LA POSIZIONE DEL SINDACO MARGHERITA SCARPELLINI, DEL GOVERNATORE ROSSI, DELLE ASSOCIAZIONI, DELLA POLITICA

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Nell’esprimere pubblicamente la mia vicinanza al nostro concittadino Fredy Pacini e alla sua famiglia, come già ho fatto in un colloquio personale avvenuto poche ore dopo l’accaduto, mi appare doveroso lanciare come Amministrazione Comunale un appello forte al Governo affinchè Prefetti, Forze dell’ordine e Sindaci non vengano lasciati da soli nella loro opera per la sicurezza dei territori.

La sicurezza dei cittadini è un bene unico che compete a vari livelli delle istituzioni e si può conquistare solo con un lavoro comune. Senza questo ogni azione produce effetti solo limitati.

E’ quindi assolutamente necessario che le Istituzioni nazionali offrano un vero concreto apporto: c’è bisogno di organici notevolmente rafforzati e più mezzi per le Forze dell’Ordine, più risorse per la videosorveglianza, nuove possibilità di spesa anche per gli enti locali, opportunità che finora sono rimaste precluse.

Senza tutto questo, lo ripeto, l’impegno di un Comune non è sufficiente, tant’è che non sono bastate le cose fatte in questi anni, come l’installazione di telecamere in vari punti del territorio comunale fra cui anche la zona industriale, l’acquisto di nuovi strumenti per la Polizia Municipale e una sempre più fitta rete di collaborazione con Prefettura e Forze dell’Ordine per organizzare al meglio i servizi di presidio, vista anche la presenza nel nostro Comune del casello autostradale di una delle arterie principali del nostro Paese.

MARGHERITA SCARPELLINI – SINDACO DI MONTE SAN SAVINO

Anche il Partito Liberale Italiano sezione Toscana unitamente alla sezione provinciale di Arezzo esprime la piu’ totale solidarieta’ al commerciante di Monte San Savino costretto dai reiterati furti subiti a dormire all ‘ interno della sua attivita’ e a sparare per difendere il patrimonio dell ‘ azienda. La tradizione garantista dei liberali fa si che non si consideri nessuno colpevole fino al terzo grado di giudizio , auspichiamo pero’ che in questo caso di gradi di giudizio non ve ne sia alcuno. Firmano il comunicato Fabrizio Biagioni Segretario Regionale, Claudio Gentile Presidente Regionale e Angelo Rossi Segretario Provinciale di Arezzo

Nel pomeriggio anche la senatrice Nisini ha commentato: “Un uomo che in pochi mesi subisce 38 furti è un uomo che sicuramente non si sente tutelato dallo Stato. A lui va tutta la nostra solidarietà e la promessa che questo Governo non lo lascerà solo”, il commento della senatrice Tiziana Nisini sul tragico evento accaduto in provincia di Arezzo del ladro ucciso nel capannone di Fredy Pacini a Monte San Savino.  “La Lega in modo unanime si schiera a favore dell’imprenditore. La nostra battaglia a favore della Legittima difesa finalmente sta prendendo corpo. Mi auguro che appena si affronti in parlamento il provvedimento sulla legittima difesa venga approvato in tempi rapidi”, sottolinea la senatrice. “Chi difende la propria famiglia, la propria azienda o sé stesso non può essere accusato mai di eccesso di legittima difesa”.

Alla Senatrice fa eco Nicola Mattoni, il Segretario Provinciale della Lega di Arezzo: “Esprimo anch’io la massima solidarietà da parte di tutta la sezione provinciale della Lega; un uomo costretto a dormire nel proprio capannone per difendere la sua proprietà non poteva agire diversamente, pertanto sappia che se necessario gli daremo tutto il supporto necessario per affrontare questa vicenda”.

Conclude Tiziana Nisini: “Appena sarà possibile chiederò di incontrare Pacini per esprimergli tutta la nostra vicinanza e assicurargli che saremo al suo fianco e che conti su di noi! Con la nuova legge sulla legittima difesa probabilmente non avrebbe dovuto nemmeno subire le indagini di eccesso colposo di difesa”.

CONFARTIGIANATO: “Fredy Pacini è un artigiano corretto, onesto, che tutti i giorni lavora duramente per assicurare alla sua famiglia un futuro positivo”.

E’ molto colpito, Ferrer Vannetti, presidente di Confartigianato Arezzo, per quel che è successo a Monte San Savino, dove un piccolo imprenditore, esasperato dai continui furti, ha reagito sparando dopo all’ennesima aggressione subita e ha ferito mortalmente un uomo di origine moldava, che si era introdotto con un complice poi fuggito, all’interno del suo stabilimento, per rubare pneumatici.
“Lo conosciamo bene Pacini, è un nostro socio  – spiega Vannetti – di fatto coinvolto di una situazione della quale è lui stesso la prima vittima, costretto a dormire in azienda, per paura degli assalti, ormai innumerevoli, dei malintenzionati, che quasi 40 volte hanno operato incursioni con scopi criminali nella sua impresa”.
“Per cui da me, e da tutta Confartigianato Arezzo, arriva un appello a chi deve gestire la sicurezza dei cittadini, degli imprenditori, affinché si sani una situazione di degrado, di mancato controllo del territorio, di assenza di regole, una situazione che ha reso Pacini autore di un gesto cosi disperato, che è figlio della sua esasperazione, del suo essere lasciato solo contro gli assalitori quotidiani”.
“Se invece ci fossero positive regole condivise – insiste Vannetti –  ma soprattutto applicate e facilmente controllabili, se fossimo in una situazione di legalità correttamente applicata, anche l’accoglienza e l’integrazione degli altri sarebbe più semplice, e non avremmo persone nelle condizioni estreme in cui si è trovato Pacini, un imprenditore artigiano serio e impegnato a far crescere la propria attività, ma di fatto sotto assedio della criminalità: per Confartigianato tutto ciò è assolutamente inaccettabile”.
“Per questo la nostra associazione – approfondisce Vannetti –  continuerà a battersi sempre con maggiore vigore a tutti i livelli per far sì che si possa costruire al più presto un sano tessuto sociale di regole e di legalità condivisa, al cui interno, al quel punto, non ci sarebbero più problemi di integrazione, anzi, l’immigrazione, della quale gli artigiani in passato sono stati protagonisti come migranti, potrebbe diventare davvero un risorsa. Ma solo se si riuscirà a far prevalere il rispetto della legalità vissuta quotidianamente da tutti. Per questo va alle forze dell’ordine il  nostro encomio per sforzo quotidiano a favore della legalità e della sicurezza, sforzo che dovrebbe essere sostenuto anche dalle autorità pubbliche con un rafforzamento di mezzi e risorse”.
“Occorre dire in generale – conclude il presidente  – che tra gli imprenditori della nostra provincia, di percepisce una sensazione di insicurezza, con particolare riferimento a furti, abusivismo e contraffazione e situazioni di degrado. Sempre più imprese ritengono che la certezza della pena, leggi applicate con serietà, oltre, appunto ad una efficace protezione sul territorio da parte dei tutori dell’ordine,  siano leve fondamentali per aumentare i livelli di sicurezza. Insomma emerge un grido di aiuto verso le autorità, a tutti i livelli, per interventi che possano rendere sicuri i nostri territori”.

Anche Giulia Bongiorno prende posizione: “Chiunque entri in casa altrui per violentare o uccidere ne accetta le conseguenze”, è il commento della ministra della Pubblica amministrazione a Circo Massimo, su Radio Capital. “La tutela dell’aggredito deve essere prevalente su quella dell’aggressore. Adesso per reagire bisogna verificare prima cosa fa l’aggressore e se il pericolo è imminente, ma se di notte sento dei passi io non me la sento di fare Sherlock Holmes. Se ho una pistola e vedo qualcuno che cammina nella notte dentro casa mia, io sparo. Ma non ho una pistola e non la prenderò, per due motivi: non so usarla e a casa ho un minore”.

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