Lorito, Segretario Provinciale  di Arezzo della FABI: “la Signora Vestager ha combinato solo guai”

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Giovanni Lorito, Segretario Provinciale  di Arezzo della FABI, il primo sindacato dei bancari, commenta le dichiarazioni del Presidente di ABI Antonio Patuelli che, in una recente intervista a Corsera si è dichiarato stupefatto della candidatura della Signora Vestager alla presidenza della BEI. “Oltre l’enorme cultura e visione, apprezzate in occasione dei Consigli e Congressi Nazionali della FABI, dove è spesso ospite del nostro Segretario Generale Lando Maria Sileoni, a Patuelli devo riconoscere anche schiettezza e libertà d’opinione uniche nel settore”.

Commissaria europea alla Concorrenza dal 2014, quando ha avuto a che fare con le banche italiane, la Signora Vestager ha combinato solo guai.

Appena nominata, fa ricorso avverso l’operazione di salvataggio di Banca TERCAS da parte del FITD (Fondo Interbancario per la Tutela dei Depositi), asserendo che si tratta di aiuto di Stato, nonostante il Fondo sia creato e finanziato dalle banche, che in Italia sono private. Si arrampica sugli specchi, motivando la sua posizione con il fatto che il FITD è comunque soggetto al coordinamento di Banca d’Italia (che, per inciso, è anch’essa privata). Forse la Commissaria non ha mai sentito parlare delle Landesbank tedesche, che sono istituti di diritto pubblico.

Fortunatamente, con il tempo dovuto, Tribunale e Corte di Giustizia Europei  sentenziano la correttezza dell’operato del FITD, decretando un “errore di diritto” della Commissaria.

Non contenta, prima di subire la lezione degli organi di giustizia europei, la Signora usa lo stesso metro di giudizio per il tentativo di salvataggio di Banca Etruria e delle altre tre banche in crisi (Banca Marche, Ca.Ri. Ferrara e Ca.Ri. Chieti). Il FITD è pronto ad intervenire, è già stata indetta l’assemblea straordinaria per una ricapitalizzazione, finalizzata a ricostituire il patrimonio delle 4 banche, in attesa di potenziali “partners di elevato standing” (come aveva a suo tempo indicato Banca d’Italia). La Commissaria, usando il lodo Tercas, fa pressione sul Governo e il PdC Renzi anticipa le mosse del FITD, firmando il Decreto di Risoluzione una domenica del novembre 2015 (anticipando anche di 40 giorni l’entrata in vigore della Legge sul Bail In). Un disastro per i territori interessati, tra i quali la Provincia di Arezzo, cuore pulsante di Banca Etruria. Ma anche per tutto il sistema bancario italiano, colpito da una crisi di fiducia senza precedenti.

Dopo lo schiaffo subito dai giudici, la Signora dichiara che, forse, ha sbagliato ed il Fondo avrebbe potuto proseguire nella sua attività statutaria di sostegno alle banche in difficoltà, ma ormai è tardi, il danno è fatto. La Commissaria se la cava, perché è stato il Governo italiano a compiere (con la Risoluzione) l’atto formale, che ha impedito i salvataggi delle Banche, salvando nel contempo l’istituzione da lei presieduta da eventuali richieste di risarcimento.

“Pertanto, per me, che sono un ex dipendente di Banca Etruria – prosegue Lorito – sembra proprio una beffa la candidatura della Signora alla presidenza di una banca e, soprattutto, di quella che, per conto dell’UE (BEI è infatti di proprietà dei Paesi membri) eroga prestiti a condizioni favorevoli, per progetti che sostengono obiettivi dell’UE.

Chi sa se il nuovo Commissario alla Concorrenza avrà da ridire sui finanziamenti agevolati che la Signora erogherà?”​

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