Il Comune di San Giovanni Valdarno e Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea promuovono una serie di iniziative tese alla valorizzazione della figura di Mauro Staccioli e della sua pratica artistica in occasione della donazione alla città di San Giovanni Valdarno, da parte della figlia Giulia, del gruppo scultoreo composto da cinque “ Tondi” di grande formato, realizzati dall’artista nel 1996 in occasione dell’intervento effimero Corso Italia, e della sua installazione definitiva.
Nel 1996 San Giovanni Valdarno ha visto invadere Corso Italia, la via centrale della città, da cinque grandi tondi in cemento armato dello scultore volterrano. I tondi, sono stati immaginati in principio per vivere lo spazio più intimo della città, il Corso principale, fulcro della vita della comunità e come occasione per ripensare la storia attraverso la contemporaneità, marcando la direttrice dell’impianto urbano progettato da Arnolfo di Cambio.
“Una scultura aperta, disseminata, eppure costruita, modellata per misurazioni di equilibri plastici e formali; per gradi di avvicinamento al contesto ambientale urbano, architettonico, ascoltandone le pulsioni umane, i suggerimenti morfologici, tattili, visivi”, scrisse l’artista in merito a quel suo intervento.
Di tale evento rimane ancora il ricordo, come un’immagine di repertorio che seguita ad avere vita nella memoria della comunità.
La ricollocazione del gruppo scultoreo in un nuovo sito, individuato dall’artista nel 2011, nello spazio che funge da cerniera tra uno degli stabilimenti dell’ex-Italsider, la zona industriale di S. Andrea e il nuovo accesso a nord della città, rappresenta si un intervento di valorizzazione dell’opera donata ma soprattutto un’occasione di riqualificazione del paesaggio. Una “scultura a scala urbana”, ripensata dall’artista e rivestita, secondo le sue volontà, nei bordi con acciaio corten, materiale simbolo dell’attività siderurgica e della storia consolidata del luogo, che si pone in un quadro di riconoscimento del valore civico dell’arte contemporanea nel sistema-comunità, un gesto che vuole intrecciare i luoghi e la loro memoria valorizzando i temi del lavoro e la storia economica della città.
E’ importante, che i cittadini si riconoscano in un’opera d’arte donata alla città, e che questa diventi un punto di riferimento della collettività attraverso la ri-qualificazione di luoghi (nel senso di connotarli nuovamente) soprattutto quelli del vivere quotidiano, i luoghi del lavoro, i luoghi dell’abitare, attraverso l’arte del nostro tempo. È questo l’approccio che portava avanti Mauro Staccioli sin dagli anni Sessanta che con le sue opere andava a tessere un fitto dialogo con l’ambiente circostante e le comunità instaurando un rapporto col contesto, che diventa al tempo stesso contenitore e contenuto, vero e proprio elemento strutturale. I luoghi e le opere dell’artista vengono quindi interrogati, sollecitati, percepiti diversamente ed infine ri-costruiti, sulla base dei riferimenti culturali, storici e sociali.
“Siamo soddisfatti di essere riusciti a recuperare, restaurare e collocare nel luogo individuato da Mauro Staccioli i cinque tondi che nel 1996 furono installati in Corso Italia”, ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno. “Ringrazio Giulia Staccioli, figlia dell’artista, per la donazione che ha fatto al nostro Comune e l’archivio Mauro Staccioli che ha seguito le fasi del restauro del gruppo scultoreo, insieme a IDEA che ha sponsorizzato l’iniziativa. La mostra che si aprirà sabato prossimo in Casa Masaccio, in occasione della ricorrenza del Santo Patrono della città, sarà la prima di una serie di iniziative che l’amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno dedicherà nel 2023 al grande artista che alla fine degli anni Novanta scelse la nostra città come luogo per una installazione temporanea. L’omaggio a Staccioli, artista di profilo internazionale, avrà il suo momento più significativo il prossimo 15 Luglio quando inaugureremo i cinque Tondi finalmente restaurati e collocati nel luogo in cui Staccioli indicò che dovessero avere una sede fissa”, ha concluso il Sindaco.