Il Pionta è uno dei parchi simbolo della città, luogo di storia e di memoria oltre che fondamentale polmone verde, nel corso degli anni è stato abbandonato a se stesso ed è diventato Inevitabilmente luogo del degrado e dell’emarginazione sociale.
Da quasi un decennio si è costituito il Comitato Pionta composto da tante Associazioni che si sono unite per un obiettivo comune: restituire il Parco all’intera città come luogo vitale in cui possano convivere ed affermarsi momenti sanitari, sociali, culturali, a tutela dell’ambiente. Basta quindi degrado e marginalità ma progetto organico e partecipato di rigenerazione.
Per questo motivo il 29 di Giugno avremo una giornata ricca di eventi che ci auguriamo sia diffusa e partecipata. Abbiamo scelto questa data perché rievoca un evento storico per Arezzo: la chiusura del manicomio che venne celebrato con una festa il 29 Giugno del 1990. Per il Centro Franco Basaglia, promotore dell’iniziativa e da sempre impegnato come sentinella attiva a combattere fenomeni di esclusione e al fianco delle persone fragili, due sono punti irrinunciabili del suo agire:
1°- Mantenere viva la memoria perché nessuno ci provi mai più a costruire luoghi emarginanti e segreganti dove ospitare “i senza voce e senza storia” perché “quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il diritto di essere liberi” (Charles Hughes). E lo stiamo facendo favorendo con le tante passeggiate nei luoghi della “cittadella dei matti”, coinvolgendo tante scuole, le nuove generazioni, perché domani adulti, nei luoghi dove andranno ad operare, sappiano seminare idee di libertà, democrazia, solidarietà, come antidoto alle piccole e grandi solitudini che in questo momento di profonda involuzione politica, culturale, sociale, rendono più povero il nostro Paese.
2°– Far conoscere ciò che possono fare le diverse abilità. Basta riconoscere il loro valore e considerarle (e ciò oggi non accade) priorità in un Welfare di Comunità inclusivo. Questo è il messaggio forte che vorremmo far passare in questa giornata di festa.
E allora vedrete esposizione di prodotti artigianali e agricoli di alto contenuto tecnico e valoriale che i Laboratori del DSM della nostra ASL sanno esprimere e che vedono protagonisti i diversamente abili, supportati da tante Associazioni di volontariato di utenti e familiari, da cooperative e operatori che, in forte legame con gli utenti, sanno creare giornate piene di operatività. Vorremmo che tutto ciò si potesse concretizzare in opportunità lavorativa oggi così difficile da raggiungere ma che con l’utopia della ragione vorremmo tanto intravedere.
E allora convinti che INSIEME SI PUO’, a partire dai laboratori e dalle loro potenzialità, auspichiamo che Arezzo come in quella stagione di superamento dell’O.P. negli anni di Agostino Pirella e di tanti che lo hanno seguito con il contributo della buona politica, delle Istituzioni consapevoli, delle buone pratiche dei servizi e della partecipazione democratica scrisse una bella pagina di democrazia, libertà individuale e collettiva, possa ritrovare il senso profondo di una città amica e solidale.
Diceva Franco Basaglia “che spesso dietro il disagio, la sofferenza, la malattia, vi è una storia di ordinaria e privata infelicità” che aspetta di essere condivisa, partecipata per trasformarsi in una prospettiva di vita degna di essere vissuta.
L’invito e’ per il pomeriggio del 29 di Giugno dalle 15 alle 20 al Pionta per vivere una salutare contaminazione, convinti come dice l’OMS che non c’è salute senza salute mentale!