L’anagrafe dell’Aglione della Valdichiana

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Il progetto “Vero Aglione della Valdichiana (VAV)”, presentato nella primavera 2018 alla Regione Toscana, è tra quelli finanziati.

Capofila del progetto è la società Qualità e Sviluppo Rurale, di Montepulciano e guidata da Franco Fierli; tra i partner vi sono l’Università degli Studi di Siena-Dipartimento di Scienze della Vita, l’ANCI Toscana, la CIA Toscana, la società Agriocoltura à vita-Etruria e 4 produttori dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana.

Il progetto è nato da un’idea del professor Stefano Biagiotti (Università Telematica Pegaso) e del professor Stefano Loppi (Università degli Studi di Siena) che prevede la caratterizzazione geografica dell’Aglione della Valdichiana con la tecnica del fingerprinting, per dare la certezza della provenienza evitando frodi e valorizzando un prodotto tipico la cui riscoperta ha creato intorno a sé molto interesse. Verrà valutata la biodiversità, considerando le tecniche colturali a basso impatto ambientale di questo prodotto tipico e verrà creato un sistema informatico, messo a disposizione dell’aziende, capace di fornire al consumatore finale le informazioni sul prodotto con un semplice QR-code.

Il progetto è stato anche presentato al forum della Pubblica Amministrazione, a Roma, guadagnando il premio come migliore progetto nell’ambito dell'”Alimentazione, salute e welfare” su 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’agenda 2030. Le risorse messe a disposizione della Regione Toscana sono di 313.611,50 euro.

“E’ un grande risultato per completare gli studi sull’Aglione della Valdichiana fornendogli una carta d’identità – dice Stefano Biagiotti responsabile scientifico del progetto -, che si aggiunge alla caratterizzazione morfologica in atto e a quella nutrizionale e nutraceutica, che verrà presentata a Civitella in Val di Chiana il 19 ottobre. Il modello che abbiamo pensato potrà essere replicato su qualsiasi prodotto, ed è proprio questa l’innovazione. Non escludo che il progetto possa essere presentato anche al MiPAAF, anche con l’aiuto e il sostegno della Regione Toscana che ha creduto nella validità dell’idea, per essere applicato a livello nazionale. Riteniamo di aver messo un altro tassello per combattere la contraffazione, dare garanzia ai produttori seri e ai consumatori, che sono disposti a pagare di più un prodotto tipico di provenienza certa e ad alto valore come il nostro aglione.”

Il progetto, per il suo trasferimento d’innovazione, è stato ritenuto applicativo dell’Agricoltura 4.0: smart e digital. Un altro esempio, questo, della capacità progettuale dell’area vasta Valdichiana, verso uno sviluppo locale sostenibile e di qualità.

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