“Combattere la postdemocrazia”. Bianconi sabato alla Feltrinelli

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“Combattere la postdemocrazia”. Bianconi sabato alla Feltrinelli per presentare il suo ultimo libro

 

Sergio Rossi e Ivo Brocchi

Maurizio Bianconi torna nella sua Arezzo per presentare l’ultimo libro scritto sulla propria visione e lettura della politica. Lo farà sabato prossimo, 18 novembre, alle 16.00, presso la libreria Feltrinelli in via Garibaldi. Ad intervistarlo saranno due giornalisti aretini di lungo corso: Sergio Rossi e Ivo Brocchi.

Con questo libro, intitolato “Combattere la post-democrazia, da Lucky Luciano alla banda del Pil”, Bianconi racconta quelle che a suo parere sono le origini del male da evitare a ogni costo e da combattere con opportuni mezzi. Quel male si chiama Postdemocrazia. Lo studioso britannico Colin Crouch la definisce una forma di totalitarismo che ha per mezzo la speculazione e per fine il profitto. Si tratta d’un pericolo capace di distruggere istituzioni, libertà, la stessa democrazia sostanziale nonché le ragion d’essere e i valori di una comunità che vuol dirsi tale. Le idee camminano con le gambe degli uomini e Bianconi col suo solito spirito dissacrante declina meriti, responsabilità, facendo nomi e cognomi, indicando buoni e cattivi maestri senza sconti per nessuno. Non solo la travagliata storia della lotta tra democrazia e postdemocrazia ma anche un elenco di strumenti, traiettorie, modi per poter ingaggiare una fruttuosa campagna per un sistema realmente democratico.

Maurizio Bianconi

La narrazione si snoda per capitoli dai titoli suggestivi, talvolta provocatori, che rendono piacevole la lettura e i temi di solito appannaggio di studiosi e sedicenti tali che si fanno velo d’un tecnicismo incomprensibile. Con una prosa lineare, sintetica priva di arabeschi, Bianconi tesse la tela che va da Voltaire a Prezzolini e attraverso il richiamo di aneddoti personali, retroscena politici e incontri, mostra un quadro originale del nostro presente.

Maurizio Bianconi, avvocato aretino, uomo di destra ma con il tasca anche la tessera dei radicali, sempre impegnato in politica (prima come consigliere comunale ad Arezzo, poi consigliere regionale, infine parlamentare per due legislature, fondatore nell’85 dell’Unione dei Cittadini, la prima esperienza ante litteram di lista civica locale) ha passato una vita spesa per la politica, disilluso, ma lucido e non privo di speranza, completa con quest’opera un’ideale trilogia sulla postdemocrazia e i suoi pericoli.

La presentazione di sabato è anche una occasione per un confronto diretto e un dibattito franco con i cittadini.

 

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