I commissari straordinari di Eutelia, Daniela Saitta, Gianluca Vidal e Francesca Pace dovranno presentarsi il prossimo 8 novembre davanti al giudice delle indagini preliminari Angela Gerardi del tribunale di Roma in relazione al procedimento penale che li vede indagati per la vicenda Eutelia.

I tre commissari insieme ai componenti del comitato di sorveglianza di Eutelia in amministrazione controllata sono finiti sotto indagine in seguito ad un esposto arrivato sulla scrivania dell’allora ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio. Quest’ultimo appena letto il contenuto della denuncia non aveva perso tempo e lo aveva trasmesso alla procura di Roma. A condurre le indagini e titolare del procedimento e’ il pm Fabrizio Tucci della sezione reati contro la pubblica amministrazione della procura di Roma. Indagini che portarono nei primi mesi del 2020 alla perquisizione della sede Eutelia di via Calamandrei ad Arezzo. La perquisizione, alla presenza dei dipendenti, venne condotta da personale della Guardia di Finanza di Roma.

Nell’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione viene chiesto di indagare in particolare sulla cancellazione di alcuni pignoramenti sui beni immobili del gruppo One Italia per un valore superiore a 16 milioni di euro, a tutela di un credito. Ad ordinare il richiamo delle garanzie patrimoniale fu il commissario Daniela Saitta, indagata, si legge negli atti della procura, per corruzione in atti giudiziari con condanna di un innocente (art. 319 ter del codice di penale). Dopo aver richiesto ai legali di Eutelia il ritiro dei pignoramenti, Daniela Saitta si accordo’ con gli avvocati del gruppo One Italia per ridurre il debito nei confronti di Eutelia da 16 a 7 milioni di euro, dilazionati in 10 anni. Dei 6 milioni, solo 185mila euro sono stati pagati e nessuna azione risulta essere stata intrapresa dai commissari per il recupero della differenza, causando percio’ un arricchimento del gruppo indebitato con Eutelia. Da qui l’accusa di corruzione e l’indagine penale per la distrazione del patrimonio aziendale a danno di lavoratori, creditori e azionisti.
Piero cortese, forse ti conosco ( il nome è diverso). Sono di Ivrea e sono d accordo con te.
Sono un collega di Bari, chiedete a Maurizio Corasiniti (RSU di BARI) di come Fabrizio Potetti/Fiom dalla sera alla mattina da totale opposizione inverti’ totalmente rotta e firmo’ l’accordo per la cessione del ramo IT a Omega.
Maurizio Corasiniti era presente al Ministero il giorno dell’incontro e si arrabbio’ cosi tanto contro Potetti che lo accompagnarono fuori dal Ministero quasi di peso.
Quale puo’ essere la ragione di tale cambio di rotta se non una lauta ricompensa da Omega a Potetti? Non e’ stupidita’, solo avidita’
Per volere dei sindacati in particolare la FIOM. Non sono in grado di capire se per incapacità o altro.
E adesso?
Cortedappelloromalavoro.mihannotrufatolasentenza2016delrisarcimementodannicontrolamia.aziendapremalattiaprofesionale..anchelamagistraturadifrosinone.miarchiacinquevolte
Ognuno ha quello che si merita. Depredare aziende merita la galera per molti anni, che sia di esempio per tutti gli avidi in posizioni pubbliche.
Sono un ex dipendente. Proveniente da Olivetti. Senza diritto qualcuno ci ha messo i questo calderone.