“La Giostra nel tempo”, progetto di digitalizzazione fotografica dell’archivio

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Dopo la presentazione ufficiale al Teatro Vasariano lo scorso dicembre, il progetto fotografico “La Giostra nel tempo”, portato avanti dall’Ufficio politiche culturali e turistiche Giostra del Saracino, attraverso il quale sono state digitalizzate oltre 2.300 immagini relative alla Giostra del Saracino appartenenti al fondo fotografico ex ept/apt della Provincia di Arezzo, è pronto per essere presentato nei quartieri.

Si parte dal quartiere di Porta Sant’Andrea: l’appuntamento è per domenica 12 marzo alle 21,15 nella sala d’armi “Enzo Piccoletti”. A presentare la serata, nella quale saranno mostrate molte delle oltre duemila immagini inedite appartenente al fondo fotografico che copre il periodo che va dalla fine degli anni ’50 agli anni ‘80, sarà Gianni Sarrini che insieme ad Andrea Borgogni, Paolo Nocentini, Rodolfo Raffaelli, Andrea Milesi, Sergio Rossi, Luca Bizzarri, Andrea Seri e all’ufficio comunale, ha fatto parte del gruppo di lavoro che si è riunito per settimane ricostruendo storie, aneddoti e personaggi così da storicizzare momenti di Giostra e preservarne la memoria. Oltre a coloro che hanno partecipato attivamente al progetto di catalogazione saranno presenti anche quartieristi e dirigenti del passato che potranno apportare preziosi contributi.

“La Giostra nel tempo” è un lavoro realizzato grazie a una proficua sinergia tra enti: la Provincia di Arezzo, proprietaria del fondo fotografico, la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana che ha autorizzato il progetto essendo tale archivio vinvolato e il Comune di Arezzo che, attraverso l’Ufficio politiche culturali e turistiche, si è occupato materialmente di tutte le fasi di sviluppo con la volontà di creare una rete digitale che permettesse una fruizione agevole e ragionata dei materiali storici.

Cinque le fasi del progetto, partito da una ricognizione nella quale è stata verificata la complessiva consistenza dell’archivio, composto per la parte relativa alla Giostra del Saracino da immagini fotografiche su vari supporti: 1719 negativi fotografici su pellicola, 153 fotogrammi cinematografici, 299 diapositive, 37 lastre e 130 stampe fotografiche. Sono stati poi verificati i registri e la corrispondenza tra provini e negativi prendendo nota di ogni eventuale anomalia, si è proceduto a un’inventariazione del materiale assegnando un codice archivistico univoco a ogni immagine, a seguire tutti i positivi e negativi sono stati digitalizzati attraverso uno scanner retroilluminato per la scansione in alta risoluzione. Per ogni immagine è stata quindi compilata una scheda che, oltre ai dati di base necessari per il riconoscimento del negativo e del file, riportasse le informazioni contenute nei supporti originali e le note di approfondimento ottenute mediante un’analisi visiva dell’immagine, tutte registrate nel database catalografico. Un lavoro enorme che si mostra alla città con tanti inediti che saranno resi fruibili domenica 12 marzo alla serata organizzata dal quartiere di Porta Sant’Andrea.

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