Governo Meloni tra propaganda e realtà

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Per la presidente Meloni è arrivato il momento di fare i conti con la realtà! Siamo al redde rationem! Come era bello stare all’opposizione e sparare cavolate a getto continuo. Ora la realtà è un po’ più complicata, anche se la Meloni sembra si trovi molto bene al potere e lo sta gestendo a modo suo, con una mentalità che potremmo definire neofascista (absit iniuria verbis, ma tanto lei non si offende, anzi…)
Proviamo ad analizzare alcuni argomenti.
Immigrazione
Lasciamo stare il famoso blocco navale, che anche la Meloni di governo ora si vergogna a ricordare, Ma l’immigrazione è stato il cavallo di battaglia che l’ha portata a vincere le elezioni. Ed ora? Gli sbarchi sono quasi triplicati. Per giorni e giorni la Meloni ci ha urlato del piano Mattei per l’Africa. Poi ci ha sbandierato il memorandum firmato con la Tunisia. Risultato? La maggior parte degli arrivi vengono dalla Tunisia. Il piano Mattei si è ridotto a finanziamento di delinquenti che usano gli immigrati per fare quattrini. Fallimento totale, come prevedibile, del memorandum con l’Egitto e del supposto Piano Mattei (povero Mattei si rivolterà nella tomba). Ora, di fronte agli sbarchi continui, il governo anti- immigrazione si è ridotto a lanciare una nuova “grande” idea: i centri di raccolta per espulsione rapida. Ma non ci dicono che per espellere degli immigrati ci vogliono accordi con i paesi di provenienza. Ma tali accordi non ci sono ed è difficile farli in tempi rapidi, Ma tanto ci pensa TeleMeloni, quella che una volta era la RAI, a risolvere il problema ignorando gli immigrati e riempiendoci di interviste alla Santanché, a video della Meloni e a tanto gossip estivo.
Purtroppo l’immigrazione è un problema complesso per chiunque sia al governo. Sarebbe più utile urlare meno e lavorare di più in accordo con tutte le forze. Ma la Meloni si sente onnipotente, anche all’interno della sua maggioranza. Lo dimostra la vicenda delle tasse sull’extraprofitto delle banche. Rivendicato dalla Meloni come scelta sua personale (sapeva che sarebbe stata popolare, le banche non stanno simpatiche alla gente comune), criticato all’interno della sua maggioranza dove FI chiede modifiche in parlamento, si è ridotto ad una cosa ridicola quando è stato stabilito che la tassa non deve superare lo 0.1%.del totale attivo delle banche. Quasi a “correggere in corsa” qualcosa di non ben ponderato Così i titoli delle banche che di fronte al primo annuncio erano crollati, si sono subito ripresi, una volta capito che di trattava di una tassa farlocca.
Costo della benzina.
Su questo argomento il governo sta proprio sta proprio dando il meglio di sé. Di fronte alla continua crescita del costo al litro al distributore, l’unica scelta è stata quella di obbligare i distributori ad esporre il prezzo medio, A parte che vederlo nei diversi distributori ci vuole il cane da cerca, a cosa è servito il provvedimento?
Ma la realtà l’ha detta il ministro Adolfo Urso. Non rendendosi conto del ridicolo il ministro ha detto che, tolte le accise, il costo della benzina è più basso in Italia che in altre nazioni europee. Già, ma il povero utente quando va a fare il pieno paga anche le accise. Cosa sono le accise? Tasse che mette lo stato. Draghi le aveva parzialmente eliminate fino a fine anno. Il governo Meloni le ha rimesse tutte. Il ministro Urso ha detto che non possono essere tolte perché lo stato ha bisogno di quei soldi, Giusto, quindi le tasse servono. Allora perché questo governo, in particolare Salvini, continua a blaterare di diminuzione delle tasse, di flat tax e di condoni agli evasori?
Si tolgono limiti agli stipendi dei professionisti, si gratificano gli evasori, ma le accise, che incidono sulla vita di tutti i cittadini non i toccano
Ponte sullo stretto e penalizzazione del sud ed anche del centro
Ma tanto si farà il ponte sullo stretto che risolverà tutti i problemi del sud e dell’Italia. E’ questo il mantra di Salvini. A parte aver tolto il limite ai compensi dei professionisti che ci lavoreranno, per il resto siamo a zero. O meglio ci sono altre cose concrete: la eliminazione di finanziamenti per il sud (ed anche per il centro, in particolare per la Toscana, dove non sono stati fatti nemmeno i decreti attuativi per finanziare le comunità energetiche già approvate dal Parlamento e dalla UE) spostati tutti al Nord dove Salvini spera di recuperare i voti persi; Ma di questo nessuno parla! Salvini ha spostato 2,5 miliardi destinati al sud alle regioni del nord a lui amiche. Altro che lavoro per superare le differenze territoriali. Tra i soldi tolti al sud ci sono anche quelli destinati a tratte ferroviarie che avrebbero potuto dare anche un senso al famoso e sbandierato ponte sullo stretto
Questi sono solo alcuni esempi della frattura tra marketing/comunicazione e realtà. Potremmo continuare. Ma chiudiamo con un post di una amico facebook, che ci sembra particolarmente appropriato:
“Benzina da record, mutui da record, sbarchi da record, caro prezzi da record .Grazie Giorgia…come te nessuno mai!”
Giorgio Renzi e Luca Tafi

1 COMMENT

  1. Per quanto riguarda l’immigrazione è tutto calcolato: questo governo fa il pieno di migranti e li ricolloca e sparpaglia nel maggior numero di comuni (possibilmente di sinistra), affinché cresca l’esasperazione tra la cittadinanza. Così si prepara il terreno per aver mano libera per trovare soluzioni e decreti che non saranno comparibili con il rispetto dei diritti umani e sicuramente in contrasto con la Costituzione. Ma i cittadini, esasperati dalla presenza di così tanti migranti lasciati allo sbaraglio nei vari comuni, applaudiranno a qualsiasi soluzione (anche a quella dell’inattuabile blocco navale)!

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