Fratelli d’Italia – Castiglion Fiorentino Vittoria!!
21,43% al Senato e 31,5% alla Camera, questo il risultato di Fratelli d’Italia a Castiglion Fiorentino.
Da qui si parte ringraziando tutti gli Elettori Castiglionesi che si sono riconosciuti nel nostro partito abbracciando la coerenza e la voglia di cambiare. Il Circolo “Cadorna” è sempre stato in prima linea a sostegno dei propri candidati, anche se, in alcuni casi lasciato solo, dando il massimo appoggio alla coalizione che vede
il centro destra a Castiglion Fiorentino vincente in tutti seggi del territorio. “un risultato che ci aspettavamo” dichiara la presidente del Circolo castiglionese Sonia Ghezzi, che aggiunge “i militanti, il Direttivo ed io, abbiamo lavorato basandosi sul contatto con i cittadini più che sugli slogan, portando Fratelli d’Italia nel nostro comune ad una percentuale fra le più alte rispetto anche e non solo ai comuni limitrofi. Il nostro Sindaco candidato nella Lega certo ha distratto dei voti che si sarebbero sommati ai nostri, ma per campanilismo lo abbiamo messo in conto con spirito di squadra. Lo straordinario, ma naturale, risultato di Fratelli d’Italia a Castiglion Fiorentino dimostra come la cittadinanza ha capito e fatto proprio il nostro programma. “Essere il primo partito a Castiglion Fiorentino con grande vantaggio e con ben 5 punti in più del dato nazionale ci riempie di orgoglio, ma allo stesso tempo ci carica di grandi responsabilità a cominciare dai prossimi appuntamenti elettorali” aggiunge il segretario Fabio Bidi. Conclude la Presidente Ghezzi: “Un grazie di cuore a tutti i nostri concittadini che con la loro scelta ci consegnano – a tutto il circolo
di Fratelli d’Italia – il mandato nel continuare nella direzione già intrapresa”.
Come no!…ha ragione Filippo, guai a NON tener conto dei 17 milioni
di votanti, una vera NON potenza della quale è impossibile NON tener
conto, un primo NON partito che potrebbe ambire a una NON dittatura
che noi, poveri coglioni che abbiamo votato, ci dovevamo meritare, anzi,
doppiamente meritare perchè abbiamo pure votato a sinistra! :D:D
(lo so che è una trollata, ma come si fa ad argomentare seriamente
a un’altra trollata?)
Che il deep state avesse puntato su G. Meloni come presidente del consiglio (sarebbe la prima ministro donna) lo si era capito a febbraio 2021 quando è stata ufficializzato il suo ingresso all’Aspen Institute della dinastia Rockefeller. Per la verità le voci che il deep state internazionale stesse puntando su di lei circolavano già dal 2019. Ora, su cosa sia l’Aspen Institute nello specifico ve ne parlerò dettagliatamente in una prossima diretta scendendo nel merito di quello che molti tacciono.
Questa mattina tutti i quotidiani dello “stato profondo” incoronano la Meloni regina di queste elezioni. Si tratta, però, di un falso come vi dirò tra poco. G. Meloni è la regina del nulla. Il partito della Meloni è il primo partito ta i perdenti.
La verità che nessun media dirà è che il primo partito in assoluto vincitore di queste elezioni, è stato il PARTITO DELL’ASTENSIONE, ossia di quelle persone che per protesta hanno deciso di non recarsi alle urne perché non si sentono rappresentate da nessuna forza politica e sono contro il sistema del deep state che muove le fila di TUTTI i partiti.
Oggi, tutti i quotidiani stanno mettendo enfasi sul fatto che il partito della Meloni è il primo d’Italia con, udite udite, il 26% (che tra un po’ analizzeremo) ma pochi parlano del partito dell’astensionismo e quei pochi che l’hanno fatto NON vi dicono chi non è andato a votare ma vi dicono solo la percentuale che è andato. E così, quei pochi che lo fanno ci stanno dicendo che solo il 63,95% degli aventi diritto al voto si sono recati alle urne. Chiedetevi: Perché invece di darci la percentuale di coloro che si sono recati al voto, non ci danno la percentuale di quelli che NON si sono recati al voto? Allora ve la do io.
Secondo le loro stesse statistiche ben il 36,05% degli aventi diritto non si è recata alle urne. Questo significa che circa 17 milioni di italiani non si sono recati a votare e sono, de facto, il primo partito assoluto in Italia. E un’astensione di questa entità non si era mai registrata in tutta la storia repubblicana.
Questi 17 milioni di italiani non si sono recati alle urne proprio perché amano il proprio Paese e sono consapevoli che qualsiasi voto serve solo ad alimentare il sistema del deep state che vuole stritolarlo e che controlla tutti i partiti. Sono 17 milioni di italiani che hanno capito il gioco dei gatekeeper e non abboccano più.
A questo va aggiunto che tra il 63,95% degli aventi diritto vi sono tutte le persone anziane che usano poco internet e gli unici canali di informazione è la TV del deep state che da mesi, attraverso un vero e proprio bombardamento mediatico, ha fatto loro il lavaggio del cervello.
Infatti, i più giovani e i maturi che hanno accesso ad altri canali di informazione in massa hanno contestato il sistema del deep state non recandosi alle urne.
Last but not least, va sottolineato che il primo partito della Meloni ha il 26% del 63,95% di votanti per cui, facendo due calcoli, in realtà è appena il 16,64%.
Ma davvero la Meloni pensa di governare il Paese con questi numeri?
Persino il 43% della coalizione (FDI, Lega e FI) in realtà sarebbe appena il 27,52%
CONCLUSIONE
In realtà tutte le statistiche che ci stanno propinando i meRdia mainstream sono falsate da questo dato fondamentale, e, cioè, che il vero vincitore di queste elezioni, il primo partito assoluto in Italia, è quello dell’astensionismo. Con questi numeri, l’esecutivo che si formerà è moralmente sfiduciato ancora prima di nascere perché rappresenta solo una sparuta minoranza della popolazione, soprattutto in vista della bomba sociale che sta per scoppiare.
Un’astensione di questa portata non si era mai registrata e svuota qualsiasi esecutivo ancora prima di nascere a fronte dei problemi che stanno per arrivare. Secondo me, questa è la vittoria di Pirro e ci avviamo verso un periodo di ingovernabilità, tranne che non vi sia altro sotto e tengano conto dei 17 milioni di italiani che formano il primo partito assoluto del Paese.
A occhio e croce direi che allo stato profondo l’astensionismo giova.