Condannato per violenza sessuale alla moglie, lei smentisce, ma il tribunale lo condanna lo stesso a 7 anni e 9 mesi

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La vicenda risale al maggio del 2018.

Una sera l’uomo trovò la moglie, 28enne, in auto con un amico. In preda all’ira la trascinò fuori dalla macchina a forza riportandola nella propria abitazione.

E qui invece il mistero si infittisce: stando alla ricostruzione dei Carabinieri e stando anche al racconto fatto a caldo dalla donna ai militari, in casa si sarebbe consumata la violenza carnale.

Nei mesi successivi, la moglie ha un ripensamento, fino a farle smentire che ci sia stata violenza in ben tre occasioni distinte e sia lei che l’amico ritirano la querela.

Il 38enne nel frattempo, resta in carcere a Terni per 8 mesi. Uscito, la coppia torna assieme.  Il procedimento invece va avanti d’ufficio e questa mattina la sentenza: 7 anni e 9 mesi di carcere.

Il collegio ha condannato l’uomo per i reati di violenza sessuale aggravata e porto d’arma (aveva con sé una pistola a forma di penna). Assolto per il reato di maltrattamenti.

Difficile la posizione dell’avvocato Domenico Nucci, che si è trovato a controbattere le dichiarazioni del capitano dei carabinieri donna, di un giudice del riesame donna, di un pubblico ministero donna e di un giudice donna, forse sarà bene che anche l’imputato si trovi un avvocato donna per l’appello?

5 COMMENTS

  1. “La denuncia, a differenza della querela, non può essere ritirata una volta presentata. Difatti, a seguito della denuncia – con la quale si segnala un reato perseguibile d’ufficio -, il Pubblico Ministero e gli organi di polizia devono far partire automaticamente le indagini e queste non potrebbero essere arrestate dal ritiro della denuncia. Diversa è l’ipotesi della querela: essendo la segnalazione partita dalla stessa vittima, quest’ultima può decidere di ritirarla o comunque di rinunciarvi.”
    Non è demerito dell’Avv. Nucci

  2. Difficile la posizione dell’avvocato Domenico Nucci, che si è trovato a controbattere le dichiarazioni del capitano dei carabinieri donna, di un giudice del riesame donna, di un pubblico ministero donna e di un giudice donna, forse sarà bene che anche l’imputato si trovi un avvocato donna per l’appello?

    io non credo che sia opportuno pubblicare una frase del genere senza la firma dell’autore perchè appare francamente impresentabile ed inaccettabile. “difficile la posizione dell’avvocato nucci”, chi la definisce “difficile”? e a cosa allude (tra l’altro a mezzo stampa)? che le suddette figure abbiano agito contrariamente al proprio mandato per il sesso del legale?

    che poi in italia non c’è l’obbligatorietà dell’azione penale? perchè una querela ritirata avrebbe dovuto bloccare il processo?

  3. Posso capire che ci sia il dubbio che la donna lo abbia perdonato e abbia scelto quindi di dare falsa testimonianza. Ma proprio il dubbio dovrebbe imporre di non condannare una persona visto che è impossibile affermare che sia colpevole oltre ogni ragionevole dubbio.

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