La piazza, una volta trascurata, è diventata l’ombelico della nostra città. Sospinti via da altri luoghi non lontani, affascinanti dalla politica di prezzi bassi, giovani aretini la affollano adesso senza che siano stati affrontati (e senza che siano dissolti) i problemi che condividiamo con altre cittadine dove evidentemente le famiglie non appaiono particolarmente preoccupate dei comportamenti dei loro rampolli.
Ovviamente i miei auguri di pronta guarigione al vigile che ha rimediato punti di sutura, ma aspetto le risultanze prima di affibbiare patenti di eroe o delinquente ai protagonisti, perché vi sono altri aspetti che posso condividere con i lettori. Anche perché non capisco il motivo per cui il comandante abbia dovuto tranquillizzare quel vigile circa le conseguenze sul suo stato di servizio.
Altri si sono dedicati a paralleli (sempre che si possano fare) fra le turbe nere che toglievano il sonno agli aretini di Saione e le mandrie che angosciano via Cavour e la Badia, mi limito a ricordare i ripetuti appelli di chi ha focalizzato ormai da anni sui problemi che l’alcool introduce in occasioni di cene propiziatorie o simili happening: non faccio nomi, ma la Floriana ed i suoi di Futuro Aretino paiono adesso la convenzionale voce nel deserto.
Ragazze e ragazzi in età di scuola media in coma etilico raccattati dalle ambulanze, a decine in certi fine settimana.
Problema sociale, problema delle famiglie (ma quando tornano a casa che puzzano di alcol prima di mettere la chiave nel portone, i genitori dove sono?), problema di controllo e gestione. Mai problema degli esercizi perché sennò arriva Marinoni a dire che loro non c’entrano. Però lo so anch’io che sto sbarrato a casa che da alcuni mesi in piazza della Badia e zona liceo classico alcuni esercenti storici stanno vivendo un momento difficile per la apertura di alcuni locali (un paio) che richiamano e sollecitano una clientela decisamente sguaiata. Qualcosa di simile agli shottini ad 1€ in Guido Monaco. E comunque le bottiglie le comprano altrove, magari coll’amico dall’apparenza “anziana”.
Al di là delle chiacchiere di chi voleva l’esercito nel Bronx di Saione, situazione di imbarazzo istituzionale che aveva portato a nota freddezza fra l’estensione locale del governo ed i vertici comunali, e che ora rischia di acuirsi nuovamente per l’idea di introdurre vigilantes privati in una dinamica che è esclusiva competenza del ministero dell’interno, di nuovochiacchiere paradossali di patto di onore fra l’amministrazione e gli esercizi pubblici per il rispetto di quelle che sono previsioni di codice penale (vendita di alcolici ai minori ex articolo 689 e somministrazione di alcolici a ubriachi ex articolo 691) a dimostrazione che a palazzo Cavallo non si ha la più pallida idea di come gestire la cosa.
Perché era anche elettoralmente pagante accanirsi contro un esercizio di piazza Guido Monaco che vendeva birra agli extra comunitari che si sono impossessati della piazza, col condimento di ordinanze che si sono sciolte come neve al sole senza aver inciso sul fenomeno. Perché è elettoralmente conveniente inaugurare il patetico presidio ufficio distaccato dalla polizia municipale in quella stessa piazza per poi tenerlo vuoto buttando via decine di migliaia di euro degli aretini. Ma certo non è elettoralmente conveniente inimicarsi la più importante associazione di categoria del capoluogo. Anche se è evidente il disinteresse che il primo cittadino manifesta nei confronti della città che lo ha eletto, città che ormai si trova amministrata dal sindaco Tanti come il consigliere Donati ha giustamente sottolineato. Che sia la piacevole compagnia della consorte piuttosto che la preoccupazione per il sempre più probabile rinvio a giudizio per le questioni che sono venute a conoscenza della cittadinanza da circa 1anno, è evidente che abbiamo un desaparecido. Da quell’altra parte fanno ugualmente pena, risultato sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono vedere. I turisti che pernottano in quella zona della città se ne scappano a gambe levate con una impressione sfavorevole. I residenti non dormono e si trovano autovetture danneggiate, oltre a convivere con il puzzo del piscio e del vomito.
Sento un sindacato fra polizie municipali che sottolinea come l’utilizzo della municipale per operazioni di controllo del territorio non rientra nelle prerogative dei vigili, che non sono polizia locale come certe istituzioni e certi “giornalisti” (quelli che intervistano la premiere dame) insistono a dire. Senza trascurare che solo una frazione dei vigili urbani potrebbe avere le caratteristiche fisiche per fronteggiare tali situazioni. Volete che vi ri-racconti la storia di quell’esercizio etnico i cui avventori continuavano a parcheggiare in barba al codice della strada perché avevano imparato che bastava dare un colpo di “puttane” alle vigilesse di passaggio per far sì che mai avrebbero osato avvicinarsi a quelle auto e fare multe ai trasgressori?
È inutile nascondersi dietro il dito e trascurare come gran parte delle assunzioni nella polizia municipale è composta da femmine, sicuramente molto versate nelle prove giuridiche dei concorsi, nei quali le capacità fisiche paiono valutate molto meno. Credo ci sia soltanto una vigilessa a fare il servizio in motocicletta. La maggioranza delle restanti è in ufficio (dove l’arma da fuoco è indispensabile), o al giro per regolare il traffico e la sosta (aspetti che lascio giudicare agli aretini): io affermo che ci sono strade dove i limiti di velocità sono regolarmente stravolti con conseguenze serie per gli astanti, ci sono strade dove è vietato fare multe. Dove conta molto di più l’amicizia con i commercianti, il taglio di capelli o gli occhiali da sole all’ultima moda. Ne conosco poche che non se ne preoccupano.
Sono decenni che mi chiedo se la dotazione di armi da fuoco che “processatemi” distribuì avesse scopi di servizio o fosse esclusivamente a far ottenere l’indennità per il porto di arma a tutti i dipendenti. Vi ricordo che nel passato soltanto gli agenti motociclisti avevano la pistola, e non va dimenticato l’episodio (credo l’unico in cui un vigile abbia esploso un colpo) appunto avvenuto in piazza Guido Monaco in occasione di un derby di calcio quando un vigile si cacò addosso, fra le risate dei perugini. Tremo al pensiero di alcuni dei nostri tutori dell’ordine locale con una pistola da guerra in mano. E vorrei sapere quante decine di migliaia di euro l’anno ci costa questo sfoggio di potenza.
Comunque quel 1º cittadino che aveva giocato gran parte della sua strategia elettorale sul risolvere i problemi che riguardavano i vigili in termini di straordinari, dotazioni, numero agenti deve essere lo stesso che ora è scomparso. Come scomparsi sono gli esercizi interessati a sottostare alle forche caudine per utilizzare i giardini di Guido Monaco che resteranno nella esclusiva disponibilità di forestieri spesso ubriachi.
Alla faccia del decoro.
Il passaggio sulle vigilesse è peggio dell’uscita dell’Angiolini. Il che è tutto dire.
In realtà certe norme sono eleganemente aggirate inserendo nelle prove di concorso, non solo teoria giuridica, ma test di guida per moto 750cc su percorsi complicati, prove fisiche di durata, resistenza e potenza, in cui i maschi (alcuni più di altri) sono particolarmente avvantaggiati
Negli anni 70 e 80 in tutte le citta’ italiane la situazione era assolutamente peggiore di quella attuale.
Non per giustificare comportamenti come quelli che sono accaduti nelle scorse settimane ad Arezzo che vanno assolutamente condannati ma 30/40 anni fa accadevano cose molto gravi che forse qualcuno non si ricorda piu’.
Questo e’ il Mondo e nessuno per ora e’ riuscito a cambiarlo radicalmente anche se dei piccoli passi in avanti, in confronto al tempo che fu, sono stati obiettivamente fatti.
Grazie Dottor Ruzzi.
Mi dispiace veramente che una città come Arezzo viva questo momento di riapertura e sopratutto tenti di affermarsi nel trend turistico con questi problemi la cui soluzione deve coinvolgere tutto il tessuto sociale di questa città.
Una cosa è certa, non si risolve questo problema con una pattuglia di vigilantes in piazza Badia come voleva fare il Ministro Boccia con i volontari civici ma a questo punto incrementando la presenza dello stato in modo visibile e derminato con persone preparate e coordinate come viene fatto in tante città italiane.
Lo stato ha i mezzi e capacità per intervenire come ha dimostrato in ben alti teatri di crisi come in Afganistan; la battuta del sindaco onorario sui vigilantes mi ha profondamente e negativamente colpito perché un uomo delle istituzioni è alle istituzioni che per primo si deve rivolgere.
Spero la Lucia sappia fare quello che gli aretini (e non io che non c’entro niente) la hanno eletta.
Quello che poi mi sfugge è proprio eticamente non capisco è perché se è stata denunciata, non in tribunale ma alla manzoniana colonna infame aretina perché non c’erano soldi in bilancio per pagare gli avvocati , la onorevole Boschi per danni all’immagine della città non capisco perché anche il questo caso non si adotti il solito metodo che ha dato grandi risultati di immagine alla città sulle pagine di un Travagliato giornale.
Comunque ora tutti uniti in
Forza Arezzo
E permettermi
Forza Generale ! https://uploads.disquscdn.com/images/f31e7dfa8d0775cab92a83fcc3693f7da11515dcce1a9bf63c7da06975445d0d.jpg
Ingegnero!
A lei che assorbe avido tutte le balle del regime voglio dire un po’ di cose. Questa della Boschi poi non portata in tribunale per danni d’immagine alla città a motivo della carenza di soldi in bilancio per pagare gli avvocati sembra la battuta dell’anno, chi l’ha fatta merita di andare a Zelig, e fa ridere i polli, le nane, gli oci anche oltre la sua Castiglioni. Solo lei poteva prenderla sul serio.
Vorrei informarla che anch’io l’ho raggiunta nel novero dei vaccinati.
Ora, a parte che lei, da vero aedo del regime, aveva promesso la scomparsa dell’orrido virus dalla Chiana grazie al Generale per la la fine di 2 settimane fa e ancora siamo qui a aspettare, vorrei illustrarle la mia splendida avventura vaccinale ( lei l’aveva dipinta e promessa come un’episodio da libro Cuore, tutt’accoglienza, efficienza e riverenze).
Avevo appuntamento fissato alle 19,21 al Teatro Tenda e alle 15 mi telefonano dicendomi che se volevo potevo venire anche subito, ma io non potevo. Hanno insistito che comunque volendo potevo venire alle 16, alle 17, alle 18, che se venivo prima per loro era meglio. Conscio dell’obbligo di agevolare la Patria ho fatto carte false per presentarmi almeno alle 18,30.
Trovo coda all’ingresso e chiedo a un astante “Scusi..ma qui come funzia?”
“Funzia che sono in ritardo di 1 ora sulla tabella di marcia….bisogna aspettare che ci chiamino uno per uno”.
Insomma, ho capito che, preoccupati che io aspettassi solo 1 ora oltre l’appuntamento fissatomi, non gli sembrava sufficiente, e mi hanno telefonato per farmi venire prima.
La provocazione è poi all’ordine del giorno: quando da tempo avevo passato lo sbarramento con consegna dei vari fogli compilati ed ero in dirittura d’arrivo nelle ultime 10 sedie prima del locale di impunturazione, mi si avvicina una della banda del Generale e mi fa : “Lei deve essere vaccinato?” ” Certo..ma perché..ho l’aspetto d’un osservatore dell’ONU?”
Ricevuto il nettare mi hanno inviatato a soggiornare per 15 minuti in un locale adibito a “Osservazione”. Eravamo di media una quindicina e ci osservavamo tutti l’uno/a con l’atro/a. Tanto che a un certo una ragazza è sbottata in un maleducato ” cazzo c’hai da guardare?”.
Per Questi Motivi, Ingegnero, chiedo le immediate dimissioni del suo amato Generale dei miei stivali e la reintegrazione della Manuela Arcuri, che mai avrebbe ridotto il Paese in questa trista condizione. Ovviamente vorrà allegare anche le sue di collaborazionista di fedeltà canina. Anche se l’allegazione di quel bel disegno che mi sembra di Manara mi porterebbe all’indulgenza…ma l’interesse della Patria purtroppo esige inflessibilità.
Bene Così Colonello.
Oggi scarichi dal sito della Regione con spid o tessera il suo certificato e tra 15 giorni può andare in licenza dove vuole in tutta Italia fino al richiamo.
No non è il gramde Manara ma un artista scomparso che mi ha fatto sognare cose mai viste nella adolescenza. https://uploads.disquscdn.com/images/d422446a02f43d3bbe3bf12394846bf274e5d232cd72b6d59906e566c30aafe2.jpg
Chi era? forse Pratt? semplice curiosità
Moebius
Ingegnero!
Gli anni passano e uno si dimentica tante cose.
Ma sa che la scorsa notte, preso da certi ricordi evocati dai disegni che lei ha allegato, mi sono messo a frugare in casa, e ho ritrovato qualcosa che la farà crepare d’invidia (sempre che lei non sia magari un appassionato collezionista): un “Pilote” edizione originale in francese del 1984, con all’interno il servizo su “Moebius à Venise”. Moebius fu invitato (stava a Thaiti o giù di lì) una settimana a Venezia per esporre in una mostra a Palazzo Fortuny. Fece appunto anche l’ultimo disegno da lei allegato, e altri tra cui quelli magnifici di gondole sospese per aria che percorrono i canali senza acqua ma fatti di profondissimi canyon.
Poi, nel “Pilote”, c’è di seguito una sua storia ambientata a Venezia con la città che finisce per sollevarsi per aria come un astronave. Devo spulciare per bene, i “Pilote” ritrovati sono 5.
Anch’io, dopo Manara, come L.T. ho pensato a Pratt, a cui nei ricordi attribuivo erroneamente anche i disegni delle gondole “aeree”. Pratt ha fatto una grande storia di Corto Maltese ambientata a Venezia e, sarà anche perché Venezia è Venezia per tutti, i disegni hanno delle similitudini con quelli di Moebius.
Ingegnero!
ma dopo Alto Gradimento e Moebius…come ha fatto dico io a ridursi ad ammiratore della Tanti…cosa le ha fatto poi la vita…
ahahah..saluti
Io ho moltissimi numeri di ALTER ALTER che per qualche anno affiancava Linus del mitico Oreste del Buono
ed e’ li’ che ho conosciuto per primo Moebius e il Garage Ermetico di Jerry Cornelius ripresi da Metal Hurlant
Moebius su venezia ha disegnato qualcosa di fantastico perche’ come Pratt e’ riuscito a sospendere la citta in una sfera di emozioni senza tempo.
Come questo altro visionario che una foto non rende minimamente conto di come ha ambientato il capolavoro nel contesto urbano
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Mmh…Lei non c’entra niente con gli aretini, poi rivolge un pacato suggerimento alla Lucia (!) mettendo in mezzo un Travagliato giornale ed i suoi perniciosi riflessi sul “brand” (anche Boschi aveva leso il marchio secondo gli accusatori). Insomma, ha già abbattuto il muro al passo dell’Olmo in direzione capoluogo (momentaneo a questo punto) da tempo.