19 dicembre) torna la Casa di Babbo Natale.
Il chiostro della biblioteca diventa Chiostro delle Meraviglie e ospita l’eccellenza dell’artigianato locale mentre presepi originali saranno visitabili nelle chiese di Arezzo. Torna anche il mercatino tradizionale in piazza San Jacopo e piazza Risorgimento e quello delle “Arti fatte a mano” in piazza Guido Monaco.
E poi saranno tanti gli eventi speciali e le iniziative collaterali dedicati al tema della “meraviglia” che regaleranno atmosfere uniche fondendosi con il patrimonio artistico e culturale che la città, tra cui un vero e proprio festival dedicato al teatro di figura che nel weekend del 31 dicembre 1 e 2 gennaio porterà ad Arezzo artisti capaci di rendere ancor più straordinaria la prima edizione del 2022 della Fiera Antiquaria.
“La città torna finalmente a vestirsi dell’atmosfera natalizia che l’ha caratterizzata negli ultimi anni, pronta ad accogliere i tanti turisti, dei quali già abbiamo certezza, e a rallegrare noi aretini con le luci, i suoni, gli eventi che ne animeranno le strade e le piazze – ha dichiarato il sindaco e presidente della Fondazione Guido d’Arezzo Alessandro Ghinelli. Torniamo alla Città del Natale con entusiasmo ma al contempo con prudenza e responsabilità, consapevoli di non poter ancora abbandonare del tutto le precauzioni necessarie a contenere la diffusione della pandemia. Gli aretini hanno finora dimostrato la propria maturità e sono certo che si godranno con equilibrio e consapevolezza questo che è senza dubbio il periodo più bello dell’anno. Un regalo per la città, la riapertura delle Fortezza, che non soltanto tornerà a essere visitabile ma potrà di nuovo proporsi come luogo privilegiato per eventi d’arte e cultura, sotto la sapiente regia della Fondazione Guido d’Arezzo”.
“Siamo felici di tornare ad accendere le luci su Arezzo Città del Natale – commenta Simone Chierici, assessore al turismo del Comune di Arezzo e presidente della Fondazione Arezzo Intour. Un progetto che regala una nuova stagione turistica al territorio, ne fa crescere l’immagine e ha buone ricadute sull’economia. I primi weekend si preannunciano già sold out, un risultato che non era scontato e che è frutto di un grande lavoro di squadra che si avvale della collaborazione di molte associazioni di categoria, aziende e artisti. Siamo certi che chiunque avrà modo di venire ad Arezzo si lascerà sorprendere dalle straordinarie atmosfere che caratterizzeranno questo lungo periodo ricco di eventi all’insegna della meraviglia. In questa direzione va anche la riapertura della Fortezza che arricchisce l’offerta culturale e turistica della città”.
E la Fortezza si “riaccende” anch’essa sabato 20 alle 18,30, con una inaugurazione dedicata e alla presenza delle autorità. “È stato un lungo lavoro, ma necessario a fare finalmente della Fortezza un luogo centrale e pulsante per la città – ha rilevato l’assessore ai lavori pubblici Alessandro Casi. Nel corso di quest’anno molti e importanti sono stati gli interventi di ripristino e adeguamento, oltre che di pulizia, arredo e piantumazione, realizzati per valorizzare al meglio i suoi spazi monumentali, cari a noi aretini e meta di tanti turisti”.
La Fortezza riapre, così, dopo una serie di lavori che hanno interessato in particolare l’ingresso principale, i locali dei bastioni della Spina, del Soccorso e della Diacciaia, dove si è provveduto a ripristinare e adeguare gli impianti di sollevamento, dei generatori termici in pompa di calore e, ugualmente, al ripristino e adeguamento dell’illuminazione ordinaria e dell’impianto di irrigazione. Numerosi gli interventi sul verde e sull’arredo: sono state sostituite le siepi presso l’ellisse, riseminato il prato sulla scarpata, messe a dimora fioriture stagionali nell’area a sinistra dell’entrata, installate fioriere, cestini, panchine e posacenere. Pulita e decespugliata l’area degli scavi. Conclusi i lavori di manutenzione del serbatoio, procede la pratica relativa al pubblico spettacolo. La Fortezza è quindi pronta a tornare a essere la sede ideale di eventi e mostre e la Fondazione Guido d’Arezzo, nell’ottica di renderla un ulteriore punto di riferimento culturale e per il tempo libero a disposizione della città, sta elaborando un programma di attività che prevede laboratori per bambini, visite guidate, piccole pièce teatrali itineranti. Inoltre, dalla primavera un’attenzione speciale verrà dedicata alla scuola, con l’offerta di visite guidate calibrate per le scolaresche. Dopo l’inaugurazione di sabato, domenica 21 l’ingresso sarà gratuito per tutti i visitatori, mentre a partire da lunedì 22 novembre gli orari di apertura saranno i seguenti: lunedì/mercoledì/giovedì 11:00 – 17:00; venerdì/sabato 11:00 – 20:00; domenica 11:00 – 18:00; chiuso il martedì. Gratuito l’ingresso per i residenti nel Comune di Arezzo e per i ragazzi sotto i 14 anni. Per i non residenti il prezzo del biglietto sarà 4 euro.
Tutte le informazioni sulle attività e gli orari del calendario Arezzo Città del Natale saranno presto disponibili su www.arezzocittadelnatale.it e per accedere è necessario il green pass secondo la normativa vigente. Potranno essere effettuati controlli a campione.
Città del Natale e modifiche a sosta e circolazione
La Città del Natale porta luci, divertimento, atmosfera e… le consuete modifiche al traffico e alla sosta. I divieti principali riguardano ovviamente piazza Grande e le strade limitrofe interdette al traffico e alla sosta nei giorni interessati dalla manifestazione: 20, 21, 26, 27 e 28 novembre, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 19, 24, 25 e 26 dicembre.

Il 20, 21, 27, 28 novembre, il 7, 8, 11, 12, 18, 19, 25 e 26 dicembre gli stessi divieti si estenderanno alla zona compresa tra piazza della Libertà e viale Bruno Buozzi. Sarà sempre consentito il transito dei mezzi di emergenza, soccorso, polizia, nettezza urbana e del trasporto pubblico.

Le più importanti variazioni riguardano poi la circolazione in via Pietri che tra le 8 e le 20 dei giorni coinvolti diventa a senso unico da viale Santa Margherita a via Pietramala, mentre sul lato in destra rispetto a questa direzione di marcia scatta il divieto di sosta con rimozione a eccezione degli autobus turistici che potranno sostare per un massimo di 30 minuti, e il divieto di transito per gli autocaravan dal 20 novembre al giorno della befana all’interno della città murata, a eccezione di via Petrarca, del tratto di via Guido Monaco che va dalla piazza omonima alla stazione e dell’asse via Roma/ Crispi.

17 COMMENTS

  1. CHIEDO UN ATTO DI RESPONDABILITA’
    SI SOSPENDA TUTTE le manifestazioni natalizie fino al 5 Dicembre quando i non vaccinati non potranno piu’ percorrere le strade cittadine e saranno sanitariamente al sicuro.
    Lo hanno fatto a Trieste si faccia anche ad Arezzo.

    • ma chi l’ha detto che i non vaccinati non potranno percorrere le strade …non mi sembra…e poi chiedilo ad Alessandro…a Lucia…come li chiami te…vedrai come ti spettinano..ahah

      • Da residente murato sarebbero tante le cose da dire sulla gestione
        eventi dell’amministrazione ma restando sulla pandemia da plurivaccinato covid, antitetanica e antiinfluenzale dico che il Natale aretino acclaratamente caotico e congestionato era da evitare.
        Ricordo che il sindaco è responsabile della salute dei cittadini e sarà banale ma prevenire è meglio che curare, in questo campo meglio un eccesso di prudenza che intervenire troppo tardi.
        I dati tedeschi sono peggiori rispetto a quando i vaccinati erano zero, l’Italia ha operato bene ma credo che sia in ritardo sulle terze dosi.
        Come ha detto in un altro commento l’ottimo Martelli uno su mille non ce la fa anche tra i vaccinati e con l’aumento dell’incidenza potrebbero non essere così pochi.
        MI fa inorridire la contabilità dei morti che vorrebbe rendere accettabili certi numeri tipo 50 o 100 dato che lo scorso anno erano 300 o più e anche questa insistenza sul fatto che muoiono anziani con patologie come se fossimo alla ricerca del superuomo per cui i fragili sono sacrificabili.

        • quanto si deve andare avanti con questo coronavirus? sembra che esista solo quello mentre ci sono patologie molto più serie e letali di cui non si parla e che fanno molti piu morti degli attuali 60/50 giornalieri di questa influenza. lo sa che oggi sono morte 1.800 persone in italia dei quali 600 circa di tumore e 900 circa di malattie cardiovascolari? nessuno parla di stop alla vendita di sigarette chiusure dei mcdonald’s, parliamo tutti di metterci le mascherine e di stare a un metro di distanza l’uno dall’altro anche se siamo vaccinati…..ma ci rendiamo conto???????

          • Lo sai, Felice, che dall’inizio della pandemia sono morti per covid quasi 4000 operatori sanitari di cui 365 medici?
            Ti è mai venuto in mente che se fumi e mangi al mc donald e pigli il cancro perlomeno non l’attacchi a nessuno e non metti a rischio chi ti cura? Come pensi di organizzare le cure ospedaliere se gli ospedali si ritrovassero ancora intasati di ricoverati covid e la loro cura richiede sforzi e rischi del personale sanitario eccezionali?
            Vai a mangiare lo stinco del Confcomune, come lo ha ribatttezzato qui un commentatore geniale, e a comprare la pallina di Natale cinese, in questa città che è stata occupata militarmente ed espropriata dalla confcommercio per darci “i giorni della meraviglia”, definizione che sembra mutuata da Kim Jong Un quando spiega quanto devono essere felici i suoi sudditi in Corea del Nord.

          • e’ assolutamente vero che il covid ha provocato tantissimi morti e non solo tra il personale sanitario ma e’ altrettanto vero che oggi, grazie ai vaccini, la situazione e’ diametralmente opposta a quella di un anno fa. nonostante questo i vaccinati, che non sono a rischio terapia intensiva ne’ tantomeno morte se non per una percentuale irrisoria, devono continuare ad indossare la mascherina nei locali chiusi e devono stare ancora distanziati tra di loro. le cose sono due: o il vaccino non funziona o siamo entrati in un tunnel di isteria collettiva. io propendo per la seconda ipotesi.

          • Il vaccino funziona, ma non garantisce l’immunità assoluta, una percentuale pur minima rischia sempre il ricovero e persino la terapia intensiva. I vaccinati con almeno 2 dosi sono oltre 45 mln. Se lì1% finisse all’ospedale sarebbero 450.000 persone. Poi ci sono milioni di non vaccinati, anche non considerati i rigazzini, e tra questi una buona parte non sono vaccinati perché il vaccino non possono farlo. Il rischio dei non vaccinati di essere ricoverati e magari finire in t.i. è di moltissimo superiore di quello dei vaccinati, quindi sono potenzialmente centinaia di migliaia di persone a rischio. Ci sono già, nell’attuale situazione di trend di contagi in crescita, alcuni ospedali italiani che cominciano ad andare in crisi. In Germania dichiarano che la struttura sanitaria, molto più efficiente e con più posti letto della nostra, rischia la crisi. Sono di nuovo ai lockdown e così l’Austria. Se c’è un isteria io la vedo piuttosto in buona parte dei no vax. Non mi meraviglia, se fosse venuto fuori che per tener lontano il virus si sarebbe dovuto bere 2 litri d’acqua al giorno molti avrebbero protestato e obiettato ugualmente. Non gli si può certo fare la guerra civile, ma purtroppo non si può nemmeno sbracare e rischiare nuovi lockdown, ammesso e non concesso che già l’attuale situazione non sia destinata a peggiorare.
            Personalmente, più che per il discorso legato al covid, che pur non è da sottovalutare, è la visione dell’uso del centro storico e del suo sfruttamento turistico che mi sembra orribile, chi ci è sempre vissuto come me non può che vederne lo snaturamento e il suo esproprio da parte di pochi per esigenze commerciali. E’ una visione che non è solo mia ma probabilmente di minoranza, troppo forti sono gli interessi economici e la loro rappresentatività a livello politico e amministrativo,e hanno voce solo quelli, anzi c’è una dittatura sottoculturale che rappresenta il tutto appunto come una meraviglia.

          • ma anche per la normale influenza stagionale una piccola percentuale di vaccinati rischia il ricovero o il decesso. non capisco come possono andare in difficoltà gli ospedali se ci sono andati solo parzialmente quando non c’erano i vaccini. in inghilterra, dove le mascherine non sono piu’ obbligatorie da tempo e non esiste più nessuna restrizione, il rapporto tamponi/positivi e’ dell’1,51%, in italia del 2%. inoltre gli ospedali, secondo i dati del governo inglese, dal momento della fine delle restrizioni non sono mai andati in difficoltà.
            https://www.ons.gov.uk/peoplepopulationandcommunity/healthandsocialcare/conditionsanddiseases/articles/coronaviruscovid19/latestinsights
            per qualunque patologia i vaccini sono sempre serviti per tornare alla normalità mentre nel caso del covid no, ci iniettando una dose dietro all’altra di vaccini ma le restrizioni rimangono in atto. penso che, lasciando da parte i novax per i quali non ci sono parole, farsi delle domande sia lecito.

          • sono tanti tanti anni che i pullman, i camper e le auto impazzite circondano le mura di perugia, siena e pisa.
            noi siamo arrivati esimi.

          • A giudicare dal casino che c’era ieri in via Porta Buia direi che siamo gloriosamente primi almeno per auto impazzite anche dentro le mura.

          • Pienamente d’accordo Avvocato.
            Compreso i bivacchi teutonici che hanno devastato la solitaria bellezza di una delle più belle piazze d’Italia.
            Però
            Mi permetta
            ed abbia pazienza
            e dia retta a uno come il sottoscritto che servendo (gratuitamente) la patria (che non gli ha neanche abbonato in quell’anno I contributi per il riscatto della pensione.
            (I militi purtroppo non appartengono alla categoria dei postali, ferrovieri e ALITALIni)
            SE LA CITTÀ FOSSE GESTITA DA UN COMITATO DI SALUTE PUBBLICA in cui sicuramente un militare di esperienza (come me o superiore) ci sarebbe
            GLI STINCHI IN PUAZZA GRANDE SE LI PRENDEVANO N TESTA. https://uploads.disquscdn.com/images/dfee277646810ce95e4ef5872c39a67997d608f5430ea90c120cde4561629b1a.jpg

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