Le notti in cui tutto è consentito. Lettera dei cittadini

0

Scrivo alle due di notte di Sabato 24 Giugno. Alle due di notte, e non soffro di insonnia.

Che amministrazione, statale e cittadina, è quella che non si cura dei propri cittadini? Che non si cura dell’educazione di quelli che dovranno essere i futuri cittadini? Che in realtà cittadini lo sono già, spesso con diritto di voto. Che futuro avremo? Il presente è un inferno perlomeno nelle notti di venerdì e sabato per chi vive nelle strade adiacenti alla ormai cosiddetta movida. Movida: che parola antipatica è diventata, il cui significato tra l’altro si è ristretto a indicare serate in preda all’alcool e all’hashish – passateci per sentirne l’odore – quando originariamente significava sì la vita notturna, ma culturale e artistica ricca e vivace, mentre qui di culturale in senso stretto non c’è niente se non un fenomeno sociale. Insomma una movida degenerata che l’amministrazione direi che incoraggi e faciliti con chiusura di strade e concessioni ad aperture di locali per spaccio di alcolici. I controlli sono zero. E questi bravi ragazzi e brave ragazze, peggio dei vandali a fine impero romano, scorrazzano, stazionano per le strade parlando a voce alta come fosse mezzogiorno, ma come non si dovrebbe fare nemmeno a mezzogiorno urlando, cantando canzoni perlopiù oscene, bestemmiando, comunicando agli amici dietro a quale auto stanno espletando le proprie funzioni fisiologiche; e questo accade dalle 23, ma anche prima, fino alle due, ma anche dopo. Piazza della Badia ne è il fulcro e quindi Via Cavour, ma anche Via del Saracino, Vicolo del Marcianello, Piazzetta Dei Bacci, Piazzetta della Fioraia, Via della Fioraia, Via De’ Pecori, Via Saffi, Via Carducci… sono assalite. Chi vive in queste strade del centro storico è vittima di queste violenze. Perché violenze sono. Prigionieri in casa propria di bande fuori di casa. Perché non poter riposare? Riposare, dormire è un sacrosanto diritto, come doversi o volersi alzare presto la mattina dopo: ma come fare con notti in balia di questi tristi figuri? E chi ha in famiglia bambini o anziani?

Quindi l’amministrazione non tutela il diritto al riposo degli abitanti.

Non tutela il decoro della città, se queste vie possono diventare una latrina a cielo aperto. Ma non c’è anche un assessorato al decoro urbano?

E non tutela nemmeno i ragazzi, i giovani, dal peggio di sé venendo meno alla sua funzione di garante della loro educazione.

Che tristezza veder imperare la mala educacion, l’abbrutimento, la mancanza di rispetto per chi vive dietro quelle persiane sotto alle quali indifferenti berciano.

Le notti in cui tutto è consentito.

La meglio gioventù?

La cura, il rispetto, l’attenzione, la gentilezza sono valori splendidi e lontani.

Non auspico solo controlli, certo anche quelli, ma limitazioni e alternative. Senz’altro questi stessi ragazzi e ragazze così sgradevoli il venerdì e il sabato sera sono capaci di essere altro in un ambiente che li permei di altro.

Giovanna Sbrilli, Gea Gonnella, Simonetta Berbeglia, Antonella Giorgeschi, Gianna Chiaretti, Serafino Scapecchi, Roberto Cecchi, Loredana Faltoni, Lucia Auteri, Yuri Magari, Rita Giacinti, Barbara Baroncini, Cristina Greco, Alessandra Ceccarini, Giuseppe Ceccatelli, Lorenza Manneschi, Sonia Giardinella, Carlo Manneschi, Luigi Castigli

 

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here