Le società partecipate dell’aretino: che pena! C’è grossa crisi, ma non è una sorpresa.

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Negli ultimi 4 esercizi, Arezzo fiere congressi (ossia AFC, in passato noto come Cac, Centro affari congressi) ha presentato bilanci con perdite complessive di circa 6,5 milioni di euro. Un 15% del capitale, mica bruscolini.
AFC non è una azienda con migliaia di dipendenti che svolge funzioni utili ad una universalità di stakeholders con istinto assistenziale: più semplicemente è una società a capitale principalmente pubblico (la Regione Toscana circa il 40%, la Camera di commercio circa 20%, Provincia e Comune di Arezzo 10-12% testa), che sfodera un maestoso centro espositivo tristemente deserto, vi si dovrebbero tenere manifestazioni dove  le vendite operate dagli espositori ed i ricavi generati dai visitatori dovrebbero essere tali da  risultare il “volano dell’economia provinciale aretina”.
AFC -come il suo predecessore- è invece un disastro, non da ora.
Disastro anche per le diverse visioni dei suoi soci, che non possono partecipare in aziende che stanno in perdita per più periodi contabili, dove la Regione -il socio di maggioranza- pare l’unica in condizione di continuare a buttare soldi in questo pozzo di San Patrizio. Ma prima di fare questo, ha voluto assumerne il controllo operativo, per cercare di fare ordine in una dinamica di risultati scandalosi ed iniziative assai poco decorose. L’assemblea con cui è stato presentato il bilancio dell’esercizio 2018 ha visto l’approvazione della perdita di oltre 4,5 milioni di euro: pare che un paio di milioni si riferiscano alla mancanza di un adeguato fondo per imposte dovute. Sarebbe da chiedersi come è possibile -con tutti i consulenti e i geni che si sono alternati in quelle stanze- che nessuno avesse fatto caso a questa mancanza. Roba da rovesciarli dai nocchini, ma si sa come vanno le partecipate in quel d’Arezzo: si mungono e si buttano.
Una volta di più si  racconta che si farà iniziare ovvia opera di risanamento sui conti: credo promessa fatta ad ogni approvazione di bilanci da quasi 10 anni, una volta di più si evita di indicare quali siano le iniziative per arrivare ad equilibrio economico. Però per fare cassa e ridurre l’esposizione bancaria c’è intenzione di vendere le porzioni immobiliari non usate e magari di trovare l’accordo per cedere al Comune di Arezzo l’inutilizzato auditorium in scambio con l’importo dovuto per l’Imu. A forza di cessioni che cazzo resterà, il buco della ciambella?
In assenza di politica dei costi  e dei ricavi, nella speranza di poter cedere le fiere orafe a Fiere Rimini & Vicenza (IEG) e anche ottenerne la disponibilità a tenere nei padiglioni aretini fiere da queste organizzate, visto che la barca fa acqua da tutte le parti e come al solito c’è problema degli stipendi, dei fornitori, delle banche, delle imposte (ma l’elenco è lungo) continua a venir ventilato l’acquisto della collezione “oro d’autore” da parte della Regione Toscana. La collezione è insieme di pezzi unici realizzati dagli orafi partecipanti alle fiere di Arezzo su disegni di stilisti e che adesso sono in mostra permanente in un locale apposito presso la fraternita dei laici di Piazza Grande.
Una collezione targata Cac-Cps, proseguita da AFC, composta da qualche centinaio di pezzi realizzati in maniera volontaria e gratuita nell’arco di 3 decenni.
L’idea che la Regione Toscana si faccia carico ulteriore fetta di debito comprando questa collezione mi fa inorridire per 2 aspetti: come cittadino sono socio 3 volte di AFC,  non intendo foraggiare ulteriormente questo troiaio di attività; sempre come cittadino non vorrei che la Regione comprasse qualcosa che AFC non può neanche vendergli. Come si può leggere tuttora nel sito di oro d’autore questi pezzi non sono “commerciabili”. Il significato di questa specifica può variare: oggetti che non rispondono ai requisiti di legge per la normativa dei metalli preziosi, oggetti la cui proprietà non è del detentore bensì dell’autore (l’azienda che fisicamente lo ha realizzato, molte non esistono più, magari fallite) e dati in comodato, ossia mantenendo la piena proprietà, o altro, ma certo è sibillino.
Quindi ci facessero il piacere di identificare quali sono le operazioni che vogliono mettere in campo per modificare l’equilibrio economico di questo canchero, ci dicano dove trovano i soldi per andare avanti nel frattempo, ci dipingano lo scenario futuro del settore fieristico orafo e non solo, e perché no, mi tranquillizzino che l’eventuale acquisto per 1,7 milioni€ della collezione “oro d’autore” è legittimo, giustificato  e adeguato a materiali e contenuti tecnico artistici dei gioielli (qualche anno fa l’avevano fatto valutare per inserirla fra i beni della società per un valore pari a una frazione della cifra di cui si parla adesso).
A proposito, il 31.12.2020 è statutariamente previsto il termine della società, diviene importante decidere cosa farne.
Per quanto riguarda l’affaire Coingas, dove la magistratura sta indagando su consulenze per chiarirne liceità e opportunità, oltre che per eventuali comportamenti scorretti di amministratori pubblici o esponenti politici, pochi giorni fa c’è stata l’assemblea per la approvazione del bilancio dell’esercizio 2018. Coingas è partecipata da moltissimi comuni della Provincia di Arezzo, soci che in occasione di indagini che coinvolgono l’altra parte politica approfittano per portare acqua alla loro parte politica. Quindi questa assemblea ha visto solo 2 soci esprimersi a favore dell’approvazione del bilancio mentre decine di altri soci sono usciti o astenuti (nessuno si è dissociato, tuttavia, facendo il doveroso casino perchè è evidente che Coingas è gestita da schifo). Arezzo e Castiglion fiorentino sono  i 2 comuni a favore dell’approvazione del bilancio dove compaiono le consulenze oggetto di indagine (indagine che potrebbe toccare anche esponenti politici della attuale maggioranza aretina): a Castiglioni qualcuno ha già messo in evidenza come l’assessore con la delega a votare avrebbe parlato del suo voto favorevole come “voto tecnico”. Forse pensava di giocare a bollini, dove si può avere ticco un’ vale, buca saritira, 2ª come mi pare. Capisco che l’Agnelli non smaniava per andare, al pari di Ghinelli, ma poteva organizzarsi meglio! Ma in verità bisogna sottolineare che l’approvazione del bilancio permette anche ai comuni che non hanno approvato di ricevere la loro quota di dividendi da Coingas. Battaglia politica dura, ma con i soldi in cassa. Gente con le idee chiare, alla Catalano (ricordate la trasmissione di Arbore?).
Nel corso degli anni ho segnalato ai lettori come le aziende partecipate si prestassero a parcheggio di politici a fine corsa o di figure apicali nei partiti, di come venissero spesi denari pubblici per sostenere attività di parte, di strani balletti da una società ad un’altra: mi pare che quelli di prima avessero più ritegno  (o forse erano più anni che mangiavano, o l’appetito è diminuito nel corso degli anni).
Circa gli sviluppi  investigativi delle ultime ore che addossano -secondo indiscrezioni- al sindaco di Arezzo frasi inaccettabili quando pronunciate da pubblico amministratore, mi sono cadute le braccia.
Parole che sarebbero inappropriate al ruolo (il sindaco non solo deve essere onesto, deve anche far rispettare la correttezza), che darebbero contezza del fatto che il sindaco fosse perfettamente a conoscenza di queste consulenze, tanto da dire all’assessore di forzare il revisore alla modifica del giudizio negativo espresso, parole che illustrebbero la nulla considerazione del sindaco Ghinelli verso i soci di Coingas (noi cittadini di Arezzo saremmo persone cui far credere che gli asini volano). Descrivono un modo di gestire la cosa pubblica che non pare preoccuparsi dell’interesse generale, gestione nella concessione di incarichi e delle consulenze che Ghinelli può fare a casa sua, non certo a palazzo Cavallo. E perché questo rapporto con un professionista -che secondo Ghinelli dovrebbe dire quello che vuole chi gli ha concesso l’incarico-  mi fa  chiedere a quale tipo di rapporti professionali è abituato il sindaco ingegnere.
Perché neanche mi interessa dove porterà l’indagine, mi basta conferma che quelle parole sono state pronunciate da Ghinelli.
Una debacle politica, umana, professionale. Etica sotto i piedi, anzi i talloni. Ai tempi di Roma antica li avrebbero crocifissi. E poi fatto il saluto romano.
Basta incrociare qualche sostenitore elettorale di quella coalizione per comprendere come ci sono rimasti peggio degli altri. Quindi se la questione investigativa è nelle mani della magistratura, le questioni morale e politica sono dinanzi a tutti i cittadini e non possono che portare ad una sola decisione: a casa!
Sotto questo profilo potrebbe arrivare il primo vero cambiamento promosso da questa giunta. Anche se ci siamo passati anche nel 2006.

39 COMMENTS

  1. Casalini, alò, te gli asini non hai neanche bisogno di far credere che volano. Te gli metti le ali di persona! Alò, ma per piacere, il paraculo con me non lo fare.Ti potrai permettere, grazie all’immunità che ti deriva dall’essere un arcigno presidio del politicamente corretto, di indicare nel sottoscritto un amico/complice (e chissà se anche mandante) degli aggressori che, ad avviso della tua ritardataria /ritardata fantasia, entrarono in azione ai danni di anziani in deflusso dal comizio di Renzi, avvenuto il 23 febbraio del 18, alla Casa delle Energie, ma un se ne pole più, tanto quanto il Viva Vargas non ne pole più de me, di te patron di InformArezzo che si piange addosso per la precarizzazione e lo sfruttamento della propria attività editoriale. Alò, Casalini, alò, se i mezzi economici erogati da Estra ad InformArezzo li consideri, oggi e con il senno di poi, degli spiccioli, te che sei l’editore avevi il potere di rifiutarti di dare notorietà a questa holding tramite il tuo giornale impegnandoti ad effettuare determinate prestazioni, affinchè si realizzasse il ritorno di immagine promesso accettando da parte tua la sponsorizzazione. Non sei uno schiavo, forse ti piacerebbe essere di colore, ma nessuno ti ha costretto a piegare la schiena per 83 euro. Sei l’editore, mica un immigrato clandestino digitale. Semmai sono io, non come sottoscritto ma come generico lettore di InformArezzo, una vittima. Alò, Casalini, alò, il diluvio di articoli su Estra, tutti incentrati sul Macrì, al quale offrivi e davi un’esposizione positiva sistematica – il capo di turno del Cremlino fu mai tanto gratificato ai tempi dell’Unione Sovietica da qualcosa di simile – te li hai propinati per mesi e mesi, a me lettore, senza segnalare (come avresti dovuto fare deontologicamente) che non di articoli giornalistici trattavasi, bensì, di pubblicità a pagamento! Alla faccia del tuo giornalismo! Te agli asini gli metti le ali di persona, caro mio, per me sei editore di stampa di regime, laddove per stampa di regime è da intendersi un sistema (lecito, ovviamente) di reciproche convenienze.
    Reciproca convenienza che tu hai riscontrato, subito dopo la tua sfortunata candidatura nella lista PD, nell’organizzare due convegni con l’allora lista civica legata a Fratelli d’Italia, ambedue organizzati su iniziativa personale di chi, poi, avresti messo in pagina (un giorno sì e uno no), con tanto di commento fotografico carismatico, a scopo di sponsorizzazione della holding della quale è il leader.
    Alò, Casalini, il paraculo, non lo fare. Al di là di ogni considerazione di natura politica sugli unici contenuti immigrazionisti, anti securitisti, anti italia, dei quali InformArezzo è il megafono, non puoi negare che, in questi anni, caratterizzati dall’ascesa di uno dei personaggi di cui le cronache giornalistiche parlano in questi giorni, tu, da editore impegnato in politica e non da proletario del digitale (men che meno da proletario di colore) sei stato legato non soltanto da amicizia ma da convenienza, ovviamente lecita, ma pur sempre convenienza.
    Sinceramente credo che tu, oggi, abbia l’interesse di far dimenticare (a quanti hai l’interesse che se ne dimentichino) questa convenienza alla quale ti eri legato, e da editore (presunto garantista), sei l’unico direttore responsabile che accetta (consapevolmente) di pubblicare un articolo in cui si dice che gli amministratori pubblici indagati ad Arezzo su Coingas vanno crocefissi. Che come istigazione a condannarli senza regolare processo, non è male.
    Tolgo definitivamente il disturbo. Me so stancato di chi ci vuole far credere che gli asini volano. Pensa te se non altrettanto di chi mette le ali agli asini. Siete destinati ad intendervi. Per amicizia e convenienza.

  2. Casalini, forcaiolo definisco me stesso, non te. Sei un garantista da strapazzo semmai. Amicizia e basta? Eh…si, si…gli asini volano.

    • Eh già, infatti… Non hai fatto caso che Estra sponsorizza tutti fuorchè informarezzo? Ahahahah volano parecchio bassi mi sa questi asini!

      NB: ho avuto anche io una sponsorizzazione della durata di 12 mesi finita nel 2018. Prevedeva, oltre la pubblicità in prima pagina con immagine a scorrimento linkabile al sito istituzionale, l’obbligo dii seguire tutte le conferenze stampa, di mettere a disposizione la pagina FB del sito per trasmettere i filmati istituzionali, la rendicontazione mensile dei contatti, l’obbligo della pubblicazione degli articoli redazionali e la presenza a tutte le attività sociali e parasociali. Il tutto per l’iperbolica cifra di euro 83 mensili (ottantatre), da pagarsi in unica soluzione alla fine dell’anno di riferimento, con pagamento 120 gg fine mese data fattura. Quando mi hanno chiamato per dirmi che la sponsorizzazione non sarebbe stata rinnovata, mi hanno spiegato che non potevano permettersi queste spese…

      Forse hai ragione che gli asini volano, ma da qualche altra parte!

      • ahahah…ma allora potevi andare come schiavo nelle baraccopoli al sud a cogliere i pomodori e c’avresti preso di più….ahahah..la medaglia “liberale &liberista del mercato son sacrista” dovrebbero darti…poi il pagamento a 120gg è illegale, specie con questo ben bilanciato contrattino di schiavitù…mi ricordi il diario di Woody Allen rivoluzionario nella Sierra al grido di “viva Vargas!”…dopo qualche mese di “satimbocchi di iguana” e funghi velenosi fanno una trattativa con la CIA sostenitrice del dittatore promettendogli fedeltà eterna in cambio della fornitura di dodici polli allo spiedo..ahahah…
        Tutta colpa degli spilorci lettori a ufo di Informarezzo.
        Bella roba il tuo amico Macrì…chiamalo e cantagli
        Macrì, Macrì, Macrì
        quaranta dì, quaranta nott
        sbattuu de su e sbattuu de giò,
        mì son de quei che parlen nò!

        P.S. del Cini un se ne pole più.

  3. Casalini, non scrivo poemi, non mi permetterei mai con te, però permettimi di dirti che a te di un muratore che si schicca un dito te ne frega una sega come non faresti mai la fatica di scrivere qualcosa sull’ecatombe di morti sul lavoro in una regione qual è la Toscana governata dalla tua parte politica e dai suoi unici interessi attinenti la Santa Immigrazione di colore. Ma insisto su di te…non soltanto perché sei (ora non più?) un cocco (mi perdoni Benedetto Croce se lo copio) dell’ottavo indagato e un mancato copywriter di un’eccellenza di partitante (termine oltretutto coniato dallo stesso cui alludo ma non cito), ma perché con quanto hai scritto finora, in merito allo scandalo Coingas, hai schifato anche un forcaiolo come me. Ti preferivo quando facevi, benissimo, il Cirino Pomicino dei diritti Lgtb. E’ un gender in cui riesci meglio.

    • Non confonderei personali rapporti di amicizia che mi legano a tante gente che pensa diversamente da me, con l’affinità politica. Sono piani diversi. Rispetto tutti gli avversari, che non definisco MAI nemici e riconosco qualità. Per il resto non mi pare di essere stato forcaiolo. C’ha correre con i forcaioli. Ma chi legge potrà giudicare anche senza tante parole

  4. Casalini, il pasticcio Coingas non è una Mani Pulite, bensì sarà chiamata Testine di cazzo, se un domani saranno provati i reati ad oggi soltanto ipotizzati, e comunque, sin da ora, questa è una faccenda ben lungi dal rappresentare una Tangentopoli, bensì rappresenta un disastro che espone Arezzo al ritorno di un’era che sarà di ulteriore degrado (dopo questi ultimi 4 anni di assoluto niente prodotto dal centrodestra) ed espone Arezzo al risveglio di creature che fanno volare altrettanti somari (ma non a parole, come gli asini delle intercettazioni)
    Direttò, un appassionato come sei te del PD dovrebbe guardarsi bene dall’evocare la figura del compagno G. Ma come?!? proprio te mi fai l’esempio di un personaggio che rappresenta il modello del tuo campo politico? Ti ricordo che la fama di Primo Greganti cominciò da dirigente Pci-Pds in Tangentopoli ma finì negli appalti truccati per l’Expò da iscritto al PD. Proprio te mi vieni a raccontare che il centrodestra che governa Arezzo è in pratica come il Pci-Pds-PD del compagno G? Alò, ti sei giocato con sta battuta un posto nella lista dei candidati PD alle prossime elezioni amministrative anticipate. E io che speravo di vederti in lizza. E sai perchè? Te non porti voti, com’è noto dal 2015.

    • uhhh se uno fa una battutina te ce fai un poema epico… Volevo solo dire se ci sarà qualcuno pronto a sacrificarsi assumendosi anche responsabilità non sue.. ma magari non ce ne sarà bisogno. Ma è na battutina… Mani pulite iniziò con un imbecillotto che voleva una mazzetta dalla donna delle pulizie. Certo fa effetto aspettare l’indagato del giorno. Fa tornare in mente sensazioni del passato. Ma siamo tutti intorno ad un osso senza molta ciccia. Il bello però è che finalmente c’è da scrivere qualcosa che non sia la storia del muratore che si è schicciato un dito col martello.
      Mi dispiace, non mi passa manco per l’anticamera del cervello di candidarmi, a meno che non ci sia una lista di area radicale.

  5. Casalini, ie alò, se leggi qualche altro giornale in queste ore o domani, ti chiarisci come sarebbero andate le cose e potrai telefonare al QG del Federal Bureau of Investigation per disdire i detective richiesti ad Arezzo. Non ci stare 16 ore al telefono con Quantico, mi raccomando.

    • Non c’è bisogno che legga. In questi giorni ci siamo confrontati tra giornalisti e io ho idee diverse dagli altri. Però so come la vedono. Ma anche io ho comunque buomi argomenti. Ma la domanda che mi stuzzichi è: a chi toccherà il ruolo del compagno G.? Già mi pare di vederlo… Era un gran pezzo d’uomo il compagno G. Alto e ben piazzato… Anche il fisique du role ha la sua importanza!

  6. “Cia facciano il piacere”, non “ci facessero il piacere”. In italiano il congiuntivo esortativo è il presente; l’imperfetto lo usa checco zalone.

  7. Casalini, conosci gli atti? Credo di no. Le ipotesi di reati contestate e i nomi degli iscritti nel registro delle notizie di reato, li hai appresi da ciò che è scritto negli atti? Sicuramente no. Se tu non fossi un garantista della domenica, obnubilato dai tuoi personali teoremi su chissà quale connection c’è dietro la Coingas, correttamente dovresti replicarmi che giornalisticamente c’è di questo procedimento in atto ciò che finora è trapelato a seguito delle perquisizioni compiute su ordine della magistratura.
    Sai cos’è? Te non riesci minimamente a distinguere tra il procedimento in atto e il processo penale che verrà.
    Politicamente, invece, la questione è pesa. Ma su questo piano, e almeno in queste ore, in vista dell’adunanza consiliare in calendario venerdì, paradossalmente c’è più chiarezza nella giunta e nel centrodestra che nella tua parte politica.
    Ti ho insegnato io che ai tempi di Lucherini c’era l’anatra zoppa. Qualche giorno fa mi hai (come tuo solito) insultato di sproloquiare per averti fatto notare che allora bastò un consigliere che oggi non basterebbe. In relazione ad allora, gli attuali rapporti di forza in aula, però, non aiutano a spiegare come mai PD e Arezzo in Comune ne dicono di tutti i colori su questa amministrazione ma concretamente si guardano bene dal presentare una mozione di sfiducia, non per calcolata strategia, ma per paura.

    • Cosa conosco e da chi conosco non puoi sapere. Ho una idea molto precisa di quel che è successo, ma mi guardo bene da scriverla, anche perchè (questa si) è solo una mia supposizione e quindi me la tengo per me.
      Sul ruolo dell’ottavo indagato (Francesco Macrì – notizia fresca) non sono per niente convinto. Farebbe saltare il mio personale teorema. E sono pochissimo convinto per molti altri motivi.

      Ti ringrazio per avermi spiegato cos’è l’anatra zoppa, ma credevo di conoscerla anche io. Un anno fa, insieme ad un amico, ho avuto modo di intervistare Lucherini per 4 giorni (16 ore di registrazione ancora da sbobinare) e credo che ogni minimo passaggio di quella vicenda sia stato analizzato in ogni dettaglio.
      Sul discorso politico non saprei di chi o cosa dovrebbero aver paura. Di non avere i numeri? Ma è scontato. Di sbagliare bersaglio? L’opposizione non sbaglia mai quando chiede la sfiducia: è il suo mestiere chiederla.
      La chiederanno… ma mi pare poco rilevante che lo facciano e quando lo facciano (a meno che non ci vedi l’inciucio. Io no) Giunta e maggioranza mi paiono in religioso silenzio. Chiamala pure chiarezza se vuoi…

  8. Benedetto Croce, amoreeee mio, te sei un benestante e pertanto stai con il PD e perciò hai tutto il diritto-dovere di vilipendere l’agricoltura e qualunque altro lavoro manuale. Sei di sinistra, da te non è possibile aspettarsi neanche il sia pur minimo rispetto per il lavoro. La tua parte politica lo ha distrutto, immiserito. Però,non ti permetto l’impudenza di dire che il sottoscritto non ha argomenti contro il PD. Vedi, tenerone di un Benedettino Croce, oggi c’è un titolo azzeccatissimo su di un giornale. Recita così:
    M5S sta perdendo la sua anima, dice Zingaretti. Se lo dice lui, c’è da crederci.
    Benedettino Croce l’efficacia di questo titolo sai in che cosa sta? Nei tanti argomenti che contiene contro un partito di benestanti bacato di liberismo sfrenato antipopolare ed egualitarismo anti italiano, un partito che vorrebbe cambiare il mondo (cito Zingaretti dall’Assemblea di ieri all’Ergife) con il globalismo.
    Siete gonfi, non di ideali, unicamente di portafogli.
    E venendo ad Arezzo:
    il pasticcio Coingas rispalanca le porte di Palazzo Cavallo a questo partito di benestanti. Sì. Con la differenza che qua da noi non è cambiato niente in questi quattro anni in cui sta governando una ristrettissima cerchia di benestanti caratterizzati da qualche sfumatura di centrodestra ma da stile metodi contenuti uguali ai Dem. Di che hai da lamentarti lo sai solamente te.

    • su di me non c’hai capito niente, ma proprio niente… te ne accorgerai quando andrete al potere e mi verrai a cercare con manganello e olio di ricino (già state preparando le liste…) e rimarrai deluso.
      Sugli “argomenti” non hai capito che mi riferivo all’affare Coingas e non come hai travisato te ad “argomenti contro il PD” che se vuoi ne ho più di te e lo scienziato messi insieme, ma non so se capiresti.
      Ma interrogarti sulla tua capacità di capire qualcosa no eh?

      • Benedetto Croce, caro, se sai di non poter essere compreso, taci. Ma, per piacere, non dare altri esempi della tua fannullaggine mentale dando del picchiatore a me.
        Se hai argomenti sul pasticcio Coingas , ebbene io per primo ti verrò a cercare, con un mazzolin di fiori in mano, e mi complimenterò con te. La magistratura ha 1000 pagine, ma può pure essere che tu ne sappia più dei pm. Facci sapere benedetto uomo!
        Io di questo scandalo conosco soltanto un toto-nomi, più una frase infelice, devastante politicamente. Giornalisticamente sono le uniche notizie certe che ho, ma giudiziariamente è da dimostrare l’intero complesso di reati al centro dell’inchiesta sulle consulenze.Se tu hai certezze che vanno oltre, faccele sapere buon uomo.
        Di questa amministrazione, invece, ho esperienza di 4 anni di continuità e di contiguità con il PD. E questa esperienza mi basta per metterci un punto sopra.
        Ma se te hai argomenti sullo scandalo, dilli e dilli in particolare a PD e ad Arezzo in Comune. Chissà che non sia tu, proprio tu a metterli in grado di scrivere una mozione di sfiducia.

        • quindi adesso i tuoi cocchi di Palazzo Cavallo sono improvvisamente diventati il PD!?!! ahahahahah decisamente la medaglia d’oro assoluta di arrampicatore sui vetri insaponati è tua.
          P.S. se vuoi un pronostico verranno tutti rinviati a giudizio e verranno tutti assolti… ma non è questo il punto… te lo spiega bene il Direttore qui sopra.

          • I miei cocchi di Palazzo Cavallo????? Ma te ti sei manganellato e hai bevuto botti di olio di ricino, caro mio Benedetto Croce dei miei stivali.
            Loro non sono i miei cocchi, compreso l’ottavo indagato!! Anzi, l’ottavo e compagnia brutta al completo, mi stanno e parecchio sugli zebedei. E però, tra gli asini che volano e far credere le puttanate che tornerete voi a farci credere, non ci vedo differenza alcuna. Secondo me, e non sono l’unico convinto, Arezzo è governata da un sistema che trova una degna e lampante sintesi in una frase intercettata: coinvolgete anche i soci di centrosinistra, consiglia il legale all’interlocutore di centrodestra.
            Quanto al tu’ direttore…a parte la mania che v’è presa di accusare di violenza chi non la pensa come voi…vi ammaestrano, vi allenano a denigrare, si sa…mi ha appena replicato una sua perla di saggezza alla Cirino Pomicino. Il mestiere delle opposizioni consiste nello sfiduciare, dice lui e io gli dico a mia volta: come mai ad Arezzo le opposizioni il loro mestiere non lo fanno?
            Quanto poi a ciò che scrive il tu’ direttore sullo scandalo e i suoi sviluppi, leggi l’ultima castronata madornale che ha scritto e rammentagli che il sottoscritto non ha cocchi mentre l’ottavo indagato ebbe in lui il presidente-moderatore di un suo convegno di partito. Cari d’estri de mi coioni. E sottolineo…d’estri della sinistra benestante.
            Stavolta m’è fatto proprio incazzare.

          • ah ma sei te? non credevo fossi te… se lo sapevo non ti mandavo a mietere il grano… nè ti davo del fascista/squadrista. te sei un libero pensatore e con la giunta di destra che governa Arezzo non c’entri nulla, nè tantomeno li hai votati… ora poi che hai scoperto che sono addirittura il PD in persona, abilmente camuffato da ex MSI, figuriamoci…
            La prossima volta però non usare nickname strani.
            notevole il tuo (“il burattino” giusto?) articolo sui radical chic su L’Ortica… originalissimo… lo ha postato un amico su un certo gruppo WA e vi ho letto cose che non avevo mai sentito in vita mia, davvero originale… strano che uno come te non scriva sul NYT o almeno il Corriere o almeno la Nazione o almeno boh.
            Mi piacerebbe essere radical chic almeno una settimana, a Capalbio o a Cortina ma purtroppo non ho uno per fare due, e mi devo pure beccare del “benestante” quando ogni misero euro che spendo, dopo aver pagato abbondanti tasse e spese varie, me lo sudo anche adesso che non dovrei.
            Macchettelodicoaffà… anzi ora che ho capito chi sei non te ne avere a male se non ti caco più: anche io ho un limite in materia di tempo da perdere.

          • Benedetto uomo che si mette in Croce, anche io so chi sei e, perciò, eccerto che non mi evacui non essendo il sottoscritto una merda come te. Tu sei da cacare, com’è naturale cagare un grosso stronzo…con sforzo.
            Detto questo:
            non ho scritto o, quantomeno non rammento alcun articolo sui radical chic, tanto meno su l’Ortica, giacchè il radicalismo sciccoso mi rimane una materia da voltastomaco che mi dà il vomito come te.
            Invece:
            lì dove dici te, semmai, ho scritto sul personaggio che ora figura ottavo indagato. Che a me cominciò a darmi i crampi in tempi non sospetti mentre te continuavi ad omaggiarlo.
            Passo e chiudo omo de destra ancella PD

        • No. Di questa vicenda, giornalisticamente, c’è il sindaco revisore che va in procura e denuncia. C’è una contabilità che non quadra (lo dicono gli atti) e due consulenze per quasi mezzo milione a fronte di aria fritta (lo dicono loro medesimi). Sorvolo sugli asini che volano, perchè basta il resto. Poi vedremo che succede dal punto di vista penale, magari sono tutti innocenti di tutto, ma da quello politico è già moltissimo. Capisco (relativamente) la strategia di attendere la mozione di sfiducia al momento giusto. Non è che uno ne può fare una alla settimana e dalla scelta del momento opportuno, può dipendere tutto il resto. Soprattutto quando gli avversari sono il doppio. I 20 consiglieri che si dimisero con Lucherini, calcolarono il tempo con il cronometro rispetto al 21esimo. Ed all’epoca si era in situazione di anatra zoppa. Capisco la goduria nel vedere un avversario che attacca allo sbaraglio, ma le scelte degli avversari, è difficile stimolarle con poche banali provocazioni…
          Infine, per come la vedo io e dalle scarse indescrezioni che ho, mentre la vicenda del commercialista si chiuderà a tarallucci e vino o poco piu’, sull’altra potrebbe scoppiare un casino memorabile. Ma non ho la sfera di cristallo, magari mi sbaglio!

          (mantenete un liguaggio continente, ma vi ringrazio cmq perchè mi fate crescere i click e parecchio)

  9. Alò Ruzzi, ma dai, commineresti la pena di morte e addirittura con tanto di supplizio della crocifissione se spettasse a te la sentenza sullo scandalo Coingas? (O a quelli che hanno riempito Arezzo di spacciatori accolti umanitariamente, che gli faresti?). E’ ditto niente!!! Otè, Ruzzi da oggi è tuo di diritto il primo posto d’onore nella storia del Vangelo garantista. Hai fatto bingo, scalzando il primato che da un paio di millenni, o giù di lì, era dell’apostolo Matteo, secondo il quale Gesù predicò di appendere al collo una macina girata da asino ( ininfluente se vola o no), e fosse gettato in mare chiunque scandalizza (Matteo 18).
    A te ( che non sembri soggetto al dubbio se, qua, qui ad Arezzo, il farci credere che gli asini volano è una costante antecedente alle recentissime intercettazioni) va tributato inoltre in significativo primato di pietas umana. Li crocifiggeresti dando loro l’ addio con il saluto romano. Questo tributo mi commuove: buonistaaaaaaaa! Quasi quasi tanto buonista quanto le opposizioni ascoltate ieri in conferenza stampa. Le hai sentite te pregare a sfinimento di dimettersi gli stessi che tu metteresti a morte con tanto di tortura della crocifissione? Dimme te, però, se una simile prece non somiglia un po’ tanto a un far credere che gli asini volano…che il Palazzo traballa, come direbbe il tuo direttore. No, perchè, altrimenti invece di fare la scena di implorare, andrebbero al sodo di una mozione di sfiducia. Macché, quelle animucce belle si limitano ad esortare. Mica come te che vai per le spicce.

    • frena… saprai che nella antica Roma il sopruso di chi aveva cariche pubbliche veniva punito duramente, adesso gli fanno i complimenti. io faccio considerazioni politiche che mi portano a sperare che questa amministrazione sparisca nell’ignominia, a prescindere da altri esiti. Parole che sarebbero tombali su un sindaco e su uno stile amministrativo. perchè io non sono l’opposizione che era prima dentro quellle stanze, quindi io porcate o bassezze o cappelle non ne ho fatte. tu? sei un danneggiato come me oppure hai tratto benefici da questi metodi amministrativi, di chiunque fossero? nel primo caso non ho inteso cosa mi rinfacci, nel secondo caso è chiarissimo. ti segnalo come oltre a cazziare chi lascia liberi spacciatori (di qualunque fattezza) bisognerà prendersela con chi ha fatto sparire le mezze stagioni o è contrario alla pentola a pressione.

      pur nella divergenza ti dico che hai fatto commenti di maggior “contenuto”, qui sembra che stai annaspando per mancanza di appigli assolutori utili ai tuoi idoli.

    • inutili arrampicate sui vetri insaponati… ogni volta che prendete il potere finite così: Lucherini, Fini, Berlusconi, Salvini (dai 49 mln ai rubli), e ora questa giunta cui auguro – sinceramente – piena assoluzione come si augura lunga vita a uno che sta precipitando dal decimo piano.
      Intanto registro che questa ottima testata non ha dato conto della dichiarazione di Maria Elena Boschi (che io avevo anticipato giorni fa nell’indifferenza colpevole quanto totale):

      “Ghinelli farà causa a sé stesso per danno d’immagine?”
      “Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, risulta indagato per favoreggiamento in una vicenda che coinvolge una importante società partecipata dal Comune – scrive la deputata – Ovviamente, sono sempre stata e resto garantista per cui spero che possa dimostrare di essere estraneo a questa vicenda.
      Eppure, faccio fatica a non ricordare gli attacchi scomposti e beceri che Ghinelli mi rivolse per la vicenda Banca Etruria per la quale non sono nemmeno mai stata indagata. Anzi, arrivò a dichiarare che avrebbe promosso un’azione di risarcimento dei danni nei mie confronti a nome della città (ovviamente mai davvero avviata) pur di avere un trafiletto su qualche giornale nazionale. Gentile sindaco, non la ripagherò con la stessa moneta. Per me, si è innocenti sino a sentenza passata in giudicato.
      Se lei fosse una persona seria adesso si dovrebbe scusare per come si è comportato in passato. O al massimo fare una bella causa di risarcimento danni a nome della città nei suoi stessi confronti”.[M.E. Boschi]

      … invece di arrampicarti sui vetri insaponati faresti meglio a tacere e a nasconderti per la decenza se non per la vergogna.

        • puoi trovare di meglio scienziato… ma io parlavo della destra… e io non sono di sinistra… quindi se trovi di meglio (ma non sei capace) mi fai solo piacere!

      • Benedetto Croce, amoreeeee, domattina vò a famme l’analisi del sangue per vedere se c’ho nei globuli (i miei non sono nè rossi nè bianchi ma neri, fassisti, poppulisti e zovranisti) il centrodestra che ad Arezzo finisce sempre così, ogni volta che prende il potere a Palazzo (che traballa nella testa del tuo direttore) Cavallo.
        Però, otè Benedettino Crocino, scolta me dolcezza: rammenta che nel 2015 il potere stavolta non lo prese il centrodestra, bensì il PD lo scippò al suo candidato a sindaco.Pertanto la tu’ Boschi non avrebbe granché da sogghignare sul danno d’immagine che le rinfaccio il Ghinelli, bensì sull’immagine che dà il PD del PD. Unn’è vero amoreeeee? Passo e chiudo
        PS: già è dura leggere il Bianconi-guru che oramai ci ammaestra su ogni argomento con esempi tratti dalla sua vita, come un maestro spirituale, insomma. Te non contribuire a rendermi la lettura di questo giornale ancora più dura, dai amore. Guarda il filmatino che dice “Ce l’hai fatta stronzo”, impreca su Di Maio-Salvini e accontentati, senza metterti a fare il copy writer (il portavoce) della Boschi.

        • a non avere argomenti e neanche vergogna coce eh?
          sento il digrignare del rodimento da qui… e non sono vicino.
          convoglia la tua rabbia impotente in attività più produttive… è tempo di mietitura, datte da fa che l’agricoltura ha bisogno di braccia, invece di difendere l’indifendibile!
          E prima di riuscire a legare le scarpe al Bianconi, sai quanti ettari c’hai da mietere! Anche il Duce si faceva fotografare a torso nudo con la falce in mano, ma lui faceva finta… invece te daje dentro che devi sfogare tutta quella rabbia repressa (comprensibile: non ve ne funziona uno… ti dichiari nero e fassista e il tuo capoccia prende i soldi dai russi… ahahahahahahahahah siamo al TOP!)

      • Non ne ho dato notizia perchè non mi sembrava una notizia. Casomai una caduta di stile. Io avrei evitato, perchè se ci si abbassa a questi livelli discutendo di idiozie, si rischia di discutere nel campo degli idioti, dove i medesimi ci batteranno sempre con l’esperienza. Le persone con almeno due neuroni funzionanti, queste riflessioni le fanno da soli.

        • quando la dea Nemesi agisce così platealmente, non è mai un’idiozia ed è sempre una notizia… molto più di tante altre frutto di non so quanti neuroni (perchè non sono un neurologo) come quella di paragonare 440.000 euro pubblici dati per compensare investimenti privati persi (così dite voi giornali), rispetto alle prestazioni accessorie di Nuove Acque che erano trasperentemente presenti già nella gara di affidamento del Servizio Idrico Integrato: possono non piacere ma sono perfettamente legittime, scritte nero su bianco nella convenzione iniziale.

        • non so a cosa ti riferisci… ma se io devo credere a te che dici di essere di destra-destra (per non dire fascista) e attualmente di Fratelli d’Italia, anche te devi credere a me che ti dico che io non sono del PD, che non ho mai avuto tessere di partito, e che ho votato in certe occasioni anche centrodestra.
          Detto questo capisco che la tua petulanza ti impedisce di stare zitto in un momento in cui uno come te deve stare solo zitto… lo capisco perchè dev’essere dura vedere l’ultimo “uomo della provvidenza” (che dice “me ne frego”, “noi tireremo diritto”, ecc.) prendere i soldi dai russi, e dopo che l’altro tuo “uomo della provvidenza”, delfino prescelto dal compianto Almirante, si appropriò per ragioni di letto di un lascito milionario di una fedelissima del partito (Alleanza Nazionale) come te.
          Io fossi in te proverei vergogna, profonda vergogna… sia come camerata ma anche come aretino (per tornare all’affare Coingas) la cui immagine subisce un grave danno, e magari potresti adire le vie legali visto che davi ragione al sindaco quando lo voleva fare con la Boschi.
          Taci Jiulius, taci… che il nemico ti ascolta!
          https://freeyourmindfym.files.wordpress.com/2012/07/tacete.jpg

          • Benedetto, ma cos’e’ questa disperazione che traspare dai tuoi scritti e che ti fa essere cosi’ a corto di argomenti, addirittura cosi’ tanto da ripetere piu’ volte il ripetuto e da rinnegare la tua fede? Forse hai perso le statistiche sulla differenziata ai tempi del PD a te tanto cara o dipende da che Paolo non ha santificato nel modo dovuto l’Onorevole Boschi?

          • forse non ti sei accorto che mentre scrivevi queste cazzate è uscita la notizia che il tuo cocco più cocco di tutti è indagato.
            E però te continui a sproloquiare…
            io sono garantista e gli auguro di uscirne pulito… ma te continui a sproloquiare e a starnazzare “e allora il PD?”.
            Io, a differenza di te, non ho alcuna fede politica. Quindi non rinnego alcunchè ma dico le cose come stanno.
            Te invece, col tuo cocco indagato, starnazzi e sproloqui, quando qualunque persona normale si nasconderebbe in soffitta.
            Riguardo alla Boschi ti agevolo il link della lettera aperta che al tempo pubblicò il primario di Urologia Dr. De Angelis, anche se non spero che un fazioso fondamentalista (che significa ritenere la propria fede l’unica Fede) come te riesca a comprenderla.
            https://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/il-primario-de-angelis-lei-sindaco-non-mi-rappresenta-1.3670895

          • Benedetto, ma l’aver perso le statistiche della differenziata ai tempi del PD ti procura cosi’ tanta rabbia da non saper leggere quello che ho scritto, mi dici che starnazzo “e allora il PD” e lo virgoletti pure come verita’ indiscussa, a proposito starnazzo termine brutto da rivolgere ad uno che malgrado tutto partecipa al gioco, ma tant’e’ capisco la tua rabbia, comunque se rileggi quello che ho scritto, magari senza lacrime agli occhi che possono confondere, ti accorgi che non l’ho scritto, quanto al cocco mangio quello bello che vendono a Forte dei Marmi, e a proposito dei cocchi tuoi: che senso ha il link di un medico che parla a favore dell’Onorevole Boschi? se lo ascolti tutte le sere prima di addormentarti va bene, ma non mi sembra inerente il tema della discussione, per cui, se starnazzare e’ agitarsi scioccamente, fare chiasso con grida e chiacchiere inutili, quel link mi sembra piu’ inerente.

          • vedere il tuo cocco indagato ti ha fatto scrivere il commento più lungo della tua vita! la gallina che starnazza ha fatto l’uovo.
            questo è il momento per te di stare zitto, ma non dai retta e allora peggio per te. non dovresti parlare, nè di differenziata del PD, nè del saracino, nè dei pici all’aglione. dovresti solo stare zitto, ma non per toglierti la parola che sarebbe quanto di più contrario al mio pensiero, ma perchè ti conviene… prendi esempio dai tuoi cocchi: vedi come stanno zitti?
            ma, ripeto, non ci si può aspettare comprendonio da chi non capisce neppure il nesso tra la richiesta di danni di immagine alla città di Arezzo che avrebbe arrecato la Boschi che non è neanche stata mai indagata e da questa banda del corpo sciolto che, da Variantopoli in poi sembra che debba avere sempre identico epilogo.
            Spero sinceramente di no, sinceramente, per tutta una serie di motivi, ma te, dà retta, per qualche settimana chetati.

          • Benedetto. ma sei connesso? Dai che se non lo sei, ti aiuto, le statistiche sulla differenziata te faccio ridare io, ho amici nel PD,poi bevi una camomilla e quindi ascolta tutte le sere quella intervista di cui mi hai mandato il link e vedrai che smetti di scrivere cose sconclusionate in preda alla rabbia.

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