Quello che segue virgolettato non l’ho scritto io, dichiarazioni e cronaca vengono da ArezzoNotizie: venerdì sera alle otto il primo cittadino di Arezzo, Egli, aveva tuonato “Da questa sera non ci saranno più consigli da parte della Polizia Municipale, ma sanzioni e multe“. Peccato che sabato sera è successo il finimondo e „quando mancavano pochi minuti alla mezzanotte, la situazione non era più gestibile. Già durante tutta la serata non c’erano state le condizioni di sicurezza sanitaria, ma quando la situazione è diventata incontrollabile gli agenti della Municipale insieme a Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno sgomberato piazza San Francesco e piazza Sant’Agostino. Durante l’intervento non ci sono stati problemi. Non sono state elevate multe, anche perchè le persone da sanzionare sarebbero state numerose.“
Chi ha descritto l’accaduto di sabato sera non è un tutore dell’ordine, tuttavia ha gli occhi e dipinge una dinamica che è diametralmente opposta alle intimidazioni del nostro sindaco.
Provo a suggerire una chiave di lettura: Egli ha ritenuto fosse sufficiente giocare sull’aspetto repressivo e sanzionatorio, ma davanti al fallimento di questa linea Egli non ha messo in moto quanto minacciato perché la categoria degli esercenti e simili avrebbe sottratto il supporto che sinora (per gli interi cinque anni di mandato) ha dimostrato al sindaco paracadutista, molto commercio-friendly. E ci sono le elezioni….
Le ultime amministrazioni comunali di Arezzo sono state sempre accondiscendenti nei confronti degli esercizi commerciali, ma qui non si parla di chiudere tutt’e due gli occhi su una macchina parcheggiata in doppia fila. E anche se i bar non fossero direttamente responsabili dei cattivi comportamenti dei loro clienti è naturale che chi ci lavora è fra i più esposti a contrarre ed espandere il virus.
Immagino la difficoltà a far mantenere atteggiamenti di prudenza agli utenti della movida, ma se l’unico metodo che una amministrazione ha utilizzato -minacciare sanzioni e quindi toccare la tasca- resta lettera morta allora cosa resta? Avevo indicato come il mancato aggiornamento dei dati sull’andamento del contagio nel nostro territorio potesse far trasparire la ricerca di una normalizzazione al di là della realtà che invece ci vede ancora esposti a questo virus.
Da settimane si paventa la ricaduta tombale che potrebbe conseguire ad un ritorno del virus con numeri significativi: la cittadinanza impaurita non rientrerebbe più negli esercizi, che non ce la farebbero a sopravvivere ad altre settimane senza incassi. Questa è una eventualità da evitare, sia per il costo umano legato al contagio che per i costi economici e sociali di cui abbiamo avuto un assaggio nelle ultime settimane. Ma la tattica che Egli ha messo in campo mostra limiti e contraddizioni alla prima occasione. Sperava di aver già archiviato questa fase e infatti si è lanciato nella presentazione di “tavoli” la cui dovrebbero scaturire le proposte e le attività per far ripartire Arezzo. Co du’spicci. Ma i soldi veri dove sono?
Non vorrei che l’unica cosa a ripartire sia quella che nessuno vuole.
Non c’è niente da fare, anche stavolta Arezzo alcolica vince su Arezzo città d’arte.
Non si parla di orari di chiusura che sarebbero necessari anche senza covid, li hanno messi anche a Rimini. Siamo troppo meglio, da noi il Natale comincia a metà novembre, nelle grandi città e anche nel Tirolo da dicembre, che stupidi!
Siena ha addirittura già annullato anche il palio di agosto, noi cercheremo di fare tutto e se disgraziatamente arrivasse una seconda ondata le responsabilità sarebbero enormi.
Il comune ha puntato esclusivamente sul turismo mentre il resto decadeva (lo confermano tutte le classifiche) e nonostante questa tramvata perseverano.
L’unica iniziativa i tavolini dappertutto nei soliti posti e per i soliti noti come giustamente ricordava ED, due passi più in là incuria e degrado.
Feste di quartiere che durano 10 giorni , Mengo al Prato e per una settimana, feste a ripetizione con deroghe a ripetizione, tutto bello ma se qualcuno non li ferma questi Arezzo la svuotano completamente.
Ma vuoi mettere le ricche entrate con gli alcolici fino a tarda notte, putroppo a volte consumati anche dai ragazzini (non si dovrebbe mai abbassare la guardia su questo), per poi proseguire con le pisciate intour dei portoni.
Dove sono i droni dei moralizzatori in questi casi?
Ci vorrebbe una task force, anzi una fondazione!!
e’ da una settimana che c’e’ movida ed assembramenti nei vari punti di ritrovo delle città e oltretutto quasi tutta gente senza mascherina, che beve birra dalla stessa bottiglia e aperitivi dallo stesso bicchiere.
risultato: contagi quasi azzerati.
diciamolo chiaro, l’influenza ha finito il suo corso.
in autunno vedremo se il covid tornerà a farsi vivo o no, qualche illustre epidemiologo sostiene che quando tornerà a farsi vivo lo farà sotto forma di un innocuo raffreddore.
Alò!!!! Ma che è scritto?
Ora te pagheno vai!
Poco poco se te geolocalizzano, con una parallasse tra el ci-drone e la appe IMMUNI, se te va de lusso un TSO un te lo cava nissuno.
Finchè sè in tempo, ritratta.
Da rettaaaa!!!!
Che schifo bere dalla stessa bottiglia/bicchiere!!! Che si vergognino!!! Non è pagando UNA consumazione e poi consumandola IN DUE o più che si fa ripartire l’economia. Se si vogliono divertire DEVONO CONSUMARE CONSUMARE CONSUMARE. E a sedere, dove il gestore può controllare se e quanto consumano e magari pure se rispettano le distanze. Non è per questo che è stato appena deciso di regalare suolo pubblico ai locali? Altrimenti sarebbero bastate le solite scale, scalinate, scalini di case altrui e soglie delle vetrine anch’esse altrui.
Che poi quella di moltiplicare i tavoli esterni alla bisogna era prassi comune e più che tollerata già da parecchio.
Bene invece che riprendano le pisciate all’aperto che ricordava sarbeve: non fosse mai che un ambiente comune e chiuso come il bagno di un locale faciliti la trasmissione del coronavirus, come peraltro pare sia successo a Seul in un locale per karaoke dotato di più stanze separate. Il risultato: 150 nuovi casi dopo una quindicina di giorni. La saggezza popolare italiana che spingeva parecchi a urinare all’aperto già prima del coronavirus si dimostra ancora una volta vincente. Vorrà dire che si farà passare la Sei a disinfettare la mattina, a spese di tutti i cittadini perché è giusto che tutti s’aiuti l’economia.
non so se lei e’ già nato adulto ma, nel caso che avesse vissuto una gioventù, dovrebbe ricordarsi che i deficenti che urinano all’aperto c’erano anche ai suoi tempi.
quanto al bere nella stessa bottiglia e nello stesso bicchiere a me mi fa schifo a prescindere da questa influenza ma se non fa schifo a loro il problema non è mio.
si parla di metri di distanza ai tavoli, di divieti di movida ma, oltretutto a 20/30 anni quando il testosterone va a mille, che efficacia hanno certe proibizioni quando a fine serata milioni di ragazzine ragazze si appartano in macchina o a casa per trascorrere qualche ora di relax?
davanti a tutti si mantengono le distanze e nel privato si sta appiccicati?
oppure si vuole anche proibire ai ragazzi di fare sesso fino alla scoperta del vaccino?
la vedo un po’ difficile la cosa…..
Invecchiando quel che si ricorda meglio è proprio la giovinezza e quindi ho chiarissima l’immagine del casino che facevo soprattutto da studente in quel di Firenze. In un localino insonorizzato dove si faceva pure musica dal vivo. Ricordo anche distintamente come il titolare del locale venisse a tirarci dentro se s’accorgeva che si stava a fare casino fuori, perché sennò i vicini s’incazzavano e lui passava un guaio. Ricordo anche quello che si faceva dopo la chiusura del locale e che continuo a fare, sia pure con minore entusiasmo. Pisciare per la strada invece non l’ho mai fatto, ma statisticamente le femminucce lo fanno meno.
Qui però il punto è un altro ed è la faccia che ci mette l’amministrazione che fino a ieri redarguiva i bambini che giocavano a pallone nei parchi (se lo ricorda cosa vuol dire per un bambino stare chiuso in casa per settimane?) e ora traccheggia con adulti indisciplinati. Io da vecchietta in mezzo alla movida indisciplinata ho dovuto fare la mia distanziata fila e usare il gel per le mani per prendere un gelato. In privato i giovani facciano quello che ritengono più opportuno, ma se lo fanno in pubblico non possono pretendere che l’amministrazione faccia finta di niente. Oddio, magari con questa amministrazione possono. Vedremo.
beato che che hai queste certezze , sei proprio sicuro che in mezzo al casino non ci possa essere qualche asintomatico che diffonda di nuovo il virus ?. Proprio perchè (grazie al senso civico di molti ) il peggio sembra passato che non capisco cosa ti costa pazientare qualche altra settimana per riprendere a partecipare a questi eventi pur così pieni di arricchimento culturale , etico , sociale e ludico .
per rispetto di questi della movida devo ricordare che da giovinotto si faceva a gavettoni fra bar (ovvio che non s’aveva i guadrini per altro), ogni momento ha i suoi sfoghi.
Scrivi alla Fondazione: potrebbero organizzare una bella battaglia di gavettoni come attrazione turistica stile Back in Time. Dopo il cibo di strada, i giochi di strada.
Molto low cost e molto rinfrescante.
non sono bacchettone , per la mia generazione di casino ne ho fatto abbastanza , ma qui si parla di pericolo di vita o se va bene di polmoni rovinati a vita..
I gavettoni si tirano a distanza di sicurezza, sennò non vale. Chi viene beccato a tirare a meno di due metri viene squalificato e non può rimettere piede nel centro storico per tutta l’estate.
Scherzavo, Ruzzi. io sono parecchio ma parecchio più bacchettona di te.
Per me la movida anche prima del covid era poco gestibile, come qualsiasi assembramento notturno continuo accompagnato da consumazioni alcoliche per strada e musica che i vecchi bacchettoni come me definiscono da discoteca. Figurati che io speravo s’approfittasse della situazione per fare un poco di ordine e mettere dei paletti, magari imponendo la consumazione di alcolici obbligatoriamente al tavolo. Invece la strada mi pare sia quella dell’autorizzazione in deroga alle regole della civile convivenza concessa sempre e solo ai soliti noti.
come tutte le influenze anche questa ha avuto un inizio e avrà una fine e nel contempo coloro che si sono ammalati, gli asintomatici e coloro che l’hanno contratta con manifestazioni simili a un semplice raffreddore, si sono creati gli anticorpi.
il fatto che questa influenza sia nella fase finale del suo corso non lo dicono le mie certezze ma lo dicono i numeri.
un altro dato che conferma la perdita di forza di questo virus e’ quello che la stragrande maggioranza dei nuovi positivi non ha bisogno della terapia intensiva.
nel picco dell’influenza l’isolamento e’ stato giustissimo ed ha sicuramente evitato un numero maggiore di morti ma il virus la forza l’avrebbe persa ugualmente, come tutti i virus influenzali.
qualcuno è morto , qualcuno è in terapia intensiva , qualcuno è in casa in isolamento , qualcuno è asintomatico , il virus è ancora in giro e trattarlo come una semplice influenza con tutti i danni che ha arrecato e che può ancora arrecare mi pare un poco approssimativo , ma vuoi mettere il gusto della provocazione e del saperne più di tutti ?
Qualcuno decede per infezioni prese in ospedale (150 al giorno, 50.000 all’anno), qualcuno decede per cattive cure in ospedale ( 6 su 100 ricoveri in Italia), qualcuno/tantissimi decedono per danni iatrogeni, qualcuno/tantissimi decedono per i danni causati dal fumo ( e che nessuna comunicazione istituzionale in questi 3 mesi abbia detto “smettete di fumare che siete dimolto a rischio per questo virus che pare aggredire in particolare i polmoni”, anzi tabacchi apertissimi, ma sui tabacchi tante tasse, chi ci rinuncia?). Tantissimi decedono per danni da alcolismo, e vai tutti a fare gli aperitivi mortiferi, ma su alcool tante tasse, chi ci rinuncia?. Tutti dati oggettivi, come saranno oggettivi i numeri e le somme tirate a fine anno. E si valuteranno i danni maggiori, quali sono stati. Non è il gusto e la provocazione di saperne più di tutti, per me è il piacere di essere critico e pensare.
i virus mortali in giro sono tanti, ogni anno 10milioni di persone contraggono la tbc (in italia circa 4.000 casi all’anno) e circa 1.600.000 persone muoiono (anziani e persone con patologie preesistenti).
india, cina e sud est asiatico sono tra le più colpite da questo virus insieme a africa, stati uniti, sud america e europa.
i focolai sono sempre attivi ma il mondo non ha mai chiuso, cosa che e’ avvenuta per il coronavirus.
il vaccino contro la tbc non protegge dal contagio del virus che, nella stragrande maggioranza di soggetti anziani e debilitati, e’ mortale.
ripeto la mia personale opinione: fino ad oggi, con un focolaio mondiale in atto, l’isolamento sociale per prevenire il contagio da coronavirus, e’ stato giusto, oggi, con il virus praticamente sparito e con una carica virale ormai ridotta ai minimi termini, la prevenzione ferrea di un mese fa non ha più senso.
il mondo deve andare avanti, la gente deve tornare a lavorare e a vivere, se il coronavirus si ripresenterà con una carica particolarmente aggressiva ne prenderemo atto e torneremo a difenderci ma ora non ha senso perché il virus non è più in giro.
in toscana 3 casi al giorno e tutti e 3 con cura domiciliare significa azzeramento del virus.
per la precisione oggi 12 nuovi casi e 6 decessi . Io potessi scegliere preferirei di morire di vecchiaia campando in salute il più a lungo possibile , ritenere due pezzi di mortadella due patatine ed una bibita spesso pessima uno stile di vita irrinunciabile per un po’ di tempo mi pare eccessivo , altro è il lavoro che con le dovute precauzioni deve essere ripreso . le classifiche di come si muore di più dovrebbero invitare ad una prevenzione ed a una difesa della salute estesa a tutta la popolazione della terra nessuno escluso . Ripeto , proprio perchè si è vicini alla meta ritengo intelligente fare un ultimo sforzo come hanno fatto in altri paesi che hanno 0 casi .
su una popolazione di quasi 4milioni di abitanti i casi registrati oggi in toscana (12 nuovi casi e 6 decessi) sono il nulla.
il coronavirus di un mese fa e’ attualmente solo un ricordo, la sua carica virale e’ in esaurimento, ha perso forza come del resto fanno tutti i virus che arrivano ad un picco e poi calano fino ad esaurirsi.
preoccuparsi dei ritrovi e degli aperitivi del venerdì o del sabato sera quando poi, dopo aperitivi e cene nel privato migliaia di ragazzi e ragazze si scambiano effusioni, mi sembra alquanto ridicolo.
oppure pensa che sarebbe il caso di fare entrare nelle auto e nelle case i droni a controllare quello che facciamo con fidanzate, amanti, mogli e trombamiche?
ho capito , ho perso tempo , ho detto altro , ma tu sai già tutto , è vero si può morire anche in auto , ma se tu vai contromano la probabilità aumenta , buon aperitivo .
in Italia questa influenza ha esaurito la sua forza, in toscana e’ ai minimi termini, i nuovi positivi hanno forme leggere curabili a casa.
questi sono i dati ufficiali.
quando saranno riaperti i confini le possibilità che questa influenza si rifaccia viva sono alte e in quel caso vedremo che forza avrà.
qualche epidemiologo sostiene che la seconda ondata si manifesterà con un semplice raffreddore ma mi sembrano previsioni azzardate.
lo vedremo al momento.
notizia di oggi, la legga così si tranquillizza
https://www.google.it/amp/s/www.ilmessaggero.it/AMP/salute/coronavirus_non_esiste_news_zangrillo_san_raffaele-5260856.html
a me quelli che : “al mio stile di vita non rinuncio” , mettono una tristezza infinita , pecore da tosare convinte di essere leoni .
Venerdì e Sabato il popolo della MOVIDA ha saputo che il covid 19 non attacca più le vie respiratorie, ma il CERVELLO, quindi non correva rischi
Un’orario di chiusura decente secondo me dovrebbe essere imposto anche in tempi normali, figuriamoci ora!
Lo schiamazzo fino all’alba e il parcheggio ovunque è sempre stato tollerato dal conf-comune adesso però non è proprio il caso per gli sceriffi di farsi annacquare dall’aperitivo.
Comunque se c’è una categoria di certi esercenti (non tutti) che supporta il sindaco “commercio-movida friendly” ce ne è pure un’altra che gli eccessi festaioli di questa giunta li subisce e il supporto anche se lo aveva dato ora di sicuro lo toglie.
multe alle persone a go-go e finisce la stupidità cosi velocemente com è iniziata!
ci son voluti 4 anni per decidersi non a fare le multe a quelli col gippone sul marciapiede o dentro la rotonda, ma solo per mandare i vigili a pregarli di comportarsi da gente civile, figurarsi ora per far le multe a chi sta a chiacchiera in mezzo a una piazza? se va di lusso, se ne riparla nel 2030.