Lavori Due Mari, Ghinelli: “nodo di Olmo inutilizzabile per molto tempo”

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Alessandro Caneschi ha chiesto di conoscere i risultati dell’incontro tra sindaco e Anas relativo al progetto delle due bretelline che coinvolgeranno il territorio comunale e se in quella sede Anas ha palesato una posizione dinanzi alle richieste dei cittadini che erano state formalizzate tramite specifiche osservazioni.

L’assessore Marco Sacchetti: “l’incontro c’è stato, si è trattato di un incontro di cortesia: l’Anas ha palesato, anche dinanzi alle osservazioni della stessa amministrazione comunale, una posizione di chiusura, che ‘tecnicamente’ è anche comprensibile. Personalmente ho voluto ribadire che il Comune di Arezzo in conferenza dei servizi terrà una posizione propositiva nel tentativo di minimizzare l’impatto delle opere. E lo farà recandosi in quella sede con un documento sul quale chiederemo un pronunciamento del Consiglio Comunale. Ancora non abbiamo la data di questo passaggio ma ovviamente alla luce di questo organizzeremo anche il dibattito in aula. Lì si apre una nuova partita che potrebbe portare, perché no, a un nuovo progetto”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “le due bretelline sulle quali si è concentrata l’attenzione dei cittadini, anche in virtù dei conseguenti espropri delle loro proprietà, sono il risultato di una prescrizione del ministero dell’Ambiente: la Due Mari, infatti, venne sottoposta a valutazione di impatto ambientale nazionale nel 2004 e tra le prescrizioni che scaturirono da quell’iter ci fu proprio la realizzazione di queste bretelle che ridurranno i problemi di viabilità nel momento in cui i cantieri, impattando sul nodo di Olmo, renderanno quest’ultimo inutilizzabile per molto tempo. In merito al nodo di Olmo e con uno sguardo più ampio sull’intera vicenda, la problematica principale è l’impostazione data da Anas alla realizzazione del tratto di Due Mari compreso tra San Zeno e Palazzo del Pero, indicata come un’unica tranche di lavori e non come due lotti separati, come proposto oramai dal 2015: il primo da Palazzo del Pero allo svincolo di Santa Maria, ovvero la porzione più prossima alla città, e il secondo da Santa Maria a San Zeno. Non considerata questa impostazione i progetti finora proposti non sono mai stati soddisfacenti. Vediamo se un voto unanime del Consiglio Comunale, che verterà inevitabilmente anche su aspetti di natura tecnica come la soluzione suddetta, diventerà un elemento di forza da spendere quando ci siederemo”.

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