A seguire, il testo della lettera-appello indirizzata dal Sindaco Ghinelli ai medici di Arezzo.
“Arezzo, come tutta Italia e come tutto il mondo, sta attraversando un momento molto difficile a causa della emergenza sanitaria. Una emergenza che, in questa seconda ondata, rischia di avere esiti addirittura più drammatici rispetto alla prima fase. Dobbiamo reagire perchè questa Città non può fermarsi di nuovo, è prioritario scongiurare nuove serrate che inginocchierebbero il tessuto economico e produttivo, in alcuni casi anche in maniera irreversibile. Per cercare di evitare che il contagio continui “a camminare”, noi dobbiamo mappare la popolazione, fare screening diffusi, “fermare” i positivi asintomatici perchè possano non diffondere – ovviamente senza colpa alcuna – il virus. Solo prevenendo possiamo farcela: è molto tempo che lo sostengo, così come avevo sostenuto che l’estate avrebbe dovuto essere la stagione dello “screening nazionale”. Oggi saremmo forse in una situazione migliore; tuttavia se nulla posso per dare avvio allo “screening nazionale”, posso avviare uno screening aretino di massa. Di questo ho già parlato con ASL, con l’Ordine dei Medici e di questo parlerò alla prossima riunione della task force aretina anti Covid-19 che ho convocato per i prossimi giorni e che vorrei allargare ad altre importanti realtà operanti nel settore sanitario. Il Comune è disponibile ad investire risorse per comprare test seriologici e tamponi molecolari, è disponibile ad ogni sforzo organizzativo, è disponibile a mettere il proprio personale a sostegno della macchina operativa, ha sollecitato la Regione Toscana a fare come l’Emilia Romagna e l’Umbria permettendo alle farmacie, “luoghi” di prossimità impagabili e capillari, di poter essere sedi per i test seriologici. Ma servono medici che possano refertare i tamponi e quindi diagnosticare i test che siamo in condizione di fare. Senza la massiccia presenza dei medici ogni sforzo economico e organizzativo sarebbe inutile, ed è per questo che mi appello a tutti i medici della Città e del territorio perchè diano la loro disponibilità. Mi rendo conto che i medici ospedalieri e i medici di famiglia sono già sotto stress e voglio ringraziarli pubblicamente per il grande lavoro che hanno fatto, fanno e faranno. Ma se, accanto e oltre a loro, vi fosse la disponibilità di molti altri medici, dai neolaureati iscritti all’ordine, ai pensionati ancora attivi, noi potremo contare su un “contingente” importante e forse anche imponente di medici che darebbe ad Arezzo questa opportunità. La mia Città, la nostra Città, ha sempre trovato nei momenti difficili strade “nuove”, caparbie e generose e conto davvero che anche in questa occasione Arezzo possa dare un segnale grande e importante. Conosco tanti medici aretini e so che non “fanno” i medici, ma “sono” medici e so che se potranno risponderanno a questo appello. Da Sindaco di Arezzo, non solo ci conto, ma ci credo. Chi vorrà aderire potrà mandare una mail a sindaco@comune.arezzo.it, oppure telefonare allo 0575.377603.
Alessandro Ghinelli”
“io l’avevo detto che andava fatto in estate!!!11!!!!UNDICI! quindi inizio a pensarci oggi, 5 novembre. sono disponibile a comprare questo e quello, in futuro, se prima trovo dei medici che non hanno niente di meglio da fare che mi stiano dietro”
ottimo, avanti così!
Caro sig. Sindaco, alle recenti elezioni Lei ha ricevuto anche il mio voto, la mia reazione a questa Sua proposta non è quindi frutto di un pregiudizio negativo.
Devo però ricordarLe che quello che abbiamo davanti è un problema estremamente serio e che disponiamo di conoscenze e risorse limitate, risorse il cui uso dovrebbe essere orientato dalla comunità scientifica con obbiettivi e metodologie chiare.
La Sua mi sembra una proposta, al momento, confusa e abborracciata, dettata più dalla necessità di mostrare la volontà di fare che da un’ idea precisa, il rischio è quello di un impiego inefficiente delle risorse e di danni collaterali che non si possono, al momento, prevedere del tutto.
Cerchi dunque, fra gli addetti ai lavori, non delle adesioni acritiche ma degli interlocutori che sappiano, anche contraddicendoLa, darLe delle indicazioni che possano orientare verso una proficua collaborazione.
Caro sig. Sindaco, alle recenti elezioni Lei ha ricevuto anche il mio voto, la mia reazione a questa Sua proposta non è quindi frutto di un pregiudizio negativo.
Devo però ricordarLe che quello che abbiamo davanti è un problema estremamente serio e che disponiamo di conoscenze e risorse limitate, risorse il cui uso dovrebbe essere orientato dalla comunità scientifica con obbiettivi e metodologie chiare.
La Sua mi sembra una proposta, al momento, confusa e abborracciata, dettata più dalla necessità di mostrare la volontà di fare che da un’ idea precisa, il rischio è quello di un impiego inefficiente delle risorse e di danni collaterali che non si possono, al momento, prevedere del tutto.
Cerchi dunque, fra gli addetti ai lavori, non delle adesioni acritiche ma degli interlocutori che sappiano, anche contraddicendoLa, darLe delle indicazioni che possano orientare verso una proficua collaborazione.
Caro sig. Sindaco, alle recenti elezioni Lei ha ricevuto anche il mio voto, la mia reazione a questa Sua proposta non è quindi frutto di un pregiudizio negativo.
Devo però ricordarLe che quello che abbiamo davanti è un problema estremamente serio e che disponiamo di conoscenze e risorse limitate, risorse il cui uso dovrebbe essere orientato dalla comunità scientifica con obbiettivi e metodologie chiare.
La Sua mi sembra una proposta, al momento, confusa e abborracciata, dettata più dalla necessità di mostrare la volontà di fare che da un’ idea precisa, il rischio è quello di un impiego inefficiente delle risorse e di danni collaterali che non si possono, al momento, prevedere del tutto.
Cerchi dunque, fra gli addetti ai lavori, non delle adesioni acritiche ma degli interlocutori che sappiano, anche contraddicendoLa, darLe delle indicazioni che possano orientare verso una proficua collaborazione.