(Alessandro Ruzzi è candidato per Ralli sindaco)
Si troverà un soldino in cassa in Comune? Sinora c’è gente che dà molto lavoro alla magistratura, ramo consulenze e benefici da nomina.
Sono molto dispiaciuto di vedere il mio Comune così impegnato in iniziative non essenziali adesso -asfaltature, nuova sede municipale, “dono” del Ghinelli-, nelle nuove fuffe elettorali (presidio in piazza g monaco con orario ufficio!), mentre famiglie e imprese si dibattono in difficoltà per l’epidemia: sì, perché oltre a farsi belli per i soldi che in verità sono arrivati dai governi (freschi oltre 2mln del 31 agosto), mi pare che per ora sono state stanziate dal Comune cifre paragonabili agli anni passati.
Per chi a metà febbraio voleva chiudere le scuole, mi pare un risultato molto deludente: invece di deviare denaro in settori che sarebbero stati messi a dura prova ha proseguito con la pianificazione che doveva coronare il periodo amministrativo con i fuochi d’artificio di San Donato. Ho letto che ha salvato i fuochi: neanche Totò……
Non hanno neanche dotato di mascherine i dipendenti comunali più esposti. Sono però riusciti a elargire ulteriori 100.000€ al pozzo senza fondo fondazione cultura, che così a giugno -neanche metà anno- raggiunge la dotazione del paio di milioni di euro. La cultura è importante, ma il nostro territorio è capace di eccellenze senza bisogno di andare a spendere cifre vertiginose mentre è evidente il bisogno di aiuti verso chi è in difficoltà, oltre 3.000 domande che hanno trovato un sempre insufficiente sostegno finanziario grazie ai denari di Roma.
Senzadubbiamente ci vuole un coordinamento della progettazione pel reperimento finanziamenti speciali su progetti europei in collaborazione con la Regione Toscana, promuovendo azioni e partnership locali, con continuo monitoraggio dei bandi di interesse del territorio. Occorre e deve funzionare. Non è utopia.
Luciano lo mette chiaro e forte nel suo programma, io sottoscrivo e già da solo giustifica la mia candidatura nella lista “Ralli sindaco”.
L’ultimo grande intervento cittadino, il recupero della fortezza, non sarebbe potuto avvenire senza i fondi Piuss (5milioni) che hanno spinto la fondazione CRF a metterci anche del suo (du’ piotte, Arezzo ringrazia): il Comune spese suoi 2,3mln.
E’ noto che le risorse che potranno arrivare dalla UE in programmi postCovid prevederanno distribuzione, utilizzo e rendicontazione su specifiche linee per accedere alle quali saranno necessari progetti. A queste si affianca la tradizionale dotazione su bandi regionali e nazionali che negli ultimi anni ha portato spiccioli in città. Un commissariamento del Comune di Arezzo (non improbabile se problemi giudiziari della giunta Ghinelli) renderebbe quasi impossibile aggangiare quei fondi.
Insisterei che la progettazione guardi al futuro; un cambio per le nostre istituzioni che hanno spesso preferito regalare soldi in consulenze agli amici piuttosto che ottenere risultati. Ogni richiamo ai nomi Coingas o Estra non è casuale. E vanno superate le dinamiche tipiche d’una cittadina provinciale, basta col farsi finanziare iniziative la cui ricaduta sugli aretini è modesta o nulla se non addirittura negativa. Un esempio, i mezzi elettrici del Dringoli, parcheggiati e poi nascosti (se ricordo bene: 500.000€ regionali, 150.000€ aretini). Ma forse non ricordate che anche la amministrazione Lucherini aveva comprato scooter elettrici, rottamati senza che voi li abbiate mai visti in giro. Iniziative che agli aretini sono costate di decine di migliaia di euro, senza una visione di città, di futuro: anche basta. E i problemi sempre uguali, prima e poi….
Occorre avere veri revisori e controllori, quanto accaduto con le scale mobili -quelle del Ghinelli- regolarmente ferme coi loro 150.000€ annui in manutenzione non può essere accettato. Spese che spariscono dal bilancio comunale attribuendo l’onere a ATAM parcheggi, ma variando il costo del contratto fra Comune e partecipata della cifra necessaria per la manutenzione annua. Le tre carte, mezzucci senza vergogna.
Se mi scaraventate in Comune coi vostri voti, in qualunque modo starò dietro a questo obiettivo fondamentale per avere denaro da investire in programmi condivisi (intendo da tutte le forze in Comune) su cui lavorare negli anni a venire (chiunque ci sia) e senza spese a capocchia o amichetti (ci siamo capiti, vero?).
Si dice ogn’ora parte un treno: ma alla stazione, non in Comune. Stabilità sulle linee di sviluppo con investimenti magari modesti, ma continui. Turismo? Bene, ma anche manifattura e food. Giovani? Bene, ma anche vecchiotti. Centro? Bene, ma anche periferia. A me non pare una bestemmia, siamo tutti ugualmente aretini.
A proposito di fondi, ieri c’è stato un evento con la presenza del vicepresidente del parlamento europeo che riguardava i bandi europei.
Ralli ha fatto un aapparizioen di qualche minuito giusto per dire che c’era, però nel programma ha inserito l’istituzione di un ufficio comunale appostio, quindi gli sarebbe dovuto interessare molto il convegno.
C’era qualcun altro della vostra lista a seguirlo o come al solito fate solo chiacchiere ma poi quando c’è da fare ed interessarsi veramente agli argomenti sparite?
Idem per l’evento di stamani sul superbonus 110%.
Solo chiacchiere. Anzi i miei compari erano a mangiare bambini.
Per carità, per qualsiasi problema un bel tavolo non si nega mai…
Per un argomento così importante e trasversale, sarebbe stata auspicabile una maggior epresenza istituzionale, ma forse a motli faceva paura sentire i dati di quanti fondi europei sono stati utilizzati e quanti progetti sono stati presentati negli ultimi 10 anni…
Un parlamentare europeo ad Arezzo nno capita tutti i giorni, ma probabilmente si preferisce accalcarsi per la Meloni.