“Arezzo RARO Festival è un prodotto della Fondazione Guido d’Arezzo, e come tale è interamente finanziato dalla stessa, che ha un bilancio (pubblicato) in pareggio. La Fondazione è una scommessa che ha un orizzonte chiaro: miscelare una produzione propria con le produzioni delle realtà locali più qualificate che hanno aderito al progetto. Con il RARO abbiamo inteso dare il via ad un format che qualificasse la Fondazione ed innestasse una novità all’interno del cartellone della città, tale da diventare per noi ciò che il Festival dei Due Mondi è stato ed è per Spoleto. In questa ottica è da inquadrare anche l’attenzione verso il mondo giovanile che grazie a questa amministrazione e a soggetti sensibili, ha consentito per esempio di offrire agli under 25 (oltre 100) una occasione di conoscenza unica nel suo genere che va da “Le cantatrici villane” a “La Traviata”. La Fondazione sa di non operare nel deserto, anzi, io sono consapevole, e come Sindaco orogliosissimo, di ciò che c’è e che collabora con la Fondazione, ma è mio dovere preciso operare perché questa città cresca ancora e cresca insieme ai propri soci mirando ad orizzonti nuovi che fino ad oggi le erano per lo più ignoti. Ecco che la Fondazione Guido d’Arezzo nasce per porsi come contenitore in grado di produrre, veicolare e valorizzare, insieme alla cultura delle realtà locali più qualificate, la stessa immagine della città. Tra le tante forme d’arte la musica è certamente quella che per noi aretini è più facile declinare, essendo questa la città di Guido Monaco che ha scritto la notazione musicale: nessuno ci può togliere questa primogenitura. E allora, ecco nascere, tra le altre, la storia del RARO che con il maestro Renzetti ci propone un festival che produce un’offerta di altissima qualità pensata e costruita per essere veicolata attraverso media partner di grande spessore come Sky Classica. Di assoluto rilievo sono le produzioni video, full HD, di tutto il Festival che sono oggetto della produzione di un lungo docufilm sull’iniziativa e la città che sarà diffuso sulla piattaforma Sky a partire dai primi di settembre, su altri canali satellitari del digitale terrestre e su Teletruria. Ancora, tre serate, il concerto in San Francesco, Le Cantatrici Villane al Petrarca, il Trio di Brahms alla CaMu, sono state riprese integralmente e saranno diffuse in Italia da settembre su Teletruria e SKyClassica Hd e dal Network Stingray, 36 Paesi di 4 continenti con oltre 9 ml di telespettatori. Infine tutti questi prodotti saranno distribuiti in DVD in tutto il mondo a partire dall’inizio 2020. La produzione dei video e le campagne promozionali ottenute ammontano complessivamente ad un valore economico e promozionale di oltre 200mila euro ottenuto dal RARO a costo zero. Infine, la soddisfazione di vedere Arezzo e la sua offerta musicale distribuite insieme ai Festival di Salisburgo, Verona, Pesaro, Macerata. E’ chiaro tuttavia che un Festival al suo primo anno di vita non può produrre da subito tutto il successo, in termini di presenza che forse qualcuno pensava di ottenere, ma quello che abbiamo visto a San Francesco, al Petrarca, a CAMU, in Piazza Grande e quanto vedremo all’Anfiteatro, ci autorizza a dire che il RARO è già un successo”.
turismo e/o cultura sono i punti fissi e anche unici di questa amministrazione e il terreno di scontro con una stanca opposizione.
Cultura necessaria, divertimento pure senno’ che se campa a fare, ma nessuno che osi mettere in discussione l’utilizzo di tutti questi quattrini.
E’ da ignoranti o da botoli ringhiosi chiedere ad esempio qualche posto in più per l’assistenza anziani o per gli asili?
Forse perchè è più semplice riempire una piazza pur nella disorganizzazione completa tutto intorno per poi sbandierarne il grande successo.
magari sarebbe bello sapere come eventi che sono costati molto di più in termini di nostri soldi rispetto agli eventi dell ‘amministrazione precedente producendo un ‘ “odiens ” piuttosto deludente sono da cosiderarsi un successo , ma questa è la magia del bravo politico !