E’ facile capire perché Salvini non ha mai voluto mettere mano al trattato di Dublino: perché non gli conviene!
“L’improvviso miglioramento delle attività della Guardia costiera libica a partire da luglio 2017 è stata una delle variabili chiave nell’immigrazione clandestina verso l’Ue fra il 2017 e il 2018” (Frontex).
Nonostante le critiche sollevate da più parti (fu accusato di essere un fascista), la decisione presa dal ministro dell’Interno Marco Minniti (governo Gentiloni) ha prodotto il risultato di arginare le partenze dalla coste nordafricane, che hanno avuto un crollo dell’80% (inaugurando i lager libici, ma questo agli italiani frega meno di niente). In parole povere, abbiamo comprato i libici per non subire il problema in casa. Gli abbiamo dato mezzi adeguati e addestramento. E loro han fatto il nostro. Poi ci siamo girati per far finta di non vedere la soluzione libica. Personalmente mi vergogno di tutto ciò, però era quello che il popolo voleva e gli è stato dato.
In questi 14 mesi di governo, oltre che fermare le 3 o 4 navi delle ONG con la politica dei porti chiusi, nulla è stato fatto di nuovo, salvo godere dei risultati ottenuti dal governo precedente. Una grande questione mediatica, una politica muscolare coi deboli, senza intervenire minimamente sul problema alla sua origine.
Questo fenomeno però, ha innescato la ripresa del traffico lungo l’altro itinerario, quello verso le spiagge della Spagna.
I numeri dei migranti verso la penisola iberica, per lo più provenienti dai paesi subsahariani ma anche dal Marocco (che è tornato a essere paese di partenza oltre che di transito), dopo essere più che raddoppiati fra il 2016 e il 2017 hanno replicato lo stesso trend nell’ultimo anno salendo da 23.063 a 57.034.
Sia mai che il giorno in cui si dovesse mettere mano al trattato di Dublino, non ci si trovi in obbligo di accoglierli invece che di farli partire…
L’accanimento con cui si sono volute mettere allo spiedo le ONG (che hanno raccolto nel 2019 qualche manciata di naufraghi) non ha alcun valore politico sostanziale, se non il retrogusto amaro della vendetta contro coloro che nei momenti piu’ incandescenti del caos mediatico, hanno contribuito ad aumentare il traffico via mare di disperati: mostrare al popolo finalmente esultante, la forza e la potenza di uno stato sovrano, tutto a spese di poche decine di miserabili in fuga, che saremmo tanto felici di veder affogare mentre snoccioliamo un rosario, affidandoli naturalmente al Sacro Cuore di Maria.
Questi numeri sono sempre “il nulla” o poco piu’, al confronto dei 1,8 milioni che via terra arrivarono in Europa centrale, scappando dalla guerra dopo la crisi siriana, ma giudicati sempre troppi nell’immaginario del nostro popolo, in una emergenza che non c’è mai stata.
Spesso mi chiedo se coloro che rifiutano di guardare i numeri o di leggere i fatti, gridando al rischio di invasione proprio contro coloro che la presunta invasione l’hanno veramente fermata, sia un problema di neuroni (che mancano) o di malafede.
(nei disegnini, pubblicati per coloro che non sanno leggere, la situazione nel 2018 e nel 2019)
PC
Gli accordi con la Libia x limitare gli sbarchi c erano gia’ tra Berlusconi e Gheddafi, con tanto di lager di contenimento. Crollato il regime e’ ricominciato tutto da capo. Minniti e’ stato il tentativo del PD, che era x il ” si sbarchi chi puo'”, di rimediare in extremis quando si sono resi conto che anche per questa gestione del problema avrebbero preso un’ usciata elettorale. L’emergenza c’era e c ‘e eccome, lo hanno potuto constatare coi loro occhi i cittadini dalle grandi citta’ ai piccoli paesi, ed era ed e’ inutile ripetergli che hanno le traveggole, se non si vuole prenderli x le mele. Basti pensare, solo come esempio, alle decine di migliaia di minori non accompagnati sbarcati, che costituiscono un enorme problema. Chiunque capiva che piu ne andavi a prendere piu ne sarebbero arrivati, piu si sarebbero riempiti i lager libici, piu morti ci sarebbero stati in mare.Dire che l emergenza non c e’ perche’ e’ smentita dai numeri mi sembra un po’ ipocrita, e’ proprio x certe misure un po’ draconiane che i numeri ora sono questi. Salvini ha quindi gioco facile e sempre lo avra’ di fronte a queste prese di posizione. L unica cosa vera e’ che nemmeno Salvini e’ una soluzione, perche’ non siamo in Ungheria ma di faccia all Africa, e gli sbarchi possono essere solo limitati se la gente e’ cosi’ disperata da correre certi rischi. Salvini, a parte una conformazione culturale pararazista, s illude che il problema possa risolversi solo con questi mezzi. Il problema e’ mondiale ed e’ evidente che andrebbe affrontato con politiche comuni quantomeno europee, oppure saran sempre tragedie x tutti. Per questo non si puo’ isolarsi dall Europa e non si puo’ non porsi il problema di com e’ oggi l Africa e il 3° mondo e il loro rapporto coi paesi piu ricchi. E invece cosa sa il 99% dei cittadini italiani di questi Paesi? Praticamente ha a malapena una vaga idea.
Gheddafi è morto 8 anni fa. Qualsiasi fossero gli accordi non sono mai decollati, mentre l’ex delfino di Silvio, come ministro dell’interno evidentemente non ha mai saputo interpretarli, se fu tolto (o autotolto) di mezzo per far intervenire un decisionista… Di fatto è grazie agli accordi di Minniti che il flusso si è quasi fermato. Il capitano si è limitato a fare la voce grossa con 4 disperati (500? piu’ o meno). Il problema fu inizialmente sottovalutato? Certamente si. Anche da Silvio un po’. Da Monti, Letta e Renzi certamente, ma l’emergenza non c’è mai stata veramente. Difficile credere che un paese di 60 milioni di persone non sappia gestire 600mila immigrati.
Gli accordi sono decollati eccome! Silvio slinguava indecentemente Gheddafi soprattutto x questo e io mi ricordo benissimo che i migranti riempivano i lager. Gli sbarchi, morto Gheddafi, sono riaumentati e con la crisi siriana c e’ stato il boom. Alfano, figurati, con l accoglienza in Sicilia ci campava il collegio elettorale, per non parlare di chi al telefono diceva che era un affare piu redditizio della droga. In pratica fai le bucce a Salvini su aspetti marginali rispetto alle politiche di Minniti.Ma la contraddizione e ‘ piu’ del PD, che con Minniti e’ diventato salviniano da una parte e restato col ” si sbarchi chi puo'” coi renziani ( e con la Bonino). Anche le ONG fanno una politica che la gente non capisce e non accetta. Una ONG spagnola, tedesca,francese o olandese dovrebbe farsi un punto d’ onore nell imporre gli sbarchi ai paesi di propria appartenenza. Invece li impongono a Malta, che e’ come dire un territorio e una popolazione poco piu della provincia di Arezzo, e all’ Italia. Dici che il numero e’ marginale,ma lo e’ perche’ ,anche x loro ogni sbarco e’ diventato un casino: settimane di blocco alla fonda, sequestri. Non possono piu fare il “carico”, sbarcare e ripartire. Dici che 600.000igranti non sono niente ma non e’ cosi’…da noi non vengono gestiti come in Giordania o in Turchia, sono trattati con un minimo di umanita’ e rappresentavano un costo notevole, mentre il trend era di un forte aumento anno x anno. Gli effetti reali si sono visti anche nel nostro territorio e la gente non li accetta, non e’ solo una questione di egoismo ma di realismo, di sensazione che il fenomeno non poteva essere gestito cosi’. Anzi, e’ la fondamentale ingestibilita’ del fenomeno che ha trasformato un Paese con uno spirito d accoglienza di fondo in un Paese dove sembra predominare l egoismo e l intolleranza verso persone che cercano solo un occasione di vita piu’ sopportabile e non possono essere certo maltrattati per questo. Ma pretendere di avere il controllo degli accessi e’ legittimo, oppure chi vuole tornare indietro ci dica quanta gente secondo lui puo’ essere accolta e come e con quali risorse.Se solo i profughi di guerra o anche i migranti economici. E’ chiaro che senza porre limiti siamo destinati a ricevere milioni di persone da tutto il mondo, in concorrenza con i milioni di poveri autoctoni.