ITE MISSA EST

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DPCM, la posizione della CEI

La CEI ( Conferenza Episcopale Italiana ) presieduta dal Cardinale G. Bassetti, ex Arcivescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, prende posizione…Deo gratias! In tutti questi giorni di deserto seppur tante sono state le iniziative via facebook, on line, web, TV ho evitato con minuzia certosina d’alimentare polemiche già (ufficiosamente) roventi o di buttare ulteriore benzina sul fuoco, passando dalle struggenti  forche caudine. Ho cercato d’applicare alla lettera una delle quattro virtu’ cardinali.

La Prudenza è la virtù che dispone la ragione pratica a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene e a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. L’uomo « accorto controlla i suoi passi » (Prv 14,15). « Siate moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera » (1 Pt 4,7). La prudenza è la « retta norma dell’azione », scrive san Tommaso sulla scia di Aristotele. Essa non si confonde con la timidezza o la paura, né con la doppiezza o la dissimulazione. È detta « auriga virtutum – cocchiere delle virtù »: essa dirige le altre virtù indicando loro regola e misura. È la prudenza che guida immediatamente il giudizio di coscienza. L’uomo prudente decide e ordina la propria condotta seguendo questo giudizio. Grazie alla virtù della prudenza applichiamo i principi morali ai casi particolari senza sbagliare e superiamo i dubbi sul bene da compiere e sul male da evitare. Catechismo Chiesa Cattolica, 1806

Ieri, per l’ennesima Domenica (Dies Domini) assistendo alla Messa delle 11 in onda su Rai Uno, un groviglio esplosivo di pensieri e sentimenti mi ha attanagliato…conducendomi fuori dalla Grazia (seppur) spirituale a distanza, perché  quella assembleare ( carnale ) Il Verbo si fece carneGv 1,14; la Chiesa chiama « incarnazione » il fatto che il Figlio di Dio abbia assunto una natura umana per realizzare in essa la nostra salvezza. Catechismo Chiesa Cattolica, 461…da settimane ci è impedita, nostro malgrado! Ovvero il fulcro, il cuore pulsante del Cristianesimo. Non ho mai creduto alle asserzioni del ministro dell’Interno Lamorgese:  “ [..] Sono allo studio del Governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto” rilasciate nell’intervista lo scorso giovedì 23 aprile ad Avvenire ( Quotidiano della CEI ) arrivavano – continua nota CEI – dopo un’interlocuzione continua e disponibile tra la Segreteria Generale della CEI, il Ministero e la stessa Presidenza del Consiglio.

Di primissimo acchito, dopo averle lette, ho pensato a Matteo  10,16: “Siate dunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe”. Per questi ed altri motivi appena ci sarà permesso dalla cupola dei saggi governativi andrò a confessarmi è un peccato troppo grave, ho già il cuore contrito.

Finalmente la CEI ha fatto sentire la sua voce: “ […] Ora, dopo queste settimane di negoziato che hanno visto la CEI presentare Orientamenti e Protocolli con cui affrontare una fase transitoria nel pieno rispetto di tutte le norme sanitarie, il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri varato questa sera esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la Messa con il popolo.

Alla Presidenza del Consiglio e al Comitato tecnico-scientifico si richiama il dovere di distinguere tra la loro responsabilità – dare indicazioni precise di carattere sanitario – e quella della Chiesa, chiamata a organizzare la vita della comunità cristiana, nel rispetto delle misure disposte, ma nella pienezza della propria autonomia.

I Vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”.

Con tutte le precauzioni del caso, due per banco, mascherina, guanti, chat parrocchiali per prenotarsi a giorni alterni, secondo le iniziali dei cognomi, seguendo l’alfabeto…ingressi contingentati, noi Cristiani, soprattutto (peccatori-(s)comodi e rompi scatole (im)penitenti) politicamente (in)corretti, vogliamo la partecipazione attiva all’Eucarestia, preceduta – possibilmente – dal Sacramento della Confessione – Riconciliazione – Penitenza e… come dicevano i Padri apostolici (Orientali ed Occidentali ) desideriamo:     “ frazionare ” l’Eucarestia .

Le soluzioni pratiche, pragmatiche, di buon senso ci sono, noi le vogliamo! […] Nel concetto stesso di Patria è contenuto un profondo legame tra l’aspetto spirituale, tra cultura e territorio…[…] Col termine “nazione” s’intende designare una comunità che risiede in un certo territorio e che si distingue dalle altre comunità per una propria cultura. San Giovanni Paolo II, Memoria ed identità, Rizzoli, Milano 2005 pp. 75-93.

Fabio Bray

1 COMMENT

  1. Per fortuna la CEI ha preso posizione, altrimenti pensavo che l’unica cosa ammessa dal vaticano fosse ballare singolarmente intorno alla Pachamama amazzonica

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