Il paese dei “Bomba”

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Lettera di Luca Tafi e Giorgio Renzi

Il paese dei “Bomba”
Così quest’anno proveremo anche il brivido di una campagna elettorale nel mezzo delle ferie agostane. Ci mancava proprio questa nuova esperienza. Tanto l’assenteismo elettorale, le astensioni dal voto, ormai coinvolgono la maggioranza della popolazione. Come ci è già capitato di dire, è la stanchezza di democrazia.
Sia chiaro: noi siamo convinti che il Presidente della Repubblica abbia fatto bene a comprimere i tempi. La grave situazione che stiamo vivendo sia a livello nazionale che internazionale non consentono perdite di tempo. E visto l’avvio della campagna, viste le prese di posizione dei diversi partiti meno male che il tempo è poco e la gente pensa alle vacanze. Si risparmia qualche arrabbiatura!
Sembra che i politici vivano in un mondo a parte, un mondo che gira solo attorno a loro stessi
Il centro destra, che finge di andare d’accordo (furbescamente) e già parla solo di ministri, Salvini che sogna il ritorno al Viminale e già programma viaggi a Lampedusa, per sbraitare contro i migranti che ci spedisce dalla Libia il suo amico Putin tramite il fedele Haftar. La Meloni che spara a vanvera cose dell’altro mondo con l’aria di chi la sa lunga ed ha capito tutto e già si vede a Palazzo Chigi (poveri noi!).
Il Berlusca che manda Taiani ad assicurare fedeltà all’Europa ed alla alleanza atlantica, ma sotto sotto pensa all’amico Putin e senza dirlo apertamente è convinto che abbia fatto bene ad attaccare Ucraina. E questa sarebbe la grande unità della alleanza di destra che si sente già vincente.
Ed a sinistra? Ci verrebbe da dire: stendiamo un velo pietoso!
Ma no, invece parliamone. É stata, ed è, preda dei bomba. Il bomba 1 di Rignano, che dopo aver preso i voti come PD si è fatto il suo partitino, neo centrista, che si copre dietro il nome di Draghi. Ma nelle interviste che abbiamo sentito sembra ormai un disco rotto rivolto al passato. Non fa che dire come sono stato bravo io al governo e giù tutti i titoli delle sue decisioni rigorosamente in inglese perché fa chic e la gente fa solo finta di capire. Continua a dire: Sicuramente supereremo il 3%, ma noi miriamo al 5%. Grande progetto! Insomma prendere una percentuale er fare il solletico agli altri!
Ora c’è il Bomba 2, il romano Calenda il cui ego non è inferiore a quello del bomba 1 di Rignano. Dalle ultime notizie sembra abbia fatto un accordo con il PD (probabilmente la Bonino, politica di razza, gli ha fatto capire che andare da soli era un suicidio). Ma vedremo come si comporterà! Il suo ego straripante farà fatica a stare in coalizione con altri. Ma l’alternativa sarebbe stata una alleanza con Renzi. Li vedete due bomba insieme? Ci sarebbe da divertirsi. Intanto spara interviste a getto continuo, in una fa il buono, nell’altra il cattivo!
Ora poi si agitano anche i bombini (Fratoianni, Bonelli, di Maio ecc.)
Ma i bomba sono anche a destra. Salvini un bomba spompato. Berlusconi un ex bomba sul viale del tramonto, anche se tenuto su con le stampelle. Poi c’è la giovane Meloni, una bombetta, che si crede atomica. Il suo spolvero è solo dovuto alla disattenzione, alla smemoratezza degli italiani , che ormai hanno provato tutti e stanno diventando sempre più scettici e preferiscono pensare alle vacanze, finché se lo possono permettere.
Il velo pietoso lo stendiamo sul mondo grillino ultima speranza dell’antipolitica. Hanno segnato il fallimento della politica dell’uno vale uno, senza competenza, senza esperienza.
La politica è o dovrebbe essere una cosa seria. Non ci si improvvisa. Lo sapevano i vecchi partiti, che le loro classi dirigenti le formavano (ci prenderete per nostalgici, ma non ci offendiamo).
Ora assistiamo al risultato della lotta alla “casta” che ha fatto la fortuna di qualche pennivendolo, ma ha distrutto la credibilità della politica, e quindi della democrazia.
Ed oggi ne paghiamo le conseguenze, stretti tra i bomba e gli appelli a Draghi perché con la sua competenza salvi l’Italia ( che significa una confessione di impotenza e incapacità) .

Buon ferragosto a tutti gli italiani
Giorgio Renzi – Luca Tafi

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