Anche se la quasi totalità degli studenti non se ne rende conto, a scuola si può apprendere molto, soprattutto se si incontrano gli insegnanti giusti.
Gli insegnanti giusti sono quelli che ci fanno innamorare di una materia oppure (specie quando sono di lettere) al mondo che ci circonda e alla nostra storia, al desiderio di conoscere.
Purtroppo di fronte al progressivo impoverimento del livello di qualità degli insegnanti (problema nato e cresciuto con l’avvento della Lega Nord, a partire dagli anni novanta del secolo scorso), non si riesce a frapporre qualche rimedio convincente.
Il martellamento sulla presunta inutilità dello studio, ha sempre di più emarginato quest’ultimo nella scala dei valori nostrani e ha trasformato le scuole in luoghi di parcheggio degli studenti durante le ore lavorative dei genitori. La stima e il rispetto nei confronti degli insegnanti sono ai minimi storici.
Questa vera disgrazia si affianca, come dicevo poc’anzi, a un indiscutibile impoverimento della qualità degli insegnanti, E’ necessario selezionarli meglio e non procedere (se non per somma urgenza, come in questi giorni) a gigantesche infornate di laureati un tanto al chilo. Bisognerebbe organizzare concorsi probanti e riservati a gruppi numericamente gestibili di candidati.
Sarebbe oltremodo utile ricominciare a insegnare (seriamente) Storia e Geografia nella scuola secondaria e a non trascurare quella che un tempo si chiamava educazione civica.
L’ignoranza in storia e geografia dei nostri diplomati è oggi inaccettabilmente diffusa. Si parla di mondo globalizzato, ma non si sa cosa sia stato, dove si trovi e come si viva in Cile (per esempio), che non è uno stato secondario nel mondo moderno.
C’è grave ignoranza anche in merito all’organizzazione dei poli principali dell’economia e non solo. Stati Uniti, Russia e soprattutto Cina, sono emeriti sconosciuti, almeno quando si parla di organizzazione dello Stato, di regime totalitario o tipo di democrazia.
Se chiediamo a 100 studenti neodiplomati cosa sia la Turchia, nella storia e soprattutto nell’attualità, non credo che a rispondere con qualche cognizione possano essere più di 10 ragazzi.
Lo stesso avverrà se chiederemo loro che fenomeno sia quello delle migrazioni nel mondo, di oggi e di ieri.
In molti non sanno nemmeno chi sia il presidente della Repubblica Italiana o quello del Consiglio in carica…
Se è vero, come è vero, che la scuola deve aiutarci a costruire cittadini consapevoli, Questi sono i suoi problemi, altro che “quando arrivano i banchi”.
Ai miei tempi gli studenti temevano i professori.
Ora se uno boccia ci sono studi legali specializzati nei ricorsi e chiedere danni morali
e giornalisti pronti a farci un mese di talkschow
Il Brunacci ha ragione,
da quando Bossi ha fatto campagna che nelle regioni padane gli insegnati devono essere padani e conoscere il dialetto
la progressiva perdita della grande forza formativa didattica propria della tradizione universitaria napoletana e palermitana ha prodotto un evidente abbassamento della formazione scolastico di quelle regioni e quindi della nazione intera.
Per me la prima cosa da fare e’ che si incominci a parlare di salari regionali e detrazioni fiscali ed aiuti economici di sostegno per gli insegnati che dal sud vanno a fare il loro servizio sociale al Nord.
Poi che studiare non serve a niente
per fare il leader politico o parlamentare e’ statisticamente evidente
e non c’e’ da meravigliarsi che ci sia gente che legifera
che e’ convinta che l’istruzione e’ un costo che sottrae fondi al reddito di cittadinanza .
ANCHE PER QUESTO IO il 21 VOTO NO
Al di là della risibile opinione azzoliniana (e/o di scappato da Sant’Agostino) dell’influencer autore dell’articolo, stante il quale la scuola italiana non abbisogna di banchi e, conseguentemente, neanche di cattedre ( infatti, ne manca la bellezza di 1000 e almeno su questo l’influencer può dire che siamo sulla buona strada della decrescita dell’anno scolastico in termini di ciò che non serve all’istruzione delle nuove generazioni), mi preme restituire il grosso favore da me ricevuto dal Menchetti.
Al Menchetti, preziosissimo pronubo della correzione apportata all’articolo firmato dallo stesso influencer e relativo alla manifestazione leghista della passata settimana, vorrei impedire di pisciare fuori dal vaso.
Caro Menchetti, in primis: l’ultimo (in ordine temporale) grosso scrollone alla professionità degli insegnanti italiani fu data dal governo Gentiloni che portò a compimento la già grave crisi di autorità, scolasticamente epidemica da anni, con la cancellazione per legge del voto in condotta.
In secondis sed non in secondis: Caro Menchetti, Salvini c’entra sulla regionalizzazione delle norme generali sull’istruzione ma c’entra come applicazione di ciò che nasce da altra causa. Questa causa è riconducibile alle intese intercorse tra Governi di sinistra e Regioni (di sinistra e di destra) che hanno chiesto l’autonomia differenziata nelle sue forme più radicali Intese legittimate dalla scellerata modifica costituzionale realizzata dal centrosinistra nel 2001, che intendeva avviare dall’alto un processo di trasformazione dello Stato italiano da unitario a federale.
Carissimo Menchetti, non si metta al livello dell’influencer, che vede Salvini in ogni dove, salvo vedere che la passata settimana era in piazza S.Iacopo e non in piazza Risorgimento.
Non so come farle qui un sorriso di compiacimento, ma bene cosi’. L’ignoranza, dal verbo ignorare, va combattuta su tutti i fronti, anche su quello dell’aglione che piu’ si addice a qualcuno.
Brunacci evidentemente ha avuto poco a che fare con il mondo della scuola, forse gli sfugge che i ministri della pubblica istruzione sono sempre stati di sinistra, salvo breve parentesi, che tra forme e riforme hanno cambiato programmi ed esami ben prima degli anni 90 leghisti (?), poi come abbiano fatto i leghisti a cambiare la scuola rimane un mistero per me tutto suo pari al martellamento sull’inutilita’ dello studio che non so dove l’abbia visto o sentito.
Oddio, a meno di non considerare la Democrazia Cristiana di De Gasperi, Fanfani e Andreotti un partito di sinistra, l’unico ministro di sinistra è stato Luigi Berlinguer che mi pare non abbia mai fatto politiche di sinistra anzi… https://uploads.disquscdn.com/images/b62b478a607cfef99e3efe20e27b49e79fe18b7f225836894d0da942c2ae2275.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/122b3ea3d2b2d5202908b440254ba99328ca0023f84ccc9e57d0fc689dc0b5b0.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/dc7d96adf847d106fa973a0f73c5f249e5968f14720366a09e5d599246d5ba53.jpg https://uploads.disquscdn.com/images/201f63d4791e591893c75ee05de8d06747aec0dab309905fab4bcf1fd6ff1d97.jpg
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Mi ero scordato che Fioroni, Mussi, Profumo, M.Chiara Carrozza, Stefania Giannini, Valeria Fedeli,Bussetti, Fioramonti, erano di destra.
Lungi da me difendere la lega, ma vorrei capire cosa vuol dire che la qualità degli insegnanti è calata con il loro avvento, non trovo il nesso…
Mi piacerebbe capire più in dettaglio cosa intende.
All’eredità su Rai Uno un giovane concorrente reduce dagli studi liceali alla domanda dell’ allora Carlo Conti che chiedeva in quale anno avvenne la dichiarazione di guerra da parte dell’Italia nel secondo conflitto mondiale rispose nel 1976 ! Brunacci ha ragione da vendere.
Era la salita al potere Hitler, questo il video:
https://www.leggo.it/video/spettacoli/l_eredita_gaffe_su_hitler_fu_cancelliere_1979-130858.html
Ogni commento è superfluo…
Martelli, lei che per InformArezzo è un po’ ciò che per il Duce fu l’Unione Cinematografica Educativa, un commento l’ha da fare. Come può sottrarsi dal commentare l’ignoranza de Il Santo? Questi a sostegno della tesi dell’influencer sulla carenza di istruzione impartita dalla scuola di oggigiorno (ovviamente, non c’è bisogno di ribadire il concetto, a causa della Lega e dall’immanente pericolo fascista-xenofobo-omofobo e bla bla bla) cita la manifesta ignoranza di un concorrente di un quiz. Ed ecco che lei, novello Istituto Luce, dimostra che anche Il Santo è un ignorante. Il 1976 non è l’erroneo anno dello scoppio della seconda guerra mondiale ma dell’avvento di Hitler. Ma, almeno, dica: Piove sul bagnato, Salvini ladro!!!!! Almeno, ci aggiunge un pizzico di propaganda anche lei…ecchecasso.