Così il 4 maggio il Governo italiano farà ripartire buona parte delle attività legate all’industria e all’artigianato a oggi ferme. Non se ne può più fare a meno, anche se i numeri suggerirebbero il contrario. L’Italia non era in salute prima del Corona Virus, figuriamoci oggi, più o meno a metà del guado di questa pandemia senza precedenti.
Non ci possiamo più permettere di perdere posizioni di mercato internazionale (né di affamare dieci milioni di cittadini a rischio povertà) e dovremo ringraziare per il contributo quell’Europa che abbiamo molto denigrato negli ultimi anni.
Al di là delle posizioni dei singoli stati e staterelli, infatti, l’Europa sta dimostrando di esserci e di volerci aiutare.
Non lo fa perché ha un cuore grande, ma per interesse. Sappiamo da tempo che l’economia occidentale, e a maggior ragione quella europea, non si può permettere un default dell’Italia (men che meno se affiancato a quello di qualche altro stato non secondario, Spagna in primis).
Quindi mettiamoci l’anima in pace, perché quando più della metà del nostro debito sarà in mano all’Europa (Germania, in particolare, ma non soltanto) la nostra sovranità, già incrinata almeno dal 2011, sarà pesantemente declassata. Dovremo sentirci fortunati se non avremo in casa la troika vista al lavoro (devastante) in Grecia.
Saremo quindi un’Italia meno autonoma in favore dell’Europa, checché ne pensino i nostri sovranisti.
Ma non abbiamo alternativa; non c’è nient’altro da fare. I nostri governi dovranno essere filo europei ancor più di ieri e dovremo sottostare a un controllo dei nostri conti che sarà attento e pressante, ben più di prima.
Oltre a falcidiare un numero enorme di nostri concittadini, quindi, il Corona Virus riduce la forza dell’Italia in maniera consistente e non possiamo permetterci di stare fermi, di pensare alla salute degli italiani come sarebbe necessario secondo gli scienziati consiglieri del governo.
Si darà il via alla fase 2, quindi, anche se siamo consapevoli che le curve discendenti dei decessi e dei ricoveri riprenderanno a salire (lo dicono gli esperti e Conte stesso). L’unica cosa che possiamo veramente fare per controllare i numeri del virus è rispettare le misure di protezione personale, nei luoghi di lavoro e nei mezzi pubblici. Controllare vuol dire mettere in campo le ASL, la Polizia Municipale e quant’altro possibile tra le forze dell’ordine.
Se non sapremo vigilare e sanzionare laddove necessiterà, sarà una strage ulteriore e quanto fatto fino a oggi verrà vanificato. Purtroppo è difficile credere che gli italiani una volta liberati (letteralmente) rispettino le regole come non hanno mai fatto; è più facile che dopo una settimana tutti si sentano liberi di comportarsi a piacimento.
Ecco che una semplice operazione pratica e apparentemente poco rilevante, come quella della vigilanza, diventerà centrale per la nostra salvezza (fisica ed economico/finanziaria).