Maurizio Scaparro, un amico, un concittadino, ci ha lasciati

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Maurizio Scaparro
Maurizio Scaparro, un amico, un concittadino, ci ha lasciati
Poco meno di un mese fa (precisamente il 17 febbraio) è morto Maurizio Scaparro, un grande protagonista del teatro italiano nella seconda metà del 900. Ma anche nostro concittadino. Infatti negli anni 90, su proposta, se ricordo bene, del prof. Tian, allora presidente dell’ETI, ebbe la cittadinanza onoraria dal Comune di Bibbiena.
Mi sarei aspettato un qualche segno di riconoscimento da parte degli attuali amministratori. Ma evidentemente sono in tutt’altre faccende affaccendati…e forse non se ne sono nemmeno accorti e magari non sanno chi era Scaparro.
Oggi sento il dovere di ricordarlo io che, come sindaco, ho avuto l’onore di conferirgli la cittadinanza, instaurando un rapporto di collaborazione e di amicizia, della quale mi sento onorato..
Non spetta a me giudicare la sua attività di regista, attore e organizzatore culturale e critico teatrale. Non ne avrei le competenze
Voglio ricordarlo come uomo e collaboratore. Spesso questi famosi protagonisti del teatro nazionale e internazionale hanno atteggiamenti da snob, soprattutto quando si trovano in realtà di periferia come la nostra. Scaparro non era di questi. Mi ha colpito la sua disponibilità e la sua volontà di collaborazione. Dimostrata anche da un fatto: in una intervista alla RAI presentò la città di Bibbiena come un esempio di attivismo e protagonismo culturale, una conferma che si può, anzi si deve, fare cultura di qualità anche in periferia
Era il momento in cui avevamo inaugurato il teatro Dovizi rimesso a nuovo e programmavamo le prime stagioni teatrali e musicali. Scaparro fu il nostro referente e consulente proprio per la prima stagione teatrale del Dovizi, Sia personalmente che con l’aiuto di suoi stretti collaboratori, tra cui voglio ricordare Orlando Forioso. Grazie a lui, tra le altre cose, potemmo avere una serata con Giorgio Albertazzi.
Fondamentale fu il suo apporto anche nella realizzazione del corso di formazione sulle professioni nelle compagnie di giro
Ci trovavamo in sintonia, nel ritenere la cultura, e il teatro, un elemento fondamentale della realtà sociale, anche nelle piccole comunità.
In quel periodo a Bibbiena circolò molta gente, anche turisti. Ho riletto ora un comunicato stampa di quel periodo che esprimeva lo stupore dei bibbienesi nel vedere in un solo giorno ben cinque pullman di turisti in visita nella nostra cittadina ed un centro storico animato. Certo il confronto con il deserto attuale è devastante! Ma cambiano i tempi, gli interessi, le società…
Quello che mi ha messo in immediata sintonia con Scaparro è stata l’idea della Cultura come motore della società.
So che qualcuno, quando ero sindaco, sotto sotto si lamentava perché davo troppa importanza alla cultura, a scapito di altre attività (cosa non vera come ho dimostrato).
Ma io rispondevo con le parole di Scaparro: “La cultura costa, ma l’incultura costa di più”. E siccome era uomo di teatro spesso ripeteva anche che il teatro è una specie di vaccino contro la stupidità!
Vorrei concludere questo mio ricordo raccontando un episodio completamente diverso, ma che conferma il carattere e la disponibilità di Scaparro.
Un giorno, mentre stavamo preparando la stagione teatrale, lo invitai a pranzo al ristorante da Marino. Terminato il buon pranzo chiedemmo il caffè. Ce lo vedemmo arrivare in una specie di tazzina di smalto, tipo quelle che si usano per il latte ai bambini. Mi sentii imbarazzato e stavo per richiamare la cameriera per chiederne un altro in tazzina adeguata. Ma Maurizio mi guardò, si mise a ridere e si bevve il caffè nella strana tazzina.
Questo era Scaparro! Potremmo dire che per lui la cultura, e il teatro, non hanno confini, non sono una riserva per luoghi e classi sociali privilegiate. Proprio per questo è ricordato oltre che come uomo di teatro, come animatore e organizzatore culturale.
Grazie Maurizio per il contributo che hai voluto dare anche a Bibbiena e della amicizia e stima di cui mi hai onorato.
Giorgio Renzi

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