Le porte girevoli della giustizia ancora una volta si sono azionate per un nigeriano di 26 anni fermato dai carabinieri con 30 grammi di eroina nei calzini.
E’ accaduto nei giorni scorsi in centro ad Arezzo, in una delle tante piazze di spaccio in mano ad extracomunitari utilizzati per vendere le dosi ad ogni angolo e alla luce del sole.
Il 26enne nigeriano, gia’ noto alle forze dell’ordine per episodi analoghi, si spostava in bicicletta da un cliente all’altro nella zona di via Curtatone, nei pressi del parco del Pionta.
Martedi’ mattina 26 settembre, di fronte all’ennesima cessione di droga i carabinieri sono intervenuti e dopo un primo tentativo di fuga sono riusciti a fermarlo.
Addosso gli sono stati trovati 30 grammi di eroina nascosta in uno dei calzini che indossava.
Arrestato e processato per direttissima il 26enne ha patteggiato due anni con beneficio della condizionale e subito dopo ha potuto tranquillamente uscire dal tribunale da uomo libero pronto a spacciare di nuovo.
Non ci sono altre spiegazioni plausibili. Purtroppo concordo.
La legge prevede un minimo 6 anni per lo spaccio di droghe pesanti,
ma l’interpretazione del giudice secondo il personale convincimento,
gli permette di alterare impunemente la legge.
C’e’ pero’ da domandarsi come mai tanta clemenza con gli spacciatori.
I bene informati dicono che la procura,tribunale ed alti rappresentanti delle forze dell’ordine
di Arezzo raccolgono il “pizzo” da tutti gli spacciatori.
I Carabinieri operativi sul campo, possono arrestarli anche 100 volte, gli spacciatori saranno di nuovo al loro posto di lavoro dopo poche ore, perche’ solo cosi’ portano un sacco di soldi a quelli che li dovrebbero reprimere.
Sembra impossibile? provate a trovare una spiegazione logica diversa, io non riesco a trovarne.