Grave incidente alla Chimet. Sei operai intossicati dal monossido

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Sei operai della Chimet sono rimasti intossicati stamani dal monossido di carbonio nello stabilimento di Badia al Pino. Pare che gli operai  abbiano accusato i malori quando erano in cima a una torre intenti a effettuare la pulizia dei filtri dei forni di lavorazione, a un’altezza di circa 15 metri.

Per quello che era in più forte stato confusionale si è provveduto a calarlo con un cestello fino a terra, dove è stato preso in carico dal Pegaso. Gli altri operai invece sono scesi dalla torre con le loro gambe per poi essere affidati al personale del 118.

Oltre a quello per cui è stato necessario l’intervento del Pegaso, cinque sono stati classificati in codice giallo e uno con verde.

Quello piu’ grave è un cinquantenne ed è stato trasportato all’ospedale di Careggi. Un secondo è stato trasportato in ambulanza alla camera iperbarica all’ospedale fiorentino. In quattro sono stati ricoverati per accertamenti all’ospedale San Donato.

Sul posto i vigili del fuoco, il 118 i carabinieri e gli uomini del Pissl, il servizio di prevenzione infortuni sul lavoro della Usl.

3 COMMENTS

  1. E con il mostruoso incremento di attività di trattamento rifiuti che “potrebbe” esserci (noi confidiamo nel TAR Toscana, che speriamo vivamente annulli la vergognosa VIA concessa) i pericoli d’incidenti assai rilevanti – in base all’ultima direttiva Seveso – aumenteranno esponenzialmente…purtroppo!

    • Non ci ho capito molto su questo intervento.
      Da tecnico ( e professionalmente responsabile in passato di un impianto di trattamento rifiuti)
      la prima cosa che mi salta all’occhio e’ come e’ stato possibile, in termini di misure di sicurezza)
      che abbiano operato in cima ad un camino senza opportuni DPI di protezione da esalazioni.
      Faccio i miei auguri per una pronta guarigione degli operatori che su quell’impianto ci portano la pagnotta a casa
      e diffido chi non e’ del mestiere
      a fare commenti a cavolo sulla
      decrescita felice
      e se vuol essere ambientalista
      la smetta di inseguire Toninelli DiMaio ed Emiliano
      ed incominci a proporre di potenziare le linee ferroviarie
      per abbattere lil traffico dei Tir
      e sopratutto nel caso della zona di Badia al Pino
      incomici a calcolare le tonnellate al giorno di pesticidi che l’agricoltura intensiva riversa nell’ambiente.
      QUESTE SONO LE PRIORITA’ DI QUESTA ZONA !
      ALTRO CHE la VIA della CHIMET !

      • Ingegnere ingegnere, lei mi casca sugli affari…
        Le rammento che è il terzo grave “accidente” che accade, dopo i due invero inquietanti dell’anno scorso…con gli operai, intossicati, feriti e ustionati, che si recarono con mezzo proprio al Pronto Soccorso. Riconoscerà quantomeno l’anomalia di non aver chiamato, o fatto chiamare, il 118 per il soccorso sul posto, come si fa a cose normali? È’ come se, dopo un incidente auto, il ferito malmesso si facesse prestare una macchina da un passante e si recasse motu proprio all’Ospedale…Alo’ Menchetti, non offenda la sua intelligenza tecnica…

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