Salvaguardare l’aretinità del direttore di oncologia

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Nota del vicesindaco Lucia Tanti

Inoltrata dal vicesindaco Lucia Tanti una lettera all’assessore alla sanità della Regione Toscana Simone Bezzini e al direttore generale della Asl Toscana sudest Antonio D’Urso contenente la specifica richiesta a che la direzione oncologica di area vasta resti appannaggio di Arezzo ed espressione di una professionalità del territorio.

La lettera muove dal pensionamento del dottor Enrico Tucci, direttore della radioterapia e capo-dipartimento di oncologia, prende atto delle legittime aspirazioni di professionisti di altre province ma giudica “penalizzante e divisiva ogni eventuale decisione che escludesse Arezzo. Negli equilibri di area vasta – sostiene il vicesindaco – oncologia è sempre stata assegnata a questa città, che ancora oggi è in grado di esprimere nomi di altissimo profilo, degni di aspirare a questo ruolo. Non stiamo facendo un ragionamento su ‘chi’ andrà a ricoprire l’incarico, questione di natura eminentemente meritocratica che vivo con assoluta neutralità, ma un ragionamento di metodo e di merito. Una scelta extra-aretina non solo aprirebbe la strada a un evidente disequilibrio, per altro irrituale, ma sarebbe letta e vissuta come un elemento di sfiducia nei confronti dei nostri professionisti. Arezzo, con la storia e il valore acquisito e riconosciuto dei suoi medici, non merita ulteriori declassamenti e mortificazioni”.

4 COMMENTS

  1. Questa “aretinita’ del primario” la ho capito ancor meno della raccolta firme ad Arezzo della TAV ad Indicatore.

    Mi sembra, anche considerando l’ultimo decreto di Speranza che vieta ai nonvax di acquistare candeggina ma non di visionarla nei supermercati, che ci si appresti a ritornare al governo Casalino.

    Meno male che ci siamo noi della Chiana che ancora sappiamo vangare le prode per farci crescere l’aglione.

    • beh…si capisce bene secondo quali criteri si fanno le nomine in sanità… la questione non è assicurare le migliori cure, ma garantire certi equilbri di potere e territoriali…il nominato deve innanzitutto dare garanzie in tal senso…
      Ormai certe cose non si trattano solo nel sottobosco politico e magari nella loggia…. si dicono e si rivendicano sfacciatamente…si da per scontato che se il direttore è di Siena o di Firenze porannoi aretini…

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