Per un fisco equo e solidale: tassare di meno chi ha poco e di più chi ha tantissimo
“Per comprendere quanto sia iniqua e ingiusta la flat tax, la tassa fortemente sostenuta dalle destre, vi racconterò questa storia: immaginatevi un operaio che guadagna sette pani in una settimana; di questi sette pari uno dovrà darlo in tasse all’erario; rimarrà, quindi, con sei pani che gli saranno appena sufficienti per poter vivere, seppur con molti sacrifici. Il suo padrone guadagna invece 70 pani a settimana: di questi 70 pani 10 ne pagherà in tasse; rimarrà, quindi, con 60 pani, che saranno sufficienti per poter mangiare tutti i giorni e gliene rimarranno in grande abbondanza.
Ci sarà un motivo se nella nostra Costituzione è prevista la tassazione progressiva in base al reddito, ovvero una percentuale di tassazione maggiore per chi ha un reddito più alto e una tassazione percentualmente più bassa per chi ha un reddito basso.
Questa, quella costituzionale, è l’equità fiscale in cui noi crediamo”.
Cristiano Rossi, candidato nel collegio uninominale di Arezzo alla Camera dei Deputati per Unione Popolare con De Magistris porta all’attenzione della campagna elettorale il tema dell’equità fiscale con una riflessione dal sapore evangelico ma profondamente ancorata sui valori costituzionali.
L’articolo 53 della Costituzione recita, infatti: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
Per poter garantire l’equità fiscale è necessaria una riforma fiscale che riduca le tasse ai redditi medi e bassi e le aumenti ai redditi alti secondo il principio di progressività sancito dalla Costituzione. Va estesa la base imponibile IRPEF a redditi da capitale, immobiliari e finanziari, introdotta una tassa sul patrimonio partendo da una soglia di un milione di euro e procedendo con aliquote in senso progressivo, come proposto dall’economista Piketty.
Le proposte di Unione Popolare per rendere il fisco equo:
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Aumento dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni, per ottenere un gettito fiscale in linea con i paesi OCSE.
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Riforma del catasto a gettito invariato per redistribuire il carico fiscale su chi ha grandi patrimoni immobiliari e diminuire le tasse per chi ha modeste proprietà.
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Espansione della no-tax area da 8000 a 10.000 euro.
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Lotta contro l’evasione fiscale in Italia (stimata attorno ai 90 miliardi di euro ogni anno) aumentando il personale dell’Agenzia delle Entrate e favorendo l’interconnessione delle banche dati e la profilazione anonima per far emergere anomalie relative a possibili evasori.
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Fare pressione in coordinamento con altri paesi per chiudere i paradisi fiscali sia a livello europeo (Irlanda, Olanda e Lussemburgo in particolare) che a livello internazionale. Opposizione a condoni sul rientro di capitali dall’estero.
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Tassa patrimoniale proponiamo una tassa straordinaria del 3% su tutti i portafogli finanziari con valore superiore a 880.000 euro, ovunque detenuti, da persone fisiche o giuridiche aventi cittadinanza italiana al momento dell’entrata in vigore. L’introito previsto è di 10 miliardi.
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Web Tax — proponiamo una web tax con un’aliquota del 30% per società con un ammontare complessivo di ricavi annui non inferiore ai 500 milioni di euro e un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiori ai 2,5 milioni di euro. L’introito previsto è di 8 miliardi.
- Financial Transaction Tax — proponiamo una tassa con aliquota differenziata dal 0,1 al 0,8% a seconda della natura più o meno speculativa dello strumento finanziario utilizzato, da applicare a tutte le transazioni finanziarie (scambi di azioni, obbligazioni, scambi valutari e contratti derivati) sia sui mercati regolamentati che over the counter (OTC). L’introito previsto è di 4 miliardi.