E’ difficile pensare che il primo partito in città col 36,4% di consensi, accetti di lasciare il timone agli alleati, la cui sommatoria totale dei voti arriva a malapena ad un terzo.
Tra poco si dovranno fare delle scelte, perché all’elezione del nuovo sindaco potrebbero mancare meno di 12 mesi ed è difficile pensare che una crescita travolgente, come quella mostrata dal partito di Salvini, non finisca inevitabilmente per travolgere anche gli alleati.
In città Forza Italia è scesa ad un misero 6,6% raggiunta ormai da Fratelli d’Italia al 6,2%.
Due partiti importanti ma assolutamente minoritari negli equilibri della nuova probabile maggioranza, tanto che il consiglio comunale ormai non rappresenta piu’ i rapporti di forza espressi nel 2015.
Abbiamo potuto leggere che la Nisini, assessore allo sport della giunta Ghinelli, a cadavere ancora caldo, avrebbe già messo i paletti ai colleghi che sostengono Ghinelli.
Al sindaco non resta che fare buon viso a cattivo gioco e gioire della travolgente avanzata dell’alleato, anche se probabilmente lo butterà giu’ dalla torre. I numeri lo permettono e sono numeri su cui non si può discutere.
Mi pare del tutto inutile invece, essere andati a baciare la sacra pantofola alla Ceccardi a favore di giornali per… farsi candidare alla presidenza della regione?
La realtà è che la Lega vorrà utilizzare candidati propri per tutte le battaglie che contano (come dargli torto?) lasciando agli alleati il ruolo che gli spetta: i gregari. Assisteremo invece ancora una volta alla rincorsa di tanti grandi e piccoli leader o presunti tali, pronti a correre in soccorso del carro del vincitore.
Sic transit gloria mundi