Luigi Lucherini nel ricordo di uno suoi storici avversari

1

di Alfio Nicotra

La notizia della morte di Luigi Lucherini mi addolora profondamente. Arezzo perde una personalità forte e un protagonista vivace e mai scontato della vita cittadina. Nei sette anni della sua amministrazione, feci con il mio gruppo consiliare una opposizione seria, appassionata e senza sconti. Dovemmo scrollarci di dosso l’accusa del centrosinistra di essere stati noi di Rifondazione, a cui al secondo turno rifiutarono l’apparentamento, a far vincere il primo sindaco di destra di Arezzo.

L’analisi del flusso dei voti s’incaricò di smentire questa accusa: Lucherini aveva una sua forza, che trasversale alle componenti politiche, parlava ad un Arezzo che aveva deciso di chiudere con le sue radici socialcomuniste. Capimmo che non sarebbe stato facile ribaltare questa situazione. A quel tempo l’opposizione in consiglio comunale aveva radici nei settori popolari, nelle circoscrizioni ed esisteva ancora una sinistra politica organizzata che immaginava un città diversa. Lucherini governò con una opposizione vera (oggi, che governa di nuovo la destra, è tutto più facile, una città un poco rassegnata e anche assuefatta).

Allora no, lo scontro era vero e Lucherini fu molto abile a destreggiarsi dentro una coalizione conflittuale. Lucherini spese anche parole di elogio nei miei confronti che divennero invece di rabbia e astio quando sollevai il tema del suo conflitto d’interessi in politica urbanistica, che portò poi all’inchiesta di variantopoli.

L’ho sempre salutato quando, spesso alla stazione, ci siamo incontrati negli ultimi anni. Le prime volte mi rispondeva restio quasi infastidito, poi più recentemente, allungava la mano in una piacevole stretta. Dei tanti ricordi che ho di lui, il piu umano e forse il più bello fu quando invitò i capigruppo a ricevere nel suo studio di sindaco Alberto Sordi. Non so per quale motivo, con sua sorpresa, mi presentai solo io. Mi presentò l’Alberto nazionale, ordinò caffè ed acqua minerale e trascorremmo piu di un ora insieme a conversare con una icona del cinema mondiale. Fu un momento bellissimo, lontano dalla lotta politica immersi nella nostra storia.

A 92 anni Lucherini ci ha lasciato: ha amato. la sua città ed è stato ricambiato.  Dal tuo avversario più tosto. quello che ti toglieva il sonno, un grande saluto per il cammino che hai intrapreso ed un abbraccio non di circostanza alla famiglia.

 

1 COMMENT

  1. Ipocrisia allo stato puro!
    Non conosco i personaggi (il morto e l’estensore del coccodrillo)
    però conoscevo le cronache durante il suo mandato di Sindaco.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here