La Rilliana e il Casentino: la presentazione del libro in ricordo di Alessandro Brezzi.
Sarà presentato domani 22 ottobre 2022 alle ore 16 nel Castello dei Conti Guidi di Poppi il libro “La Rilliana e il Casentino. Percorsi di impegno civile e culturale. Studi in ricordo di Alessandro Brezzi” a cura di Alessia Busi, Lucilla Conigliello e Piero Scapecchi.
Il volume contiene diciassette contributi di studiosi di discipline diverse (archeologia, archivistica, biblioteconomia, letteratura, linguistica, storia, storia dell’arte) che si focalizzano su Poppi e sul Casentino, ma non solo. I diversi saggi, che presentano ricerche inedite e originali, si contraddistinguono per un altro traite d’union: ciascuno degli argomenti trattati rientra nella sfera di interesse, studio e impegno culturale e civile di Alessandro Brezzi, che è stato per quarant’anni bibliotecario della Biblioteca Rilliana di Poppi. Una figura rilevantissima per il Casentino, che ha testimoniato un impegno di promozione militante della cultura intesa nell’accezione più ampia, condivisa e profonda. Tanto ha fatto e rappresentato la Rilliana di Alessandro Brezzi, anche in un contesto che travalica il Casentino. Quarant’anni che hanno portato ricchezza, progetti e iniziative non effimere di ricerca, promozione e salvaguardia culturale, di cui oggi diamo conto.
Il libro fu ideato quando nel 201 Alessandro Brezzi morì (15.12.2017). Un gruppo di studiosi che negli anni avevano avuto l’occasione di collaborare con lui per svariate iniziative, diventandone amici, manifestarono al Comune di Poppi l’esigenza di produrre una pubblicazione con cui rendergli omaggio per quanto fatto nei suoi anni di direzione della Biblioteca di Poppi e per mettere in luce lo spessore culturale del personaggio.
Il Comune di Poppi, con il Sindaco Carlo Toni e l’allora Assessore alla scuola Lisa Bucchi, accolse la loro richiesta. La gestazione è stata piuttosto lunga e la pubblicazione ha visto la luce nel settembre 2020, all’interno della collana Edizioni dell’Assemblea (n. 213), nella sezione Ricerche, del servizio editoriale della Regione Toscana (fondamentale l’aiuto di Vincenzo Ceccarelli).
A seguito delle restrizioni per la pandemia da Covid19, la presentazione dell’opera è slittata al 2022.
Alessandro Brezzi (Poppi, 15.09.1951-15.12.2017)
Nato e vissuto a Poppi, ha frequentato il Liceo Classico Francesco Petrarca di Arezzo per poi laurearsi in Scienze Politiche presso La Scuola di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze.
È divenuto Direttore della Biblioteca Comunale Rilliana di Poppi, previo superamento del concorso pubblico bandito dal Comune, nel maggio 1981 e ha ricoperto l’incarico fino al sopraggiunto pensionamento, in data 16.12.2015.
IL BIBLIOTECARIO
Nei suoi 35 anni di carriera ha provveduto al riordino e alla catalogazione informatizzata dei vari fondi della biblioteca, antichi e moderni, tutelandoli con costanti interventi di manutenzione e restauro e promuovendoli con innumerevoli iniziative (mostre, convegni, corsi di aggiornamento professionale e master per bibliotecari in collaborazione con la Regione Toscana e le università).
Nell’inverno 1981-1982 inaugura una Sezione di Pubblica lettura (già esistente con il nome di Biblioteca circolante tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secondo conflitto mondiale, ma completamente abbandonata nel cinquantennio precedente la sua nomina) provvedendo a individuare una sede confacente, a dotarla di scaffalature, a effettuare acquisti garantendone sia la consultazione in sede che il prestito con un adeguato orario di apertura al pubblico.
Nel 1985 dà inizio alla famosa collana Quaderni della Rilliana con il primo numero La Biblioteca comunale Rilliana di Poppi : passato e presente di una biblioteca di cui egli stesso è autore. Nell’opera Brezzi fa il punto della situazione relativamente all’istituto che si è trovato a gestire, e descrive le linee programmatiche del suo futuro lavoro di bibliotecario e responsabile del settore cultura del Comune di Poppi. La collana da lui fondata continuerà per tutti gli anni della sua gestione, con la pubblicazione di 37 opere che hanno fornito un contributo fondamentale alla storia e alla cultura dell’intera valle del Casentino (Allegato 2: elenco dei Quaderni della Rilliana).
Sotto la sua direzione la Rilliana ha guadagnato un prestigio sempre crescente. Ne sono testimonianza i numerosi lasciti che, in accordo con la tradizione fondativa della biblioteca stessa, si sono susseguiti negli anni. Nel 1995 il letterato e saggista Vittorio Vettori lascia alla Rilliana oltre 25.000 volumi, consentendo così alla sezione moderna di decollare. In suo onore la biblioteca cambia il nome in Rilli-Vettori. Pochi anni dopo Paolo Migliorini dona una parte della biblioteca del padre, il famoso linguista Bruno Migliorini (circa 350 opere per lo più postillate dallo stesso studioso). Lo stesso fa Paola Benadusi, scrittrice e giornalista che si occupa prevalentemente di letteratura per l’infanzia, che dona circa 3.700 opere allocate poi, strategicamente, presso le biblioteche scolastiche del distretto di Poppi, dalla materna alla scuola secondaria di primo grado, oltre che presso il Centro Giovani del paese. Seguono la donazione del professor Niccolini, (circa 2.000 volumi di storia locale) e quella della biblioteca di Giuseppe Glisenti, tra i fondatori della Democrazia Cristiana e presidente RAI negli anni ’70 (circa 10.000 volumi). Insomma, dal 1981 al 2015, sotto la direzione di Alessandro Brezzi, la Biblioteca Rilliana ha accresciuto incredibilmente il suo patrimonio che oggi supera i 50.000 volumi.
I saggi che in onore di Brezzi saranno di argomento biblioteconomico sono quelli del più illustre studioso di Incunaboli italiano, Piero Scapecchi (Alessandro Brezzi Bibliotecario), e di Pierluigi Licciardello (Cataloghi della Rilliana dal 500 ad oggi), esperto del mondo camaldolese e del mondo delle biblioteche in generale.