E’ stato individuato il proprietario dei sei cagnolini rinvenuti morti in un sacco della spazzatura alcune settimane fa a Cortona.
Un ritrovamento macabro che suscito’ sdegno e disapprovazione nella comunita’ tanto che anche il sindaco Luciano Meoni si mobilito’ e promise di fare luce sull’episodio, al fine di dare un nome e un cognome all’autore del gesto.
Nelle scorse ore al termine degli esami del Dna prelevato dalle carcasse dei cuccioli, effettuati a spese del Comune, si è risaliti prima alla mamma dei cagnolini e di conseguenza al proprietario. Il lavoro è stato meticoloso. Oltre all’esame del Dna anche gli agenti della polizia locale e i carabinieri si sono dati da fare per ricostruire la dinamica dei fatti ascoltando diverse persone.
Il proprietario ha confessato di aver affidato la cucciolata a una terza persona, per ora ancora da rintracciare, incaricandola di abbandonare la cucciolata.
Anche la Procura di Arezzo aveva avviato un’inchiesta per maltrattamento di animali. “Arrivare a incastrare il responsabile di un atto tanto efferato e che ha sconvolto la comunità cortonese – ha fatto sapere il sindaco – è una missione che ci siamo dati sostenendo tutte le spese, come Comune, per utilizzare la prova del Dna e mandare avanti le indagini che grazie alla polizia municipale stanno andando avanti”.
A trovare il sacchetto era stata una donna di Pergo, paese poco distante dal centro. La stessa, sotto choc per il macabro ritrovamento, aveva avvolto in una coperta i cagnolini e li aveva consegnati a un vicino rifugio. Il sindaco Meoni aveva subito rivolto un appello ai concittadini affinché si potesse arrivare a informazioni utili per risalire a chi si era macchiato di un simile orrore. “Non si possono accettare modalità cruente e di tortura nei confronti degli animali – aveva spiegato – mi auguro che la popolazione collabori con i carabinieri per risalire all’autore di questo terribile gesto. Inaccettabile che vengano abbandonati o ancor peggio uccisi: non ci sono mai state scuse e non ci sono tantomeno oggi né in futuro, per coloro che compiono questi gesti”.