E’ doveroso replicare alle dichiarazioni imprecise e strumentali del gruppo provinciale “Centrosinistra per Arezzo” (leggasi PD) in merito al bilancio dell’ente.
Il parere negativo dell’Assemblea dei Sindaci al bilancio della Provincia è frutto di un mero atto politico, dove 12 comuni riconducibili all’area del centrosinistra e rappresentativi di circa 120mila cittadini si sono contrapposti agli 11 comuni, non tutti espressione del centrodestra, rappresentativi di oltre 160mila cittadini. Questo voto evidenzia come, dopo la clamorosa sconfitta alle elezioni provinciali dello scorso 31 ottobre, esista tuttora una frattura nell’area politica della sinistra che con ogni probabilità porterà a nuovi risultati dolorosi per il PD, ma positivi per la cittadinanza, alle prossime elezioni amministrative.
Stiano tranquilli i cittadini: la Provincia di Arezzo umiliata politicamente dal Governo Renzi e dalla Legge Delrio ha un bilancio sano grazie al quale, nonostante le poche risorse tuttora a disposizione e le importanti competenze, tra tutte la manutenzione di strade e scuole, farà fronte agli impegni presi con tutti i Comuni. Il consiglio provinciale ha infatti approvato il documento anche con il parere negativo, assolutamente non vincolante, dell’assemblea dei sindaci. La polemica dei consiglieri provinciali di opposizione è strumentale e fine a se stessa, non hanno fatto nemmeno una proposta di emendamento ma hanno espresso contrarietà allo spostamento della sede del Centro per le pari opportunità (che non penalizza il servizio ma razionalizza i costi dello stesso) e all’uscita della Provincia dal sistema di accoglienza dei migranti (Sprar): il PD non sa fare altro che parlare a favore dell’immigrazione anche in Provincia, a noi interessa dare dignità e sicurezza alle strade ed alle scuole provinciali.
Il progetto della “Casa dei Comuni” della Presidente Silvia Chiassai Martini prende finalmente corpo anche attraverso l’attenzione e il dialogo costante con il Governo per trovare la soluzione definitiva al problema di Ponte Buriano, che non sarà più chiuso al traffico senza una valida viabilità alternativa, e attraverso gli accordi per la fornitura di servizi alle amministrazioni locali, ultima quella di Monterchi, che alleviano il lavoro ai comuni e rendono utile l’ente provincia che, nonostante tutto, è viva e vegeta.
EUropiteco caro di un Benedetto Croce, ti fornisco il link https://www.europarl.europa.eu/at-your-service/files/be-heard/eurobarometer/2019/parlemeter-2019/report/en-parlemeter-2019.pdf dell’eurobarotrometro 2019 a cura del Parlamento Europeo.
Il tasso anti eurocratico italiano è messo a confronto con l’euroscetticismo degli altri Paesi ed emerge che l’Italia è nell’Unione il Paese che primeggia in ragioni contro il mantenimento della UE così com’è.
EUpiteco caro, il sottoscritto non ha esigenza alcuna di raccontare bugie.
Buona lettura, ma leggi e non leggere unicamente i titoli e qualche trafiletto
Felice, tra 20 giorni ci leveremo ogni dubbio senza tanti sondaggi… anche se ormai gli euroscettici sono rimasti solo un gruppo di leghisti. Tutti l’altri han fatto na mezza retromarcia!
Otè, non mi rispondere, non ti confondere con me…te levano il saluto (romano quelli di destra inciucista amici tuoi, a pugno chiuso i tuoi amici comunisti e parecchi democristiani) e Benedetto Croce non ti rivolge più un gesto (mi chiedo se questo figuro abbia il dono della parola oppure è in grado di dialogare soltanto a gesti) e tuttavia, ti informo, che quello dell’europarlamento non è un sondaggio, tipo quelli del Corriere della Sera, fatti per scrivere un editoriale a sostegno di PD, di UE, di spread, di immigrati, lgtbwnbhr…è uno studio…in inglese…non parlate inglese dopo la Brexit oppure non vi fidate del Parlamento europeo? Oh, tato…alla Bonino, ai Della Vedova e ai Tabacci le poltrone di Strasburgo piacciono tanto.
Benedetto Croce, Europiteco caro, con la tua usuale saccenteria antinazionale frustrata dal fallimento eurocratico hai il coraggio di vantarti con me delle elezioni spagnole?!? Mi dici di “pigliallo e portallo a casa'” e sai che ti rispondo io? Ti rispondo: VOLENTIERI! AVECCELA IN ITALIA UN’ESTREMA DESTRA come Vox CHE ELEGGE 24 DEPUTATI SOVRANISTI NAZIONALISTI PATRIOTI in Parlamento, conquista DUE MILIONI E MEZZO DI VOTI, il 10,3%, mentre fino ad appena due anni prima la votavano in soli 43mila.
La Spagna si consegna, è vero, ai socialisti (sic! sic!) ma da adesso la difesa dell’unità e dell’identità nazionale può contare su di un partito autenticamente sovranista che non ha paura di contrapporsi alla destra vigliacca e alla dittatura progressista ed eurocratica.
Grazie Europiteco di un Benedetto Croce di augurarmi di pigliammi e portammi in Italia un exploit sovranista com’è avvenuto in Spagna.
Replico in un colpo solo a tutti i commenti squinternati, perchè non ho troppo tempo da perdere.
Se l’Italia non cresce mica è colpa dell’ Europa. Non si capisce perchè su 27 paesi solo il nostro non cresce e gli altri brutti e cattivi invece vanno.
Mi ricorda tanto Pierino che non aveva i compiti perchè glieli aveva mangiati il cane. C’è sempre una scusa a cui dare la colpa. Hanno governato male negli utlimi 20 anni? Certamente. Questi però governanpo ancora peggio, ma parecchio peggio.
Vi stanno prendendo per il cuolo in guanti bianchi. Ognuno ha i suoi gusti… e io sto alla finestra e guardo quel che succede!
La sovranità monetaria a cosa dovrebbe servire? A stampare moneta? La sovranità tipografica allora…
Ahahahah… ci vuole solo la follia di chi ancora pensa certe scemenze per crederci veramente. Ecco fatto l’Argentina è servita (potrei dire Weimar ma poi mi fate la filippica sul nulla).
PS non esulto per gli inglesi al voto, li prendo solo per il culo e aspetto che si levino dalle palle!
sulla prima pagina del Corriere di ieri c’è il motivo che ha indotto i gialloverdi a rinunciare all’Italexit: gli italiani che vogliono rimanere in Europa sono il doppio di quelli che vogliono uscire!
Gli scienziati sovranisti si possono rassegnare e continuare per ancora altri lunghi anni a dare la colpa della loro inettitudine all’Europa. https://uploads.disquscdn.com/images/d8d20f7a445fb730be2f89287043816e2c712e4123cdce16c2c4fd6ef746f884.jpg
Secondo me il Bagnai quando disse che che in applicazione a squinternati regolamenti della EU si combatte l’inflazione quando non esiste l’inflazione, come si combatte il fascismo quando non esiste fascismo, lo disse dopo aver letto un commento del Casalini su InformArezzo.
Non è solo l’Italia che non cresce, sono tutti i Paesi dell’area euro ad eccezione di Germania e Olanda che non crescono.
Noi faremo anche commenti squinternati ma se in Europa da tempo sono nati partiti anti Europa, se in Francia i gilet gialli stanno manifestando duramente da mesi e se i sondaggi danno in vantaggio i movimenti sovranisti per le prossime elezioni europee vuol dire che c’è qualcosa che chi ha governato l’Europa in questi anni ha creato problemi e disagi al popolo.
Ah già ma noi siamo delle capre squinternate…….
Si. Che vinca chi gli pare. Anche se si chiamasse Peron, mica significa che il gregge ha ragione per forza. Secondo me tanta verve in chi è convinto di stravincere, significa che si vorrebbe aver argione, ma mica si è poi tanto sicuri sicuri… Se avessero ragione quelli che la pensano come me, a qualcuno l’aspetta una brutta fine. Perchè nessuno alla fine è tanto incazzato come quello che ha abboccato ad un inganno come un luccio! Piazzale loreto docet.
Riguardo alle crescite, mi chiedo se si parla a caso o si è coscienti di quello che si dice. Studiare un po’ farebbe bene a tutti…
Non so quali siano i suoi parametri per calcolare la crescita, magari se puoi farmi un paragone tra la crescita dei paesi che hanno l’euro e gli Stati Uniti capisco meglio.
Tenga presente che le aziende italiane esportano la stragrande maggioranza dei loro prodotti negli Stati Uniti, lei Paesi Arabi, in Cina, in Giappone e in Australia e se si dovessero basare sulle esportazioni fatte nei paesi europei chiuderebbero quasi tutte.
Ecco, parlando di Europa… Non è un grafico aggiornatissimo, quello attuale è peggiorato (adesso siamo dietro ai greci), ma per farsi un idea!
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A parte che dovrebbe andare a vedere cosa è successo e cosa succede nelle aree produttive dei Paesi UE per rendersi conto che cimiteri sono diventate, poi le ripeto deve spiegarmi per quale motivo plausibile (escluse le capre e gli squinternati) se l’economia andasse bene in tutti i Paesi UE (esclusa come dice lei l’Italia) sono nati da tempo i partiti anti UE che stanno di giorno in giorno aumentando i loro consensi e per quale motivo sono nati i gilet gialli ed altri gruppi anti Europa e anti euro.
Lasci da parte le capre e mi dica per quale motivo il popolo dovrebbe essere scontento se le cose andassero bene.
Quando sarà chiaro a tutti chi alimenta questi partiti e attraverso quali metodi, sarà troppo tardi. CI saremo già consegnati mani e piedi. Siamo proprio come i polli di Renzo… in attesa di essere messi allo spiedo! Amen. Rifaremo la resistenza e poi io so uno che vive con poco e ha poche pretese. Arriverà baffone anche per le capre italiche!
Ecco l’esempio di un paese che, come dice lei, cresce.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/04/28/spagna-dietro-la-crescita-record-ci-sono-esplosione-del-debito-e-salari-bassi-che-aumentano-la-competitivita/5127319/
La Spagna è in ginocchio, altro che crescita.
E provi ad andarci così se ne rende conto meglio.
L’Europa tutta grazie all’austerity e agli assurdi parametri deficit/pil ai quali è stata ed è sottoposta e’ in ginocchio.
La Germania ha fatto il suo, gli idioti siamo stati noi che siamo entrati nella loro trappola.
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Non sai manco di che parli, ripeti aalla bona le storielle che racconta quel deficiente del Bagnai.
Il problema dell’Italia non è manco il debito e quello della Spagna non è il deficit.
Noi abbiamo un solo vero grande problema e non c’entra l’Euro e non c’entra l’Europa. E’ un problema tutto nostro.
Tutte capre, tutti deficenti…dal popolo inglese, a Bagnai, al Nobel Stiglitz, a Paolo Savona, a Antonio Fazio, a Cottarelli, a chiunque metta in discussione euro, austerity, vincoli, paletti e politiche economiche che favoriscono l’economia di una sola Nazione a discapito delle altre.
Meno male che c’è gente illuminata come lei, Dalla Vedova e Zingaretti.
E Benedetto Croce.
E ti assicuro molti, molti altri… Purtroppo in economia non valgono le chiaccchiere ma i fatti e i conti si faranno in fondo. Ma il giorno in cui gli incantatori di serpenti saranno finalmente messi alla prova, sono pronto a scommettere che svaniranno come nebbia al sole, proprio come Savona.
Paraccio… Ringrazia che c’è Paolo che si confonde con te… che ancora non hai capito (volendo ragionare come te) che le esportazioni italiane non sono mai andate così bene come con l’Europa.
Se non fosse per il fatto che il direttore Casalini e’ una persona seria te sembreresti il suo secondo nickname.
Possiamo quindi tranquillamente definirti il suo pappagallo.
Il caro Paolo e il lunare Benedetto Croce, maddechè parlano?!?
Aò Croce, il Corriere della Sera acquistalo per intero, comprare unicamente il trafiletto che ti conviene. Quanto pubblica emerge dall’Eurobarometro redatto dal Parlamento Europeo e dice che UN ITALIANO SU DUE PENSA CHE LA SUA NAZIONE NON ABBIA GUADAGNATO NULLA DALL’INGRESSO NELL’UNIONE. E’ DI CIRCA IL 49% DEGLI ITALIANI QUESTA CONVINZIONE. SE SI CONSIDERA CHE LA MEDIA EUROPEA E’ DEL 23% IL DATO E’ LAMPANTE: NEANCHE LA GRAN BRETAGNA PRESA PER IL CULO DAL CASALINI CHE LA VUOLE FUORI DAI PIEDI CON LE RENI SPEZZATE, E’ TANTO AVVERSA ALLA UE QUANTO GLI ITALIANI.
Ma c’è di più …
IL 32% DEGLI ITALIANI SI DICHIARA INDECISO SULL’ITALEXIT. E’ UN RECORD, alla faccia dei Casalini e dei lunari Benedetto Croce, E’ UN PRIMATO RISPETTO al resto d’Europa.
I giornali acquistateli in edicola, non leggete i trafiletti su google.
bugia sesquipedale!
io ho riportato un “Sondaggio realizzato da Ipsos per Corriere della Sera presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza, dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 1.000 interviste (su 5.863 contatti), condotte mediante mixed mode CATI/CAMI/CAWI tra il 23 e 24 aprile 2019“, commentato in prima pagina e a pag. 11 del Corriere di ieri 27 Aprile (edizione cartacea riprodotta anche on line) da Nando Pagnoncelli… e non come dici te “quanto emerge dall’Eurobarometro redatto dal Parlamento Europeo“, e dice esattamente che gli italiani che ritengono la UE positiva sono il doppio di quelli che la ritengono negativa (per un quarto non è positiva nè negativa, il 7% non si esprime).
Non parlo con i bugiardi.
passo e chiudo
Te, pusillanime di un Benedetto Croce, oltre ad essere un lettore gnurant di trafiletti giornalistici, sei uno che ha il braccino corto anche quanto ad informazione corretta: il dato che riporti te risale a dicembre 2018 e dava gli italiani orientati in favore della UE al 64% ma dato che sei troppo gnurant per aggiornarti ignori che esiste un sondaggio della Ue molto più aggiornato. Sei un mentecatto eurocratico.
ripeto per la terza e ultima volta: il dato che riporto viene da un sondaggio fatto da IPSOS per il Corriere tra il 23 e il 24 aprile scorsi (5 giorni fa!) e pubblicato sabato 27 (2 giorni fa). Si possono dire milioni di bugie ma la verità reale è e resta questa.
e intanto ieri in Spagna gli Spagnoli hanno deciso che è meglio rimanere in Europa (piglia questa e porta a casa…).
Se avete ancora la capacità di leggere… https://uploads.disquscdn.com/images/b0e4a4532529be8491cb32c40ccb7d1f67627fbd15311a858e0dcdc7eb1b303f.jpg
In un momento storico decisamente infelice in cui la possibilità per lo Stato, e la speranza per la continuazione della sua esistenza, di fare investimenti pubblici e spesa sociale è condizionata dal filo dei decimali di punto e dalle determinazioni di una commissione straniera, negli ultimi anni capeggiata da un personaggio eletto in un paradiso fiscale che sta dentro la Ue, tutti quelli che hanno una coscienza sanno leggere e leggono benissimo, in quanto hanno aperto gli occhi.
Paolo caro, festeggi la Brexit? Benissimo, senonché il Regno Unito non é ancora riuscito a mettere in pratica il bell’esempio che anche l’Italia dovrebbe imitare, non a causa della confusione mentale ingenerata dalla decisione pro Leave espressa da un’indubbia maggioranza stratificata in ogni ceto sociale e generazionale , bensì perché a) non esiste alcun precedente b) la Theresa May si è profusa in sforzi concentrati a limitare i danni prefigurati dall’atteggiamento astioso, punitivo e sanzionatorio assunto da subito dalla UE contro la Gran Bretagna.
Se fossi in te, però, non giubilerei per la partecipazione degli inglesi al voto del 26 giugno. Tutti i sondaggi danno Farage in testa. Vedi te.
La Provincia di Arezzo mi fa venire in mente la decrescita dell’ex sinistra che oggi si chiama PD e muta nome in quello di altri partitini tutti afflitti dalla medesima decrescita che se non è recessione è stagnazione di consensi popolari. Questa incessante involuzione eccolà, icasticamente rappresentata in questa posizione assunta dagli ultimi Comuni rimasti a guida PD contro il bilancio della Provincia di Arezzo.
Non bastasse che è della sinistra impopolare la decisione di disarticolare senza riuscire ad abrogarlo l’unico Ente davvero avente funzione amministrativa che nell’Italia delle autonomie locali era la Provincia, mentre la Regione è un ente legislativo e il Comune è più di gestione. Non bastasse la causa a monte della sconfitta specifica riportata dal PD a livello locale anche in questo ente, ossia le picche e ripicche che hanno minato la coesione del centrosinistra anche all’interno della propria classe dirigente. Non bastasse tutto questo, eccheli là, a magnificarsi per un deleterio catenaccio di voto contro il bilancio con cui tentano di imbrigliare, quel poco di azione amministrativa che può permettersi la Provincia. Quando poi si dice che recedere fa rima con non concedere alcuna speranza ai territori sottratti al proprio potere, in mente viene subito il PD. E, infatti, tò, eccheli lì a votare contro, per partito preso.
Il Pd ha anche tolto la bandiera italiana dal simbolo sostituendola con quella dell’Unione Europea.
Della serie: continuiamo imperterriti a fare ciò che la gente non vuole e di conseguenza continuiamo a perdere consensi.
Ma qualche “illuminato” che decida di cambiare le linee guida del partito non riescono proprio a trovarlo?
Finché non implodono non sono contenti?
Non ci ho fatto caso ma mi complimento col PD se ha messo la bandiera dell’Europa. Il fatto che un popolo di capre sia pronto a precipitare in un burrone, mica significa che dobbiamo essere tutti capre. La propaganda vi ha ormai messo il cervello in cortocircuito e non basterà che i vostri figli facciano una formattazione profonda. E’ proprio l’hardware che è bacato. Una generazione da buttare!
Anche gli inglesi sono un popolo di capre, vero?
Ahahah hanno votato la Brexit nel 2016! Siamo nel 2019 e andranno a votare per le europee…
Altro che capre, stanno mostrando una confusione mentale come non si era mai vista prima nella storia del popolo britannico. Hanno vinto il referendum nelle zone rurali con le grandi città industriali decisamente contrarie e i giovani che contestano il voto (ma non sono andati a votare quindi cazzi loro).
Io faccio il tifo per la brexit, perchè l’Inghilterra è stata il piu’ grande freno politico e sociale alla creazione di una Europa federale. Che si levino finalmente dai coglioni. I conti li farà la storia anche con loro. Basta aspettare e guardare come va a finire! Il giorno in cui l’Italia dovesse uscire, farà la fine dell’Argentina. Ma io so vecchio e non ho avuto figli. Se vinceranno certe idee, ai vostri lascerete solo macerie in eredità e l’illusione dei loro padri.
“Il giorno in cui l’Italia dovesse uscire, farà la fine dell’Argentina”.
Questa frase è fantastica.
Mi scusi ma stando dentro, secondo lei, che fine stiamo facendo?
Dal 2002, stando dentro, ci siamo indebitati come non mai, il rapporto debito/pil, che era sotto il 100%, e’ quasi arrivato al 132%, Roma, Napoli, Milano sono praticamente in bancarotta, sono fallite diverse Banche, c’è stata una strage di aziende che hanno dovuto chiudere i battenti, la gente ha perso il potere di acquisto, non esiste più il ceto medio, il lavoro all’80% e’ precario, i laureati devono espatriare per trovare un lavoro degnamente pagato, i poveri sono in costante ed irrefrenabile aumento.
L’Italia non ha ancora fatto la fine dell’Argentina perché la Bce compra il nostro debito ma, così facendo, rimandiamo il problema nel tempo, un giorno i conti dovranno essere fatti e, quando li faremo, il nostro debito sarà ancora più mastodontico.
L’Europa avrebbe dovuto mettere in atto delle politiche economiche espansionistiche per ridare vigore alle economie, invece ha seguito il diktat tedesco ed ha messo in atto politiche basate sull’austerity e sul contenimento della spesa con parametri da rispettare che non hanno nessuna ragione scientifica plausibile e che hanno provocato solo danni alle economie, soprattutto a quelle dei paesi del sud Europa.
Nella situazione dell’Argentina già ci siamo, nel 2002 eravamo in tutt’altra situazione, avevamo una nostra moneta, decidevamo se fare austerity o politiche espansionistiche e se svalutare o meno in piena autonomia, l’economia italiana andava, gli italiani avevano potere d’acquisto, il ceto medio esisteva e la situazione era senza ombra di dubbio migliore di quella attuale.
Nella situazione dell’Argentina ci siamo piombati perché l’Italia da tempo memore non cresce più e il rapporto debito pil, destinato ad aumentare ulteriormente senza crescita del pil, e’ arrivato a dei livelli che, senza una moneta sovrana, se la Bce stacca la spina il patatrac e’ inevitabile.
Siamo nelle mani degli altri perché lo abbiamo voluto, abbandonare la propria moneta e’ stata una scelta scellerata che alla fine ci costerà molto cara.
Casalini le macerie le sta lasciando la sua UNIONE EUROPEA che si occupa solo di finanza e per nulla del benessere dei suoi popoli.
Sono anni che questo continente non cresce e lei è contento, lei vuole più Europa…che dire, penso che non ci sia nulla da aggiungere.
La capirei fossimo gli Stati Uniti che crescono alla media del 3,5/4,5% a trimestre ma essere soddisfatti di un’Europa che cresce dell’1,9% annuo e’ davvero incomprensibile e, visti questi dati, auspicare PIÙ EUROPA e’ davvero sconvolgente.
Per quanto riguarda gli inglesi sono un popolo di capre?
Infatti ha le università più qualificate di tutta l’Europa ed è meta ogni anno, sia per questioni di studio sia per questioni di lavoro, di milioni di persone da tutto il Mondo.
Paolo caro, usi un linguaggio degno non di uno Sgarbi ma di un Goebbles. La mania di rappresentare in sembianze animalesche chiunque non la pensi come te non comincia a spaventarti? Guarda che i tuoi candidati a sindaco del centrosinistra nei 26 comuni aretini in cui si vota o i tuoi candidati al parlamento europeo non sono chiamati a convincere un gregge, ma altre persone, degne di essere reputate tali, come te e loro. Goebbles, non Sgarbi, indicava altri suoi simili come appartenenti a specie animali per sottolineare i danni causati dalla loro inferiorità. E finiscila, per piacere.
Oltretutto definire “capre” gli Inglesi e’ davvero singolare.
https://www.globalist.it/life/2016/05/08/ecco-chi-sono-i-piu-intelligenti-d-europa-59906.html
E oltretutto hanno anche le palle.
Scusa perchè l’opposizione cosa deve fare? VOtare con la maggioranza? A volte lo chiamanno inciucio, altre volte Nazareno, oppure piu’ elegantemente compromesso storico. Ma di solito porta male. Parecchio! Allora si che potrebbero chiudere baracca e burattini. Ahhh ma forse è il regime che si chiede? Quello dove si marcia tutti inquadrati in fila per quattro, alzando le gambe marciando fino all’altezza del ginocchio… e tutti in coro si grida viva il capo! Viva viva il grande capo che dal complotto ci ha salvato. Parazum parazum, zum zum!
Paolo caro, maddechè inciucio parli? Qua abbiamo capito benissimo tutti che ci state calando nella messinscena di un HORROR PICTURE SHOW ELETTORALE.
Per piacere, non evocare lo spettro del regime. Capisco in parte e ti giustifico parzialmente: la lunga vigilia che separa dalla probabilissima sconfitta del centrosinistra in molti dei 26 comuni aretini in cui si vota a maggio e il non teorico cambiamento che si prepara elettoralmente a livello di parlamento europeo e di commissione, impone alla tua parte politica di chiamare in suo aiuto qualche fantasma. Da qui al suffragio, spalancherete le cateratte dei peggiori incubi utilizzabili per impaurire il gregge, noi tutti gregge a differenza di voi illuminati, e sarà un diluvio di ombre con cui cercherete di destare l’impressione che in ogni comune che perderete caleranno le tenebre e in Europa si eclisserà la luce.
Comprendo…dai… giustifico L’HORROR PICTURE SHOW ELETTORALE messo in scena per tutti noi scimunite capre…ma…
Ma un atteggiamento del centrosinistra alla Provincia di Arezzo, non esacerbatamente partigiano, nel caso specifico del bilancio, non sarebbe stato giudicato un esempio di inciucio neppure dal vostro elettorato.
Non osteggiarlo, come invece il centrosinistra l’ha osteggiato, con il presupposto di dimostrare che la propria sconfitta non è stata determinata dal valore della parte avversaria, sarebbe stato giudicato un atto di responsabilità politica, un senso di responsabilità rinato nel centrosinistra verso gli interessi collettivi e non unicamente di fazione.
Invece, l’atto di bocciarlo è sì un atto politico ma che assomiglia alla reazione di Sansone, un Sansone che pur di vendicarsi cerca di far crollare la casa, tentando di minarne la stabilità rappresentata dal bilancio.
In questo senso, quell’atto politico è un capoverso dell’HORROR PICTURE SHOW ELETTORALE che nei prossimi giorni andate a inscenare in ognuno dei 26 comuni in cui si vota e, in generale, in Italia.