E’ nato ad Arezzo il gruppo +Europa, come parte integrante del progetto di partito nazionale.
Il gruppo nasce dall’incontro di coloro che credono che è possibile immaginare una nuova visione liberale e progressista della società italiana, ma anche dall’incontro di quei cittadini che non accettano di sottomettersi a coloro che pur di scalare al potere, hanno travolto tutto e tutti, delegittimando scienza e scienziati, informazione e giornalisti, piegando le istituzioni nazionali, dopo aver schernito quelle internazionali, per i loro interessi di bottega.
Pur di arrivare alle poltrone che contano hanno fatto la guerra alle associazioni di volontariato umanitario e si sono ridotti anche a fare gli utili idioti di un sovranismo illetterato, volgare e fuori dal tempo, ma che pezzo dopo pezzo se li sta cannibalizzando, mentre si costruisce un’Italia egoista, armata, che fa la guerra agli ultimi del mondo.
Il “sovranismo” (parola che esprime l’ultimo bastione del nazionalismo coloniale ed espansivo d’un tempo) è il rifiuto dell’Europa come modello di società aperta: non è affatto la risposta ai problemi che i Paesi Europei hanno dinanzi e che ciascuno di loro – compresi i più grandi – singolarmente non è in grado di affrontare
Di fronte ai rigurgiti dell’ideologia nazionalista, proprio nel tempo del mondo fattosi piccolo, si manifesta ogni giorno di più l’urgenza di rilanciare una visione di grande Europa Federale fondata sulla tutela dei diritti fondamentali e la sempre miglior partecipazione dei popoli e di ciascun cittadino, a partire dalle elezioni a suffragio universale diretto del Parlamento Europeo (Maggio 2019): è l’unica strada per salvaguardare e promuovere il miglior benessere delle stesse comunità locali, che per mantenere la propria identità debbono cooperare strettamente pena lo stravolgimento progressivo in un processo economico subìto invece che partecipato.
Nessuno può sapere se e quando cesserà di piovere il letame che sta avvelenando i pozzi della democrazia, del progresso sociale, civile ed economico, ma so cosa è immaginabile che ci ritroveremo alla fine: MACERIE.
Macerie politiche, istituzionali, culturali, sociali, civili, ma soprattutto macerie umane.
Non sappiamo chi quel giorno sarà ancora pronto a rimboccarsi le maniche, per il momento siamo coscienti che il futuro è tutto da immaginare e la risposta non è ancora quella giusta.
Per questo abbiamo fermamente voluto tenere in vita un progetto di attività politica sul territorio, in collegamento con l’ineludibile dimensione nazionale ed europea.
La creazione di un gruppo locale muove dall’obiettivo di coinvolgere nuove forze, nella convinzione che proprio a partire dai territori sia importante lavorare per difendere e diffondere l’ideale europeista – ma ancor di più LA SUA PRATICA CONCRETA – fondato sullo Stato di Diritto, sulla divisione dei poteri, sul rispetto dei diritti fondamentali, sulla libera circolazione delle persone, delle idee e delle merci e sulla COOPERAZIONE MULTILATERALE PACIFICA tra gli Stati.
Oggi l’Europa è il nome di tutte le libertà in pericolo e del dovere di tutti di salvaguardarle.
Mobilitiamoci per costruire l’Europa di domani, perché un’Italia più Europea è un’Italia migliore.