Sei banditi, forse venuti dal Lazio, che avrebbero sequestrato una famiglia di imprenditori dei diamanti e fatto un colpo milionario domenica 20 novembre ad Arezzo. E che forse hanno saputo dileguarsi mescolandosi fra i turisti che hanno invaso la citta’ per visitare i mercatini di Natale.
Una banda che avrebbe potuto contare su un basista.
E’ lo scenario che la squadra mobile aretina sta esaminando per dare una svolta alle indagini sul sequestro lampo di domenica scorsa ai danni della famiglia Cianchi, imprenditori orafi specializzati nei diamanti.
Gli investigatori hanno raccolto elementi rilevanti per condurre le indagini sulle quali rimane il riserbo più assoluto. La squadra mobile si orienta su una banda di professionisti, bene informata nella preparazione del piano e rapida nell’esecuzione pratica. Rimane da chiarire se i banditi sapessero di trovarsi di fronte a uno degli orafi più importanti di Arezzo e uno dei pochi specializzati in diamanti, oppure se lo abbiano scoperto nelle due ore in cui hanno tenuto sotto sequestro l’imprenditore con la moglie, il figlio, la nuora e sua madre svaligiando la casa.
L’ipotesi che si sta facendo strada e’ che abbia operato un complice e che da tempo la famiglia fosse tenuta sotto controllo per conoscerne i movimenti. L’attenzione degli investigatori si concentra anche sugli accertamenti all’interno dell’azienda, sull’apertura della cassaforte e sul bottino ancora da quantificare, ma sicuramente intorno al milione di euro in diamanti.