Alle istituzioni di questa città serve l’autorizzazione per ascoltare i cittadini sui servizi all’infanzia?
Scelgo Arezzo interviene sui ritardi della convocazione della Consulta Comunale Pari Opportunità sul tema asili nido
La giunta del Comune Arezzo nel 2021 ha attivato la “Consulta per la promozione delle pari opportunità”, un organismo che, nelle intenzioni dell’amministrazione, deve essere aperto a tutti con lo scopo di condividere ambiti e strategie. Sulla carta bellissima cosa, ma che senza concretezza rischia di restare solo una dichiarazione di intenti.
Scelgo Arezzo nel luglio scorso ha chiesto all’assessore Carlettini di convocare la Consulta coinvolgendo i genitori dei bambini che non avranno accesso ai servizi all’infanzia nella fascia 0-12 mesi. Un’occasione per affrontare il disagio di chi ad oggi non ha accesso al nido, con ricadute economiche e sociali importanti per le 60 famiglie interessate. A un mese e mezzo dalla nostra richiesta ci siamo trovati davanti ad un passaggio che ci ha lasciati incredibili. Con una mail l’amministrazione comunale chiede ai membri della consulta l’autorizzazione ad ascoltare i cittadini. Siamo al paradosso.
A noi pare solo un modo per prendere tempo, arrivare a metà ottobre quando le famiglie si saranno già organizzate con nonni, baby sitter e strutture private e non affrontare il problema. Al contrario, pensiamo che dare risposte sui servizi all’infanzia sia assolutamente prioritario e centrale nell’operato di una giunta comunale che abbia a cuore gli interessi dei cittadini.