Corso di formazione “emozionale” per docenti e personale ATA
Per poter ricominciare le attività scolastiche, dopo la pausa estiva, con un rinnovato slancio motivazionale, l’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Lucignano (Arezzo) ha organizzato, nei giorni 7 e 8 settembre, presso Rondine, un momento intensivo di attività formativa rivolto a tutto il personale scolastico, docente e ATA.
La scuola è un sistema di relazioni, in cui l’ascolto, la condivisione, la comunicazione e il conflitto sono elementi ricorrenti del nostro agire professionale: sapersi relazionare in modo efficace rappresenta, quindi, un modo per poter lavorare serenamente, senza tensioni, generando benessere funzionale al miglioramento della qualità stessa del servizio formativo.
La scuola è una comunità educante, in cui ciascuno, docente, collaboratore, segretario, dirigente, gestisce una parte del sistema e si relaziona con i colleghi, gli studenti e le famiglie in maniera attiva. E’, quindi, fondamentale, offrire il proprio contributo per la costruzione di una identità comune e un senso di appartenenza ad un gruppo.
Per poter rafforzare questi aspetti, comunicazione, appartenenza ad una comunità e gestione dei conflitti, abbiamo, quindi organizzato laboratori formativi attivi, gestiti da tre equipe formative: Fabio Pasquale della Cooperativa “Campo Base” (all’interno del Piano Educativo Zonale della Valdichiana), Roberta Cometto e Paolo Burin del CEMEA e Sharizan Shinkuba di Rondine Cittadella della Pace.
“Era un po’ di tempo che avevo in mente l’idea di portare tutto il personale della mia scuola a fare una sorta di “ritiro” prima dell’inizio delle lezioni. – racconta il dirigente Cristiano Rossi – Abbiamo iniziato, quindi, a progettare un corso di formazione emotiva di due giorni. Abbiamo scelto Rondine, perché è un luogo ricco di spiritualità e umanità e coinvolto tre equipe di formatori provenienti da esperienze diverse ma accomunati dall’utilizzo di metodologie attive e relazionali.
Abbiamo voluto coinvolgere docenti, collaboratori e segreteria, perché tutti fanno parte, con pari dignità, della stessa comunità professionale.
I temi del “corso” sono stati la relazione, la costruzione di senso di comunità, la comunicazione e la gestione dei conflitti. Un corso fuori dagli schemi, fatto con giochi, momenti di riflessione e condivisione. Un corso emotivamente molto coinvolgente.
Non nascondo che molti avevano manifestato scetticismo, dubbi, qualche malumore anche per l’impegno richiesto ai quasi 100 partecipanti.
Abbiamo, però, voluto rischiare, perché credo fortemente che lavorare sulle relazioni possa aiutare a stare bene e, quindi, a lavorare meglio.
Tutto è andato oltre le più rosee aspettative e tutti hanno vissuto questi due giorni come uno splendido dono per se stessi e per il loro lavoro”.