Gara di ritorno della semifinale play-off. Dopo la sconfitta per 3-2 nel match di andata al Comunale, gli amaranto per ottenere la qualificazione devono vincere con due gol di scarto. Arena Garibaldi con il pienone: diecimila spettatori presenti sulle tribune
Diecimila spettatori per la semifinale di ritorno tra Pisa e Arezzo all’Arena Garibaldi. Stadio esaurito, grande spettacolo sugli spalti e posta in palio altissima in campo, tant’è che i due allenatori non toccano nulla o quasi. Stesso undici di mercoledì per Dal Canto, Marin al posto di Meroni per D’Angelo. Moduli a specchio: 4-3-1-2 da entrambe le parti.
Gli amaranto l’approcciano benissimo: girano palla, tengono la linea alta, si avvicinano in due o tre occasioni in modo pericoloso all’area nerazzurra. Al 13′ Belloni, su sponda di Brunori, calcia alto di sinistro. Il Pisa soffre la verve dell’Arezzo e lascia varchi: Belloni serve in verticale Brunori al 21′, dribbling secco su De Vitis e sinistro potente che Gori respinge a fatica. Un minuto dopo Foglia prende il giallo per fermare una ripartenza nerazzurra. Quello amaranto è un monologo: Belloni ruba palla sull’out di sinistra e mette Brunori in zona tiro. Il centravanti stavolta si fa chiudere e sciupa una palla gol grossa così.
Il Pisa si affaccia dalle parti di Pelagotti solo al 36′: angolo di Gucher, Marconi di testa mette sopra la traversa. L’Arezzo sembra calare di ritmo, ma Belloni piazza una ripartenza spettacolare: palla a Serrotti, scarico per Brunori che calcia verso la porta e Cutolo di destro non trova l’impatto con il pallone. Dopo 2 minuti di recupero, Ayroldi fischia la fine del primo tempo. Uno 0-0 che all’Arezzo va strettissimo.
La ripresa comincia con l’applauso della curva pisana a Pelagotti, ex nerazzurro, che va a sistemarsi nella porta lì davanti. Passano tre minuti e Cutolo dribbla secco in area: il suo rasoterra viene deviato da De Vitis e Gori, per sua fortuna, si ritrova il pallone tra le mani. Il Pisa in questo secondo tempo tiene il baricentro più alto, pressa di più e proprio su una palla rubata a Buglio, nasce un pericolo: il tiro di Marconi però è innocuo. Al 12′ primo cambio amaranto: fuori Buglio, dentro Benucci.
E’ un’altra partita rispetto al primo tempo. Il Pisa si difende meglio, è più insidioso quando spinge e l’Arezzo deve anche subire. Al 23′ Benucci si guadagna una buona punizione, ma Cutolo non trova il pertugio e la barriera respinge. D’Angelo allora mette forze fresche: dentro Izzillo, PesentieMoscardelli per Minesso, Marconi e Masucci. Dal Canto invece sceglie la torre Butic al posto di Cutolo.
Sulla testa del croato spiove un bel pallone di Luciani al 36′, ma la sua deviazione è fuori misura e scoordinata. Più passano i minuti, più l’Arezzo vede allontanarsi la rimonta. A cinque dalla fine esce Sala e va nella mischia Rolando. Ma ormai l’inerzia si è spostata dalla parte sbagliata e Izzillo, con un destro a giro, la mette nell’angolino. E’ il gol che di fatto chiude i giochi e che manda il Pisa in finale. L’Arena è una bolgia, mentre nel settore ospiti si alza comunque la sciarpata amaranto.
ARBITRO: Giovanni Ayroldi di Molfetta (Salvatore Dibenedetto di Barletta – Leonardo De Palma di Foggia; quarto ufficiale: Alessandro Meleleo di Casarano).
NOTE: spettatori presenti diecimila circa. Ammoniti: pt 21′ Foglia, 31′ Benedetti; st 4′ Lisi. Angoli: 3-2. Recupero tempi: 2′ e 5′