La predica ai giocatori perché si riducano ancor di piu’ lo stipendio… da quale pulpito?

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Di Donato e Pieroni qualche giorno fa, avevano comunicato che era stato raggiunto l’accordo tra giocatori e società, per una significativa riduzione del monte stipendi.

Accordo accolto favorevolmente anche dal presidente.

Tra le righe però, i giocatori han fatto capire che tale accordo era valido solo se in funzione di una cessione di quote seria, ovvero che contenesse piani di crescita e rilancio.

Per dirla in una parola che avesse… prospettive.

Le trattative invece hanno cominciato ad avvitarsi intorno a personaggi grotteschi, sostenuti da piccoli ras locali, intenzionati a finire di spolpare quel che resta della società e il tutto ben supportato da una larga fetta di giornalisti, incomprensibilmente schierati.

Infine questa mattina, gli appelli lanciati dalla stampa locale ai giocatori sullo stesso tenore dal commercialista della società Giovanni Grazzini … “perché a volte si chiude una porta e si apre un portone”.

Mi auguro per questi ragazzi che dentro alla porta non lascino i mammasantissimi, perché sarebbe questione assai dolorosa.

Resta invece il retrogusto amaro di chi evoca i sacrifici di Pavanel, come fulgido esempio da seguire, ma contemporaneamente (a giugno) si bonifica le intere competenze arretrate e in tutta fretta, non appena arrivano i primi spiccioli dalla Lega.

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