Cosa ancora dobbiamo aspettarci dal vaso di Pandora delle registrazioni di Staderini?

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Dalla “A” di Amendola alla “Z” di Zorro

Questa mattina la Nazione ci informa che sono piu’ di cento le cartelle in cui sono state archiviate le registrazioni, captate dal telefono di Sergio Staderini e archiviate sul suo PC, poi sequestrato durante l’affair Coingas.

Ebbi a suo tempo ad osservare – tra il serio ed  il faceto – che in una memoria digitale, le cartelle ci appaiono di default in ordine alfabetico e per pura (forse) coincidenza, alle prime due lettere dell’alfabeto corrispondeva la A di Amendola e la B di Breda: questi i nomi delle directory da cui scaturirono le perquisizioni domiciliari.

Credendo di fare una battuta un po’ salace osservai: “Chissà cosa succederà prima che si  giunga alla Z di Zorro…”

Adesso sappiamo che i files o gruppi di files archiviati sono piu’ di cento e che la Digos è ancora alle prese con le registrazioni così archiviate. File audio che devono essere interpretati e compresi, storicamente inquadrati insieme ai personaggi in essi registrati. E pare si tratti di svariate centinaia di ore. Nulla di strano che la procura abbia chiesto un rinvio per la chiusura indagini. Forse non basterà!

A questo punto siamo tutti curiosi di sapere cosa succederà quando arriveranno a decriptare la lettera M, che potrebbe certamente essere riferita ai pepati titoli del nostro Ruzzi, ma temo non solo.

Questa vicenda rischia di essere, se già non lo è, il vero cuore della battaglia elettorale che deve ancora iniziare. Una campagna elettorale che rischia di essere costellata da avvisi di nuove indagini, apertura di fascicoli, perquisizioni domiciliari e indagati che aumentano. Un albero della cuccagna per gli avvocati aretini. E anche per i giornalisti, ammettiamolo!

A coloro che pensano o temono di essere parte di questa scabrosa vicenda, posso offrire un consiglio: prima di andare a letto indossate sempre un bel pigiamino (non è necessario che sia a righe). Quando all’alba un nugolo di poliziotti si presenterà alla porta per fare irruzione e perquisirvi la casa, quello che avrete addosso sarà ciò che quel mattino potrete indossare per un tempo interminabile (poco forse, ma sempre troppo).

A tutti auguro che la giustizia possa dimostrare solo l’innocenza. E così sarà sino a dimostrazione del contrario, perchè la responsabilità politica invece, sarà assai piu’ difficile da scansare.

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