di Paolo Casalini
L’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti è stato eletto presidente e Riccardo Magi segretario di +Europa nel corso del terzo congresso nazionale del partito, che si è tenuto a Roma dal 24 al 26 febbraio.
Gli iscritti nei mesi scorsi hanno eletto i 250 delegati alle assise, e alla fine di questa fase, inaspettatamente, la componente guidata dal neoarrivato Pizzarotti è risultata quella con il maggior numero di eletti, non sufficienti però ad assicurargli l’elezione a segretario
Magi ha ottenuto 211 voti (31 schede bianco, 6 nulle e 2 non votanti) mentre Pizzarotti ha avuto 203 voti (30 le schede nulle). Dopo la proclamazione prima Pizzarotti e poi Magi hanno brevemente ringraziato i delegati al congresso.
Pizzarotti: “Vi ringrazio, siamo stanchi ma entusiasti di un percorso che comincia. Ora smettiamo di parlare di numeri ma solo di più Europa. Il mio impegno – commenta – sarà sui territori, ascoltare, portare il nostro programma e le nostre istanze, e favorire la creazione di nuovi gruppi territoriali. Oggi è iniziato un nuovo viaggio, ci metterò l’impegno di sempre”.
Magi: “Voglio davvero ringraziare tutti voi, questo congresso non è stato facile ma ha svolto a pieno il compito di un congresso, con dibattito, competizione, con delle regole. Ci ha dato le linee guida su cui lavorare, un metodo su cui lavorare, avendo chiaro di lavorare tutti insieme ognuno in base alle responsabilità che lo Statuto gli assegna”.
Oltre al segretario e al presidente è stata eletta Carla Taibi come tesoriere del partito.
Bonino: “E’ stato un congresso di consistenza e di rilancio, e cioè un congresso che ha definito e riconfermato i valori politici di +Europa, allargandosi ad altri e che quindi ci può portare a una situazione di ripartenza. Credo che questo, nel panorama politico che abbiamo attorno a noi, è un grande onore. Buon lavoro al segretario Riccardo Magi, al presidente Federico Pizzarotti e alla tesoriera Carla Taibi”.
Riccardo Magi (esponente della tradizione radicale) con l’ex sindaco Federico Pizzarotti, possono offrire un’alternativa liberaldemocratica alla pasokizzazione del PD per tutti i delusi dalla linea Schlein, fondendo le battaglie storiche del partito europeista e libdem con l’attenzione per i territori, la valorizzazione della classe dirigente e l’innesto di nuovi temi. Almeno, questa è l’interpretazione più in voga al congresso. Il resto si vedrà, soprattutto ora che il Pd per strappare la sinistra ai Cinque stelle comincia a perdere terreno al centro riformista
L’ex sindaco di Parma ha ottenuto (tra le quattro liste presenti) 115 grandi elettori su 250, eleggendo da sola 45 membri dell’assemblea nazionale (su 100 totali) e quasi la metà dei componenti della direzione nazionale. La lista vicina a Pizzarotti ha prevalso staccando di gran lunga quella guidata dal segretario uscente Benedetto Della Vedova, che è entrata al congresso con 53 delegati e ha chiuso a 51, eleggendo una ventina di membri dell’assemblea nazionale. Secondo posto per la lista guidata da Riccardo Magi, che ottiene 30 membri nell’assemblea nazionale.