“Balletto di nomi e scontate riconferme. Ma la vita di un’azienda di servizio pubblico è fatta da ben altro. Dipendenti e, per l’appunto, servizi reali da erogare. Non ci sono dubbi che Coingas sia invece, in merito ai primi e ai secondi, una scatola vuota.
È paradossale che Coingas sia partita come un’azienda da chiudere o comunque accorpare ad altre. Perché lo richiedeva la legge Madia, recepita dai piani di razionalizzazione delle partecipate che annualmente il Consiglio Comunale ha discusso dal 2017. Coingas è stata citata nei termini di una sua fusione con Aisa, poi non se ne è fatto più nulla, di seguito si è addirittura profilato un percorso ‘inverso’ con un’incorporazione di Gestione Ambientale in Coingas. Fino all’ultima relazione su situazione e riassetto del portafoglio partecipazioni del 20 dicembre scorso quando il Consiglio Comunale ha preso atto che anche quest’ultima operazione è stata sospesa alla luce delle previsioni della legge di bilancio 2019.
Io credo che al di là delle vicissitudini, e mi limito per eleganza a citare solo queste senza addentrarmi nel terreno del processo in corso, resti un dato: Coingas non ha personale e non gestisce servizi diretti. Che ci sta a fare ancora in piedi?”.
Francesco Romizi