L’emiciclo parlamentare di sinistra non è il mio ambito naturale. La mia collocazione è dall’altra parte, salvo casi parziali o eccezionali. Come quello che si è configurato per le elezioni a sindaco di Arezzo, dove la destra candida nuovamente l’uscente Ghinelli.
Probabilmente io non ho mai votato a sinistra del centro, ancor meno avrei immaginato di sostenerne il candidato sindaco, ma ubi maior minor cessat.
Ghinelli dimostra quanto possa essere perniciosa una amministrazione divisiva in un momento in cui la nostra città deve esprimere i valori propri di una comunità. Mentre il fallimento politico o morale è evidente, non occorre pronuncia della magistratura. Persino chi lo sosteneva 5 anni fa gli si oppone; i suoi fan dovrebbero valutare come quella candidatura sia pure condizionata dalle indagini giudiziarie che potrebbero portarlo al rinvio a giudizio. Un solo assessore appoggia Ghinelli, pur non si imbarazzano della più modesta propaganda. Come quella di aver incentivato la natalità, mentre i numeri sono impietosamente contrari, mai così male prima di lui..
Ritenendo gli ultimi 5 anni di amministrazione comunale costellati di brutti episodi e scelte sbagliate, non posso rimanere inerme considerato che non mi è stata data alcuna alternativa percorribile. Insomma, non comprendo come si possa essere contenti di Ghinelli, ma la percezione è fenomeno individuale. Non sono tempi normali.
Avrei potuto unirmi a candidati con i quali esisteva già una condivisione abbastanza ampia. Facile unirsi a quelli con cui vai d’accordo. Ma adesso non basta, e se Luciano Ralli ha il cuore di mettermi nella sua lista, io ho il cuore di metterci la faccia: portando una visione indipendente, ma che rappresenta parte del corpo elettorale aretino.
Liberale, senza dogmi e con un pizzico d’umiltà.
Luciano sarà protagonista di questa tornata elettorale, inoltre è persona con chiarissimi pregi. E condividiamo la necessità di ritrovare ed esprimere i valori che nel dopoguerra hanno consentito alla nostra comunità di superare le divisioni lasciandosi alle spalle un periodo orribile, per poi svilupparsi.
Confrontandosi, ascoltando, imparando, confutando: dalla sintesi all’azione, perché nei prossimi mesi/anni o ne usciamo tutti insieme o i più verranno lasciati affogare. E pur conoscendo e stimando molti candidati in quella parte, nei loro condottieri non vedo capacità -o volontà- di operare per la comunità intera: questi ultimi 5 anni lo lasciano facilmente presagire.
Figurarsi poi se i rinvii a giudizio minassero credibilità e autorità, sottraendo attenzione ed impegno ai problemi della città e del territorio che nella sua interezza costituisce il Comune di Arezzo.
Ho quasi 60 anni, la sedia a rotelle non mi permette più di lavorare nel privato dove ho passato 30 anni crescendo sino a ruoli impegnativi anche grazie allo studio. Mia moglie mi sopporta da oltre un quarantennio, due figli per la loro strada. Trovate molte mie riflessioni pubblicate sui media locali, anche se mi riservo sempre il piacere di aggiornare le mie opinioni: non sono nato colla verità in tasca.
Nel 2011 ho contribuito a far eleggere un consigliere comunale che ha fatto onorevole opposizione all’amministrazione Fanfani; vi stupireste a vedere chi era con me in quella lista e potreste riflettere su come le strade si siano separate: per me i principi non sono in vendita, neanche per una poltrona o una crescita elettorale.
Non sono mai stato tenero con Fanfani ed i suoi assessori, per assenza di vitalità cittadina, le partecipate e altro.
Nel 2015 ho portato all’attenzione cittadina l’ideale di una sana amministrazione che potesse -attraverso la maggiore cura verso cittadini in difficoltà- operare a favore di tutti: e sono stato orgogliosamente equidistante dai candidati in quella tornata.
Negli ultimi 5 anni molte sono state le occasioni di critica a questa amministrazione, ma credo di aver bacchettato anche la debole opposizione del principale partito della sinistra, aveva munizioni che non ha sparato. Chi viene eletto deve comunque garantire un risultato minimo, sotto la sufficienza la critica è doverosa. Critiche che ho sempre cercato di argomentare coi numeri o altre esperienze, la maggioranza uscente ha zittito qualsivoglia confronto interno, con Ralli non sarà così. Il confronto è ricchezza; e solo gli imbecilli non cambiano idea se l’altra è meglio. In questo ambito intendo agire, e confido gli elettori mi supportino.
Modifico pertanto la collaborazione colle testate fino al termine elettorale.
Con un invito: fate le vostre riflessioni e valutazioni, senza imitare quelle di altri, e votate. VOTATE! Onorate la democrazia.
trovo questa cosa su una proposta di farsetti (credo sia m5s, il che mi fa sorgere dubbi sulla mia idea…)
https://www.arezzonotizie.it/politica/elezioni-2020/area-lebole-smart-farsetti.html
allora, l’idea è presentata con l’ingenuità della raggi che fa la funivia a roma, però c’è un’idea, una visione di futuro a medio termine chiarissima:
1-no a uno stramaledetto grande magazzino con parcheggio;
2-no a deliranti torri (il render deve essere preso e incollato da qualcosìaltro);
3-si a provare a sfruttare il tratto di ferrovia pescaiola-lebole-stazione-mecenate come tpl (basta un vagone che fa su e giù, magari 2, l’altro che fa mecenate-stazione-fiorentina-multisala)
poi non parla di come ricucire pescaiola, che non è semplice, parla di autosufficienza, mostra (forse il giornalista?) uno scenario da giungla urbana che non scherziamo, bello il verde, ma deve essere di manutenzione plausibile.
però dice chiari almeno quei 3 punti su un pezzo piuttosto importante di città e il primo è che no, lui non ci vuole un grande accentratore di macchine con il suo enorme parcheggio davanti ma ci vuole un pezzo di città.
si può essere o meno d’accordo col principio e soprattutto coi dettagli, ma almeno s’è capito che l’idea è che “no, il grande magazzino in mezzo al piazzale d’asfalto no”.
questo vi chiedo, di farci capire cosa volete fare della città, almeno come traffico, edilizia, lavori pubblici, che son temi importanti e son facili da capirsi.
http://168.119.250.97/permalink/22899.html
Perché non questa idea? Pensala realizzata ora nel contesto attuale della scuola allo sbando.
Di promesse e proposte negli anni, in vista di elezioni,fatte da tutti, ne trovi a dozzine. Fatte punte.
I programmi e le promesse fatte in campagna elettorale si è visto che fine fanno sia che vinca la destra sia che circa la sinistra.
Il problema principale di Arezzo (e il prolungamento della Tangenziale a sole 2 corsie e’ uno dei lampanti esempi di inadeguatezza di chi ci amministra) e’ quello di trovare un Sindaco e una Giunta capaci di amministrare la Città apportando, seppur con i pochi soldi a disposizione, quelle migliorie delle quali ha bisogno.
La mancanza di soldi si supera con le idee e con i progetti che coinvolgano i privati, negli ultimi 10 anni non abbiamo visto nulla di tutto ciò e per questo ci ritroviamo ancora a vedere l’indecoroso scempio dell’area Lebole.
Visti i candidati torneremo a votare ma, vinca chi vinca, non cambierà nulla e questa è la cosa più triste per il futuro prossimo di questa Città.
Stimato Alessandro buongiorno.
In un mondo dove anche i paracarri hanno diritto di spostarsi, e tu non sei un paracarro, tutto è fattibile.
Nessun stupore. De gustibus.
Vorrei da te una riflessione sincera circa la situazione liste aretine:
come vedi la salita in campo di una lista infarcita di operatori della sanità privata in appoggio alla lista capeggiata dalla sanità pubblica ( o facenti parte) ?
Il buon e compianto Giulio diceva che a pensar male…….
Chissà come la penserebbe l’altrettanto compianto venerabile. Dilettante a confronto.
Un caro saluto ed in bocca al lupo per la tua scelta di campo.
In verità quello che più mi addolora è la corsa alla definizione “civica”. Come il puntare sulle competenze, quando queste in verità richiedono la conoscenza del profilo normativo. Sinceramente per i mesi che ci attendono credo sia più importante avere una impostazione che vede l’uomo, senso ampio, al centro delle decisioni piuttosto che le cose o gli immobili: credo di aver capito la tua allusione al pacco di soldi che la revisione del sistema sanitario metterà in movimento, e qui sarà l’indole dei candidati a fare la differenza. Avendo già vissuto la campagna elettorale 2015 ti dico che i gruppi di pressione (portatori di interesse spesso economico) sono molto più dei candidati. Alcuni candidati sono espressioni di questi, altri si fanno “sensibilizzare”, altri concordano con l’uno ed il suo contrario, ben pochi utilizzano il ben più adatto -per me- vaffanculo. Infatti presi 200 voti. E lo posso affermare senza fare nomi, molti dopo si sono pentiti di non avermi votato.
Grazie per la risposta, ma a ‘sto giro non ti quoto.
Starò a vedere quanti vaffa pronuncerai, e poi mi pentirò di non averti sostenuto ( come singolo, ovvio).
Sui vaffa qualcuno ha fondato un Impero di consenso, ai posteri ( ma anche ora) l’ardua sentenza.
E va bene, la partecipazione di quello, l’opportunità dell’altro ma si riesce a capire cosa si voglia fare? Quella porcheria di rotonda in via fiorentina resta o si torna al progetto del semaforo di superficie e la tangenziale sotto? L’area lebole rimane come idea di piazzale con altri centri commerciali o deve svilupparsi come tessuto irbano che ricucia pescaiola e fiorentina? Quella scemenza dell’anello nord-est è un obiettivo o no? La cadorna si ritiene di lasciarla così o si vuole progettare qualcosa? Quell’ecomostro del palazzo enel? Che si vuole fare con la due mari? Si riprogetta quello svincolo assassino dell’esselunga? Considerato che la tangenziale non è tangente a una mazza, ma secante, è previsto di realizzare una bretella almeno dalla maestà di giannino al maspino? All’ex campo scuola l’idea è quella di una pidocchiosa stesa di asfalto per parcheggiare le auto o c’è un’idea per non sbattere tutto il quartiere fiorentina fuori dalla città? C’è la volontà di sfruttare la ferrovia come trenino metropolitano o no? La doppia canna baldaccio si conferma o no? Questo piano operativo si deve tenere o si rifà da capo? Le ztl b crescono, calano, restano uguali? Dopo 4 anni che il gamurrini se n’è fregato, una stramaledetta panchina e una schifosa pensilina le mettiamo per aspettare il bus in via petrarca???????il piano riasfaltature è come quello del ghinelli, cioè niente per 4 anni e poi tutto a 2 mesi delle elezioni quando ormai son 4 annk che si lascia mezzo stipendio a gommista e meccanico?la vecchia idea di rendere a senso unico via masaccio e via vittorio veneto titorna?
Insomma, è dato di sapere qualcosa che avete intenzione di fare? Voi come tutti gli altri
ma una domandina semplice tipo: sei pro o contro la pentola a pressione? ma ohimè le incertezze dell’ultima maggioranza lasciano una lista lunga, cui risponderò. ma intanto una premessa: il piano operativo- strutturale ultima approvazione di questa consiliatura non mi piace perchè spinge all’abbandono di volumi “periferici” che potevano essere occasione anche di lavoro per imprese oltre che soddisfare i proprietari -spesso non latifondisti- in ottica centralista pro grandi interessi
ma perchè l’anello a nord-est sarebbe una scemenza? La scemenza è continuare ad incanalare traffico da Via Tarlati verso la strettoia del cimitero, vogliamo insistere ad usare quel viottolino come circonvallazione?
Roba da matti c’è più traffico ad Arezzo che a Firenze.
Ma siccome al peggio non c’è limite mi aspetto anche estensioni alla ztl senza prima aver provveduto ad una viabilità degna, chiusura a Nord fondamentale, e senza aver migliorato il trasporto pubblico e il sistema dei parcheggi.
Piucchealtro la scemenza o meglio l’assoluta inadeguatezza e incapacità si denota su chi ha deciso di proseguire 800 metri di Tangenziale a 2 sole corsie.
Non so la differenza di costi tra la 4 e la 2 corsie ma so che proseguire un tracciato a 4 corsie facendolo a 2 e’ uno scempio a tutti i livelli oltre che una inspiegabile assurdità.
infatti, le grandi opere promesse in campagna elettorale poi diventano operette dell’ultimo minuto in vista del voto.
2 corsie si fa prima, un pezzo di via calamandrei, un pezzettino qui e uno là tanto per far vedere che si è fatto qualcosa.
Nel frattempo gli alberi da tagliare sarebbero quelli che crescono nelle caditoie perchè noi cittadini ci si contenterebbe per cominciare della cura delle piccole cose, non penseranno mica di averci incantato con una ruota o un concertino eh?
Se devi proseguire un’infrastruttura importante come la Tangenziale devi farlo con i giusti criteri.
Convogliare un traffico che arriva da una 4 corsie in una 2 corsie e’ fuori da ogni logica ed e’ anche pericoloso oltre che esteticamente orrendo.
Se non si arrivano a capire queste cose è molto grave.
l’anello a nord est non può essere chiuso perchè non c’è modo di fare 5km di tunnel sotto san fabiano. la città di arezzo non si è sviluppata a nord da quando è nata perchè questa è la città, lo sviluppo emicircolare la definisce e non è a forza di comprare sempre più vetture sempre più simili a veicoli agricoli che si può pretendere di sventrare una città.
il prolungamento a nord s’è visto che bella cagata che è: una strada parallela a quella che da ceciliano va a puglia e pure a corsia singola(!!!) cosa dovrebbe alleggerire? niente, solo che rappresenta elemento di tensione edificatoria nel mentre che non smaltisce minimamente il traffico, anche per dimensione (si arriva a 4 corsie al soprapasso della ferrovia, poi strettoia e diventa tutto a corsia singola. ma che lavoro è???
cercare di chiudere questo anello (ma arrivando dove? al bagnoro?va bucata pure san cornelio?) è un modo di buttare soldi ed ipotizzare un’infrastruttura che non può essere finita prima dei 50 anni quando si spera che questa orrenda moda di comprare trattori, viaggiarci da soli e chiamarli suv, sia morta da qualche lustro. il tutto senza parlare di costi, di rischi idrogeologici e di intersezioni con la città esistente.
estensioni della ztl sono la speranza di una città, la città non è il luogo dell’automobile, ma il luogo dei cittadini, capirei si fosse chiamata automò, ma ci chiama città, non ha da essere a misura di auto, ha da rendere semplice avvicinarsi con l’auto, parcheggiarla e muoversi in modo meno ingombrante (a muoversi in auto, a parte la merda buttata fuori dallo scarico, si occupano in media 6/7mq a testa, in città. in un pulman pieno siamo sotto il metro, su una bicicletta o un motorino poco di più, la ztl serve proprio per proteggere la città e i cittadini dalle auto.
Sono d’accordo con lei sulla chiusura dell’anello a nord, è impossibile.
Invece il tratto nuovo era necessario per togliere il traffico dallo stradone di ca de cio (che andrebbe chiusa), perché troppo stretta e pericolosa , però, come dice lei, andava fatta a doppia corsia raddoppiando anche il tratto dalla ferrovia alla rotonda e facendo anche una stradina parallelo ad uso esclusivo di bici e pedoni, invece hanno fatto una strada come le facevano negli anni 60….e anche l’angolo di imbocco ed uscita dalle rotonde continuano a farlo a 90° invece che raccordarlo in maniera più dolce, ma i tecnici sono convinti che sia giusto così perché serve a rallentare le auto, peccato che i mezzi lunghi debbano andare nell’altra corsia per girare…
oh, allora, se si dice che lo stradone di ca de cio si chiude alle auto e resta solo ciclabile perchè non si può allargare (ci sono le case in fondo) allora ci può pure stare l’allungamento della tangenziale, rimanendo comunque un “pericoloso” asse cui tendere con lo sviluppo urbano. fatto così, è solo un modo di buttare soldi.
Se c’è la volontà l’anello si chiude, avoglia se si chiude.
Ma tranquillo non succederà, troppe “resistenze”.
Invece dò per scontato l’allargamento della ztl che fa tanto green, e tutti potranno scorrazzarci in monopattino allegramente che anche questo va tanto di moda.
Purtroppo c’è gente che lavora lontano da casa e si ritrova in coda tutte le sere perchè l’anello tanto a che serve, c’è poi chi prende il treno e si è ritrovato prima il mecenate a pagamento e poi nemmeno più la possibilità di salire al volo nell’auto di un parente nel piazzale della stazione.
Torniamo alla realtà invece di sognare queste impossibili città ideali tutte pedonali, con i limiti a 20/30 all’ora, piste ciclabili assurde, rifiuti zero, emissioni zero, però guai se il furgone del corriere che ci porta il pacchettino a casa ritarda.
ztl speranza di una città ma dai! allora togliamo le caldaie che inquinano più delle auto. E quali cittadini poi, quanti sono i veri residenti del centro?
P.S. il fine settimana o appena posso abbandono l’auto per la bicicletta ma non mi piacciono i fanatismi e dalla politica vorrei soluzioni concrete per la vita di tutti i giorni non aria fritta o mercatini del menga.
E la soluzione concreta è un chilometro di traforo sotto san fabiano???
Salire al volo in macchina alla stazione?il parcheggio accanto è kiss and go per 15minuti, che problema c’è?
Io prendo il treno e adesso è molto meglio di prima. C’è un grosso parcheggio gratuito per 20 minuti che è perfetto. Il fatto che ci si lamenti anche di questo (e si preferisca la giungla che c’era prima) la dice lunga sulla mentalità diffusa in questa città.
La bicicletta non è un oggettino per il fine settimana. E’ un metodo di locomozione molto efficiente che vorrei che le mie figlie usassero tutti i giorni per andare a scuola senza rischiare la vita — per colpa dell’assenza di piste ciclabili, di segnaletica, di chi guida guardando il cellulare, e delle numerose auto parcheggiate sui marciapiedi in barba alle regole. Auto che spesso contengono genitori che fanno tutto quello che non si deve fare in una botta sola.
“fanno tutto quello che non si deve fare in una botta sola”,così risparmiano energie. sigh…
Se lavorassi vicino a casa ci andrei tutti i giorni in bicicletta, magari!
Purtroppo non sono nemmeno vicino alla ferrovia o ad una linea di bus.
E che bello se tutti avessero la scuola vicina da poterci andare in bicicletta, invece per colpa anche delle inefficienze del trasporto pubblico molti devono utilizzare l’auto per accompagnare i figli a scuola.
Il fatto che ci si lamenti di questo la dice lunga sulla mentalità diffusa.
Lei comprenderà che quanto cita è estremamente variegato: si passa dalla semplice boutade al progetto che ha bisogno di finanziamenti da altre istituzioni, da idee abortite a aree esclusivamente private. Situazioni di cui si discute da decenni, manca solo la ferrovia interrata (battuta). Al di là del concetto di ricucitura centro periferia (che si riallaccia a perplessità che ho segnalato sul piano strutturale) occorre tenere presente il fattore denaro. E le linee strategiche nelle quali il progetto può rientrare oppure no. Personalmente le dico che la 2ª canna del baldaccio è da fare. E sarebbe già buono farla, prima vorrei contare i soldi nelle finanze comunali.
In un mondo fantastico, tipo quello dei giochi gestionali dove costruisci una città, io la farei la ferrovia sotteranea, nei tratti verso Val di Chiana e Casentino, a doppio binario ed in grado di farci passare treni merci.
E in superficie, dove a quel punto i binari non servirebbero più, proseguirei la tangenziale per farla riallacciare alla casentinese all’altezza di Giovi.
Ovviamente servirebbero un bel po’ di fantastiliardi…
Nella mia modesta esperienza, ad Arezzo qualunque cosa che scenda sotto il piano di campagna è soggetta ad allagamenti: la stazione sotterranea piuttosto che il sottopasso immaginato all’incrocio di via Fiorentina non mi farebbero stare tranquillo. Il bisogno di mettere in sicurezza del nostro territorio a me pare priorità assoluta: danni a persone e cose non possono essere messi sullo stesso piano di una circolazione più fluida.
Io infatti ho parlato di mondo immaginario
Io infatti ho parlato di mondo immaginario
sì ma in una campagna elettorale si fanno pure analisi del genere: “a 30 anni io ho in progetto di trovare quel miliardo, miliardo e mezzo che serve a fare questa cosa”, è chiaro che una cosa così non la pagherà mai il comune, ma lo stato potrebbe, tutto sta a muovere le pedine nella giusta direzione” poi se non c’è verso, pazienza, ma che arezzo sia strappata in due dalla ferrovia è vero ed è faticosissimo ricucirla (i sottopassi pedonali sono tutti sgraditi)
Sì ma una campagna elettorale così è semplicemente identica per tutti (magari riuscire ad attivare i percorsi per finanziare l’interramento della ferrovia, per quel che mi riguarda è il cardine della visione della città a 30 anni che dovrebbe avere ogni amministratore), perché votare l’uno o l’altro se nessuno si sbilancia a dire cosa vuol fare? La mazzetta alla curia per fare la caserma della municipale in una via a senso unico, almeno quella ci proponete di risparmiarla?un’area di sosta dal vestri per evitare il delirio di attraversamenti pericolosi dal distributore? I week end con via crispi e roma chiuse continueranno?
Si può avere una visione di quel che si vuole fare?il mercato internazionale dei sapori continuerà a prendere montagne di soldi aretini e portarseli via o no? I circhi li ospitate o no? Prevedete di provare ad ospitare eventi sportivi come il giro d’italia aiutando la marconi arredamenti di turno o no? Quell’osceno incrocio a raso del raccordo verso s.zeno c’è idea di modificarlo?
Poi se non ci sono i soldi ci dite “se ottengo quel finanziamento, faccio quella cosa”, ma per rovesciare il delirante senso unico via margaritone-pietro aretino-assab non srrve chissà che cifra roboante.
I pini in città (esempio via giotto) li sostituite con essense meno dannose e pericolose o no?
Porca miseria non si riesce manco a capire se metterete una panchina e una pensilina slla fermata del bus in via petrarca (il ghinelli s’è capito di no, che i vecchi gli piacciono arrostiti d’estate e congelati d’inverno, ma gli altri?)?
Cioé sulla base di cosa si deve votare l’uno o l’altro?
Quel porcaio di rotonda di via fiorentina è un’oscenità sulla quale mi aspetterei che la campagna elettorale battesse ogni giorno, invece niente, silenzio, ma perché???
Come le recenti campagne elettorali dimostrano, gran parte del bacino elettorale preferisce promesse vuote a ragionamenti complessi. Per questo ho parlato dei lettori di informarArezzo come elite capace di sottrarsi alle sirene del titolo urlato o dei post bufala. Nei prossimi giorni spero di riuscire in una riflessione che possa valere risposta. Ma sono così tanti i fronti aperti, accumulatisi negli anni e mai affrontati, da sapere già che non potrà soddisfare interamente.
per carità, non richiedo ragionamenti complessi, che poi magari non li capisco, ma proposte concrete anche su piccole cose. apprezzo l’onestà di dire “ci son pochi soldi” ma preferisco sapere quei pochi dove vanno, o cosa si farà se se ne troveranno di nuovi.
ad esempio credo che a sapere che il ghinelli e il gamurrini volessero pagare una stecca allucinante alla curia per mettere la municipale in una via a senso unico, volessero cancellare il progetto di semaforo in via fiorentina per farci una rotonda, o buttare centinaia di migliaia di euro per fare una parallela alla via di ca de cio (manco a doppia corsia!!!!!!), forse sarebbe pure cambiato qualcosa in sede elettorale.
solo che pare che così il giochino sia al ribasso: “se faccio una supercazzola, ognuno ci capirà quel che sogna; se spiego chiaramente le cose, ogni singola cosa non andrà bene a qualcuno”, ma col secondo sistema per me non si fanno gli amministratori, si va a caccia di uno stipendio pubblico, che son due cose diverse.
se lei condividerà una più concreta proposta di quali siano le direzioni da prendere (anche da un punto di vista teorico, esempio, ma sul serio qualcuno ha pensato di fare due grattacieli di 20 piani alla lebole? quell’area dovrà essere un hub di supermercati e parcheggi o un quartiere di ricucitura? poi è di un privato, chiaro che se non vuole far niente non fa niente, ma anche ci dovrà essere un piano operativo che disciplini cosa farci!) sarà più che ben accetta!
ci sono montagne di cose gratis o poco costose che sarebbe interessante sapere come vengano indirizzate (es. il gamurrini ha puntato molto su rotonde e giardini con tanti fiorellini stagionali. la cosa è bella ma ha un costo? si prosegue su quella strada o si cerca una soluzione magari cromaticamente meno abbagliante ma che richieda minor manutenzione? la ztl? il pums? i sensi unici margaritone-aretino-assab? il senso unico di via porta buia, con inversione ingresso-uscita della cadorna? i pini in via fra guittone che prima o poi finisce che tirano giù le mura?), insomma, fateci capire qualcosa di concreto, fosse anche la grottesca vicenda di quei due tigli del cavolo alla stazione…
se arriverà qualcosa di più specifico, grazie in anticipo!
Ruzzi può anche rispondere con quello che pensa, ma chi comanderà sarà sempre il PD, che è lo stesso che ha amministrato prima di Ghinelli, quindi le vere risposte ce le ha già.
Ralli era presidente di quel consiglio.
Solo il sognatore Ruzzi spera di incidere qualcosa dentro a quel lento bisonte che è il PD.
non penso però sia lui permesso di esporsi con progettualità che il partito di riferimento non condivida: mi aspetto che se scriverà “vogliamo fare i sensi unici in via masaccio e via vittorio veneto”, sia effettivamente tornata “di moda” la vecchia proposta del periodo fanfani che fu abbandonata per lisciare il pelo a commercianti secondo me miopi.
Anche a me non dispiaceva quella proposta, come quella di fare una strada che da via Menci saliva dallo scalo merci al parcheggio della stazione.
Potrebbe essere un bel parcheggio scambiatore per evitare che le auto arrivino in centro.
anche quella, e non capisco se possa funzionare con la doppia canna, e sarebbe parimenti importante, altrimenti togli la gente da via vittorio veneto per parcheggiare alla stazione, ma la fai passare da guido monaco: hai risolto a metà.
tutte cose più piccole e più grandi che però per me in campagna elettorale van trattate. poi a me alcune soluzioni piaceranno, altre meno, ma io credo che edilizia, mobilità e lavori pubblici siano aspetti dell’amministrazione che possono determinare il voto dei cittadini più di astrazioni come “inclusività”, “sviluppo”, “futuro” che voglion dire tutto e niente. se uno mi dice che cancella quel mostro di rotonda in via fiorentina e rispolvera il progetto iniziale con la tangenziale sotto e il semaforo sopra, ha già preso mezzo voto.
Veramente il progetto attuale è tangenziale sotto e rotonda sopra, come hanno fatto in tante altre città.
Se permetti farci un semaforo sopra non ha senso, tappi tutto lo stesso, la soluzione più scorrevole è con rotonda, e grazie al sottopassaggio eviti che chi non deve svoltare la impegni inutilmente.
il problema è proprio la rotonda di superficie, che sbatte tutto il quartiere fiorentina fuori dalla città. la rotonda è un elemento di distribuzione veicolare, frapporlo tra due parti di città significa separarle (vedere non a caso quella di via colombo…e pure nel suo piccolissimo san clemente). il semaforo disciplina tutti i flussi, veicolare ma anche ciclabile e pedonale.
il grosso del traffico va sotto terra, e nelle due di accumulo da via fiorentina alla tangenziale, il resto lo gestisce bene un semaforo, che permette però a un quartiere da migliaia di abitanti di restare attaccato alla città, se pur attraversato da una “tangenziale” che non è tangente.
questo era il progetto iniziale
https://www.arezzoora.it/wp-content/uploads/2017/05/012-5.jpg
tra l’altro in asse con via fiorentina, che arriva diretta alla porta, ed è una bella strada che non piega fino a pratantico, è pure un segno del territorio bello ed importante
questo è quel che è partito, o meglio, per fare questo hanno fatto mezzo buco per terra.
https://lh3.googleusercontent.com/proxy/czNmg4qieUzIj-2TMUJi9cs5WGcm39kvOGoX3mALCwnwyqdWOk4r8f7KMUYyYZ77CokBBfWYRL6U10j8B2y4tZ54fZykP8JcZJZJCpvt_JWcRg7b-dgLj4DC0d3C2Dn6lWe1IZpvMv4Ekq7Oz31RrkZyzlXLxN1VbmuQGDiC
per carità, non richiedo ragionamenti complessi, che poi magari non li capisco, ma proposte concrete anche su piccole cose. apprezzo l’onestà di dire “ci son pochi soldi” ma preferisco sapere quei pochi dove vanno, o cosa si farà se se ne troveranno di nuovi.
ad esempio credo che a sapere che il ghinelli e il gamurrini volessero pagare una stecca allucinante alla curia per mettere la municipale in una via a senso unico, volessero cancellare il progetto di semaforo in via fiorentina per farci una rotonda, o buttare centinaia di migliaia di euro per fare una parallela alla via di ca de cio (manco a doppia corsia!!!!!!), forse sarebbe pure cambiato qualcosa in sede elettorale.
solo che pare che così il giochino sia al ribasso: “se faccio una supercazzola, ognuno ci capirà quel che sogna; se spiego chiaramente le cose, ogni singola cosa non andrà bene a qualcuno”, ma col secondo sistema per me non si fanno gli amministratori, si va a caccia di uno stipendio pubblico, che son due cose diverse.
se lei condividerà una più concreta proposta di quali siano le direzioni da prendere (anche da un punto di vista teorico, esempio, ma sul serio qualcuno ha pensato di fare due grattacieli di 20 piani alla lebole? quell’area dovrà essere un hub di supermercati e parcheggi o un quartiere di ricucitura? poi è di un privato, chiaro che se non vuole far niente non fa niente, ma anche ci dovrà essere un piano operativo che disciplini cosa farci!) sarà più che ben accetta!
ci sono montagne di cose gratis o poco costose che sarebbe interessante sapere come vengano indirizzate (es. il gamurrini ha puntato molto su rotonde e giardini con tanti fiorellini stagionali. la cosa è bella ma ha un costo? si prosegue su quella strada o si cerca una soluzione magari cromaticamente meno abbagliante ma che richieda minor manutenzione? la ztl? il pums? i sensi unici margaritone-aretino-assab? il senso unico di via porta buia, con inversione ingresso-uscita della cadorna? i pini in via fra guittone che prima o poi finisce che tirano giù le mura?), insomma, fateci capire qualcosa di concreto, fosse anche la grottesca vicenda di quei due tigli del cavolo alla stazione…
se arriverà qualcosa di più specifico, grazie in anticipo!
Nooooo Ruzzi, questa non me l’aspettavo…..
La gente è la stessa della giunta Fanfani, e il candidato era presidente del consiglio di quella legislatura, quindi in parte dipende anche da lui se quella amministrazione è stata fallimentare.
Sarebbe l’ora di puntare su facce nuove.
coi “se” non si va lontano. facce nuove nuove non ne vedo e ho deciso di fare con quello che c’è. certo potevo continuare nel mio buen ritiro, ma appunto non sono tempi normali. credimi, una decisione sofferta. con l’intenzione di poter apportare una visione diversa, ma sceglieranno gli aretini: grazie allo strumento democratico che qualcuno ci ha donato. dono vero, non quello del ghinelli!
Mah, contento lei…..
Certo speravo in un commento migliore di “contento lei”. Evidentemente non ho spiegato bene le mie sensazioni e motivazioni. Ovviamente Ralli è tuttaltro che faccia nuova, ma i candidati 5 stelle,Pc e Pci non fanno per me. Lo faranno per lei, magari. Altri, ben più “spessi” di me si sono trovati a scelte simili, scontentando i danneggiati, ma non son degno neanche di pensare di legare le scarpe a Montanelli. Quindi incasso giudizi affrettati e scazzi con persone che conosco da 15 anni. Chi mi legge è parte di una elite, speravo si comportasse conseguentemente pur nel dissenso. Ad maiora
Se preferisce le scrivo che, anche se non sempre in accordo con lei, mi sono sempre piaciuti i suoi articoli perché non banali e controcorrente, e proprio per questo la sua candidatura mi sembra un controsenso e mi provoca una profonda delusione. Non mi aspettavo che si abbassasse a tanto.
Se non c’è nessuno di interessante, si può tranquillamente non schierarsi.
Ma non credo che sia molto interessato a questa mia opinione personale.
Mi ricorda tanto quando il direttore si è candidato ed ha iniziato ad essere molto più di parte nei suoi articoli.
Purtroppo, a mio avviso, informarezzo sta perdendo molte delle sue caratteristiche originarie. A riprova di questo, gli articoli interessanti stanno diminuendo sempre di più così come le discussioni e gli scambi di opinioni dei primi anni.
Non è vero, mi aspetto che non tutti apprezzino la mia scelta di scendere in campo che non è neanche il mio: come ho detto “non sono tempi normali”. Ho cercato di esprimere le motivazioni, se non fossero chiare spero che lo divengano con i futuri approfondimenti. Con l’obiettivo di portare in un eventuale maggioranza Ralli quelle opinioni diverse che Ghinelli ha zittito. Ma è chiaro che non condivido -e non voglio rimanere inerte- un uso dei denari pubblici che ritengo totalmente inappropriato e irrispettoso. Venisse anche dal “mio” sindaco. Spero di poterlo fare, ma NON di doverlo fare.
Poi. Una piccola testata ovviamente vive di contributi personali gratuiti; basta poco, senza dilungarsi in situazioni personali, per attraversare momenti di minore vivacità. Circa la passata candidatura di Casalini nel 2015 posso solo sottolineare che Paolo crede molto nel progetto +Europa e questo richiede anche di esporsi in 1ª persona per motivi anche banali come mantenere alta una bandiera.
saluti
Ovviamente non sono concorde, ma dilungare oltre la discussione non credo sia costruttivo, quello che ritenevamo opportuno dire lo abbiamo detto.